INTERVISTA A FRANCISCO CRUCETA, NEO ACQUISTO DEL RIMINI: 'SONO CONTENTO DI VENIRE IN ITALIA. NON SONO UN CATTIVO RAGAZZO'
Ai suoi lanci Rimini ha deciso di affidarsi per rilanciare le proprio ambizioni tricolore. Facendo leva sulla sua esperienza, frutto di un passato in MLB diviso tra Cleveland, Seattle e Detroit, e sulla sua classe, in Romagna contano di blindare i match d'esordio delle serie per iniziare con il piede giusto i trittici, facendo subito capire che aria tira all'avversario di turno. Il tutto perché i sogni della dirigenza neroarancio, ma soprattutto quelli dei tifosi riminesi, viaggiano forse anche più veloce delle 96 miglia alle quali lancia la sua dritta. Tecnicamente Francisco Alberto Cruceta è l'uomo giusto per i Pirati. Infatti non ci sono dubbi sulle sue capacità che palesa ogni qualvolta sale in pedana per cercare di di mandare a farfalle il battitore avversario che si presenta nel box di battuta. Le perplessità risiedono altrove, e precisamente affondano le radici nelle 150 giornate di squalifica per doping che il giocatore in questione ha rimediato nel corso della sua carriera: 50 gare di stop nel 2007, e l'esatto doppio nel 2011. Per queste motivazioni è considerato un atleta “a rischio”, soprattutto vista l'efficienza dei controlli antidoping svolti in Italia. Il giudizio però è un'arma tagliente e pericolosa, da usare con cautela, e non spetta ad un giornalista o ad un articolo pubblicato sul web (proprio come questo che state leggendo) etichettare uno sportivo che, non dimentichiamocelo, prima di tutto è pur sempre un uomo. Il 30enne lanciatore destro nato a La Vega, aveva rilasciato una delle sue prime interviste al “Corriere di Romagna”, ed ora lo fa anche ai nostri microfoni.
MATTEO PETRUCCI: Ciao Francisco, sei soddisfatto di poter giocare nel campionato italiano la prossima stagione?
FRANCISCO CRUCETA: Sono molto contento di venire a giocare in Italia perché si tratta di una nuova esperienza e cercherò di fare del mio meglio. Immagino Rimini come una nuova casa. Alcuni miei compagni di squadra me l'hanno descritto come un ottimo posto dove giocare. L'Italia per me è un mondo nuovo: è un bel paese e spero che il mio soggiorno sia buono. Il tutto focalizzandomi sul baseball.
MATTEO PETRUCCI: Quando arriverai nel nostro paese?
FRANCISCO CRUCETA: Probabilmente il prossimo mese ma non ne sono sicuro. Voglio che la mia famiglia venga con me, ma questo non sarà subito possibile quindi mi raggiungerà dopo.
MATTEO PETRUCCI: Da quanto eri in trattativa con il Rimini?
FRANCISCO CRUCETA: Da circa un mese. Io ero in Nicaragua ed ho spedito loro le mie statistiche. Poi mi hanno richiamato chiedendomi se volevo giocare in Italia: ho risposto di si.
MATTEO PETRUCCI: Cosa pensi del campionato italiano?
FRANCISCO CRUCETA: L'Italia ha una Nazionale che gioca nel World Baseball Classic. Ci sono buoni giocatori e penso che se disputassero più partite nel corso di una settimana, ad esempio cinque, potrebbero svilupparsi molto velocemente ed essere ancora migliori.
MATTEO PETRUCCI: Conosci qualche atleta che gioca in IBL?
FRANCISCO CRUCETA: Si, conosco Wuillians Vasquez (ex della T&A accasatosi in Giappone n.d.r.), Juan Camilo, Rodney Rodriguez e Danilo Sanchez (conosciuti perché hanno giocato come lui in Nicaragua n.d.r.).
MATTEO PETRUCCI: Quale ritieni sia stata la tua esperienza sportiva più bella che hai vissuto finora?
FRANCISCO CRUCETA: Nel 2008 giocavo con i Detroit Tigers ed ho mandato strike out David Ortiz (uno dei battitori più forti nella storia dei Boston Red Sox n.d.r.).
