La speranza dicono sia ultima a morire, ma in casa Philadelphia Phillies tutto potrebbe essere già compromesso. Dopo la difficile stagione 2013, ricordata principalmente per l'esonero del manager Charlie Manuel rilevato dall'attuale head coach Ryne Sandberg, la squadra della città dell'Amore Fraterno ha incassato una lunga serie di sconfitte nelle ultime settimane, con la sola vittoria di Cole Hamels in casa dei Cincinnati Reds a dare un pò di luce in un momento davvero negativo.

I numeri parlano infatti chiaro. Dopo una partenza tutto sommata discreta e a stretto contatto con le dirette avversarie di Division (ora distanti 7.5 partite), i Phillies sono diventati piano piano il peggior team della National League con un record di 25 vittorie e 36 sconfitte, perdendo 5 delle ultime 6 partite giocate in trasferta per un totale di 22 gare senza successi negli ultimi 32 incontri disputati. La proeizione finale mostra Philadelphia terminare il 2014 con la bellezza di 96 sconfitte, nonostante l'obiettivo di lottare per un posto ai playoff annunciato a inizio stagione.

"Possiamo cambiare ancora il corso della stagione, farla girare in senso positivo" dice però Carlos Ruiz, catcher titolare della squadra "credo che se rimaniamo uniti con la stessa mentalità, dobbiamo credere di poterci ancora riuscire".

Le parole di Ruiz, uno dei veterani dei Phillies, sono molto importanti e testimoniano come la squadra non voglia lasciare nulla di intentato, almeno per le prossime settimane, con la speranza che l'attacco diventi più cinico nei momenti chiavi e che il monte di lancio, soprattutto alcuni partenti (Burnett ed Hernandez), si dimostri più efficace, in attesa del possibile ritorno dall'infortunio di Cliff Lee.

Se le cose non dovessero cambiare per il meglio, i Phillies dovranno per forza di cosa provare a vendere i pezzi pregiati in cambio di prospetti per cercare di ripartire da capo, tenendo alcuni veterani come leader per i più giovani. Uno di questi sarà, a meno di clamorose sorprese, Chase Utley.

Il seconda base, che sta giocando da MVP con numeri d'altri tempi in questo 2014, ha infatti firmato il rinnovo biennale lo scorso anno in un momento similare dal punto di vista dei risultati e, per via delle sue qualità dentro e fuori dal campo di gioco (comportamento impeccabile, esempio per i compagni), sarà parte importante della ricostruzione. A meno, per l'appunto, di clamorosi risultati favorevoli nei prossimi giorni, cosa che al momento appare alquanto improbabile.

di Daniele Mattioli


Nella foto, Ryne Sandberg, manager Phillies, in primo piano (@SimoneAmaduzzi).