Quando lo scorso gennaio scrissi l'editoriale per il nostro sito nel quale evidenziavo come la presenza di una nuova formula, composta da due fasi, potesse rendere più equilibrato l'intero campionato alcuni amici mi avevano scherzosamente consigliato di ridurre il numero di mojito e di bere, invece, più acqua per non dire tali sciocchezze. Tre mesi dopo, la mia opinione in merito non è cambiata e anzi, a mio avviso, tengo a sottolineare che questa Italian Baseball League è probabilmente una delle più belle degli ultimi anni.

In queste prime 4 partite disputate tutte le squadre hanno dimostrato di poter vincere una gara, evidenziando ancor di più l'equilibrio presente nel torneo. Il fatto che nella prima fase si giocheranno pochi incontri lascia relativo margine di errore a tutte le compagini, creando maggior pressione in quelle formazioni che partono favorite ma che non riescono a sbloccare sin dai primi inning i risultati degli incontri. La possibilità, inoltre, di switchare i lanciatori stranieri con quelli italiani ha dato la possibilità a squadre come Godo, Padova e Parma di ribaltare i pronostici, superando di fatto San Marino, Bologna e Rimini nell'ultimo week-end.

Sono diversi i temi della settimana. Il primo è che Padova si candida seriamente a un posto nella seconda fase, anche se, in Veneto, dicono che l'obiettivo sia quello di pensare gara dopo gara e non di prefissare obiettivi. La formazione allenata da Smith ha mostrato grande coesione difensiva, un ottimo monte di lancio e un attacco che, nonostante non sia ancora abituato ad alcuni pitcher dell'IBL, si è rivelatoclutch come accaduto sabato sera contro Bologna. Se a tutto ciò si aggiunge il grande entuisasmo presente in squadra, abbiamo trovato tutti gli ingredienti che potrebbero far diventare la torta del Presidente Tommasin ancora più buona tra qualche mese.

In casa Fortitudo, il bollettino è ancora positivo, primato nel gruppo A e con una gara di vantaggio sulla seconda, ma si incominciano a sentire le solite voci relative al mercato sbagliato per quanto riguarda la scelta del cleanup, solo perchè Nelson Perez non ha colpito tanti fuoricampo quanti turni in battuta ha fatto fino ad ora. Bisogna partire dal presupposto che di giocatori come Richard Austin, arrivato in extremis durante il mercato invernale del 2008 e diventato poi idolo dei tifosi, ne sbarca uno ogni 20 anni in Italia. L'esterno originario di San Pedro de Macoris sta incontrando le normali difficoltà di ambientamento che uno straniero può avere quando va a giocare in un campionato diverso, sia per numero di partite settimanli che per clima, rispetto a quelli in cui ha miltato normalmente in carriera. L'importante per la società felsinea sarà quello di sostenerlo, con la speranza che con il passare delle gare possa trovare quelle capacità che hanno spinto l'UnipolSai a puntare su di lui per il 2014.

Chi invece sta avendo qualche preoccupazione maggiore sono il Rimini e la T&A San Marino. Ambedue le formazioni hanno palesato problemi per quanto riguarda la partita riservata al lanciatore italiano e le assenze per infortunio di Corradini e Cooper (se confermato) potrebbero ingarbugliare ulteriormente i piani per le prossime settimane per ambedue i Manager.

La chiusura dell'editoriale è dedicata al'evento che, giustamente, ha spinto tutto il panorama del baseball italiano ad avere gli occhi puntati sulla città di Nettuno per il derby, primo nella storia, che le due squadre hanno giocato lo scorso fine settimana. A parte il risultato, che ha premiato in ambedue le occasioni la formazione allenata dal Manager Scerrato, bisogna sottolineare il bel clima che si è respirato sia sugli spalti che in campo e che ha sconfitto quelle persone che volevano creare zizzania tra le varie parti. Ancora una volta, a vincere è stato il nostro sport e i valori che esso porta.

di Daniele Mattioli


Nella foto, un primo piano di Nelson Perez, nuovo acquisto Fortitudo Bologna (LorenzoBellocchio/Grandeslam.net).