Nelle arene NBA (basket americano) quando hanno la palla campioni come Kobe Bryant o Lebron James, il pubblico comincia a cantare “MVP” “MVP” “MVP”. Stessa cosa dovremmo intonare noi tifosi a questo giocatore, capace di battere al suo primo anno italiano 13 fuoricampo, 57 punti battuti a casa per una media battuta di 420. Ladies and Gentleman, signore e signori, ecco a voi Richard Austin.

 

DMATT: Ciao Richard

RICHARD AUSTIN: Ciao a tutti.

 

DMATT: Anche se non è arrivata la qualificazione alla Finale Scudetto, è stata una buona annata. Cosa ne pensi?

RICHARD AUSTIN: Certo, c’è molto rammarico ma comunque è stato meraviglioso. Qui a Bologna ho trovato grandi compagni dentro e fuori dal campo. Per lo Scudetto…al prossimo anno!!

 

DMATT: Questo è stato il tuo primo anno in Italia. Raccontaci come ti sei ambientato quali differenze hai incontrato rispetto all’Independent League.

RICHARD AUSTIN: Sicuramente la differenza principale che ho incontrato è stata quella di non giocare ogni giorno ma solo tre volte a settimana e questo può creare qualche problema. Però, dopo che ti sei abituato, diventa tutto ottimo.

 

DMATT: E’stata una grande annata la tua con grandi statistiche in ogni settore. Fai una top-three dei momenti più belli di questa stagione.

RICHARD AUSTIN: Ti rispondo, dicendoti il primo fuoricampo che ho colpito in maglia biancoblù a Parma. E’ stato bellissimo. Al secondo posto le quindici vittorie consecutive, un risultato mai ottenuto in carriera, superiore a quando, in America, vincemmo quattordici gare consecutive in trasferta. Questi due risultati sono però battuti dalle meravigliose grigliate che organizzavamo tra noi giocatori (ride). Un momento bellissimo dove ci si poteva conoscere meglio.

 

DMATT: Parlando di te, quando hai iniziato a giocare a baseball? Hai sempre giocato come esterno, oppure venivi utilizzato in qualche altro ruolo? Chi era il tuo idolo da giovane?

RICHARD AUSTIN: Ho iniziato la mia carriera da professionista nel 2001, quando ero ancora un ragazzo, e ho giocato sempre come esterno centro anche se, a volte, ho giocato a destra. Da giovane il mio idolo era Ozzie Smith, interbase dei St.Louis Cardinals. Un mito.

 

DMATT: E ora chi è il tuo giocatore preferito dell’Mlb? E poi, tifi sempre Cardinals?

RICHARD AUSTIN: Beh, sono sempre tifoso dei St.Louis, ma il mio giocatore preferito è Barry Bonds. E’ bravissimo in tutto, dalla media battuta ai fuoricampo.


DMATT: E ora Richard, dopo questa avventura italiana, cosa farai questo inverno?

RICHARD AUSTIN: Ora andrò a giocare i Play- Off, nella Golden League, con i Vipers Calgary. Poi valuterò se andare a giocare in Messico o in Nicaragua.


DMATT: Grazie mille Richard

RICHARD AUSTIN: Grazie a te.

 

 

LA SCHEDA DI RICHARD AUSTIN

 

Nome: RICHARD

Cognome: AUSTIN

Nato il: 30 AGOSTO 1977 A SYRACUSE, USA

Ruoli: ESTERNO

Squadre in cui ha giocato, in Italia: FORTITUDO BOLOGNA

Musica al Falchi, prima di andare in battuta: THE BOSS (RICK ROSS FEAT T-PAIN)

Hobby: AMA IL CINEMA E IN PARTICOLARE FILM SPORTIVI (TRA I SUOI PREFERITI MAJOR LEAGUE E GLORY ROAD), MENTRE COME TELEFILM SEGUE FAMILY GUY (in Italia con il titolo I GRIFFIN). A LIVELLO LETTERARIO STA LEGGENDO IL BROKER ED HA APPENA FINITO IL PROFESSIONISTA, DUE ROMANZI SCRITTI DA JOHN GRISHAM (E IL PRIMO AMBIENTATO A BOLOGNA). ASCOLTA OGNI TIPO DI MUSICA, MA AMA SOPRATTUTTO L’HIP HOP.

                      RICHARD AUSTIN