MATTEO PETRUCCI: I tifosi del Rimini sono contenti del tuo arrivo in riva all'Adriatico perché ti ritengono un lanciatore molto forte, ma sono anche preoccupati per le vicende di doping che ti hanno visto coinvolto. Cosa vuoi dirgli per tranquillizzarli?
FRANCISCO CRUCETA: Ringrazio i tifosi per la preoccupazione ed il loro supporto. Non preoccupatevi, sono un bravo ragazzo, non vi deluderò. Ringrazio il Rimini per l'opportunità che mi ha concesso. Qualche volta commettiamo errori perché siamo umani.
da Rimini, il nostro corrispondente Matteo Petrucci
Nella foto, Francisco Cruceta lancia con la casacca dei Detroit Tigers durante la sua avventura in Major League. Qui ha lanciato anche con le squadre dei Seattle Mariners e dei Cleveland Indians (John Grieshop/Getty Images per Milb.com).
MATTEO PETRUCCI: Ciao Francisco, sei soddisfatto di poter giocare nel campionato italiano la prossima stagione?
FRANCISCO CRUCETA: Sono molto contento di venire a giocare in Italia perché si tratta di una nuova esperienza e cercherò di fare del mio meglio. Immagino Rimini come una nuova casa. Alcuni miei compagni di squadra me l'hanno descritto come un ottimo posto dove giocare. L'Italia per me è un mondo nuovo: è un bel paese e spero che il mio soggiorno sia buono. Il tutto focalizzandomi sul baseball.
MATTEO PETRUCCI: Quando arriverai nel nostro paese?
FRANCISCO CRUCETA: Probabilmente il prossimo mese ma non ne sono sicuro. Voglio che la mia famiglia venga con me, ma questo non sarà subito possibile quindi mi raggiungerà dopo.
MATTEO PETRUCCI: Da quanto eri in trattativa con il Rimini?
FRANCISCO CRUCETA: Da circa un mese. Io ero in Nicaragua ed ho spedito loro le mie statistiche. Poi mi hanno richiamato chiedendomi se volevo giocare in Italia: ho risposto di si.
MATTEO PETRUCCI: Cosa pensi del campionato italiano?
FRANCISCO CRUCETA: L'Italia ha una Nazionale che gioca nel World Baseball Classic. Ci sono buoni giocatori e penso che se disputassero più partite nel corso di una settimana, ad esempio cinque, potrebbero svilupparsi molto velocemente ed essere ancora migliori.
MATTEO PETRUCCI: Conosci qualche atleta che gioca in IBL?
FRANCISCO CRUCETA: Si, conosco Wuillians Vasquez (ex della T&A accasatosi in Giappone n.d.r.), Juan Camilo, Rodney Rodriguez e Danilo Sanchez (conosciuti perché hanno giocato come lui in Nicaragua n.d.r.).
MATTEO PETRUCCI: Quale ritieni sia stata la tua esperienza sportiva più bella che hai vissuto finora?
FRANCISCO CRUCETA: Nel 2008 giocavo con i Detroit Tigers ed ho mandato strike out David Ortiz (uno dei battitori più forti nella storia dei Boston Red Sox n.d.r.).
MATTEO PETRUCCI: I tifosi del Rimini sono contenti del tuo arrivo in riva all'Adriatico perché ti ritengono un lanciatore molto forte, ma sono anche preoccupati per le vicende di doping che ti hanno visto coinvolto. Cosa vuoi dirgli per tranquillizzarli?
FRANCISCO CRUCETA: Ringrazio i tifosi per la preoccupazione ed il loro supporto. Non preoccupatevi, sono un bravo ragazzo, non vi deluderò. Ringrazio il Rimini per l'opportunità che mi ha concesso. Qualche volta commettiamo errori perché siamo umani.
da Rimini, il nostro corrispondente Matteo Petrucci
Nella foto, Francisco Cruceta lancia con la casacca dei Detroit Tigers durante la sua avventura in Major League. Qui ha lanciato anche con le squadre dei Seattle Mariners e dei Cleveland Indians (John Grieshop/Getty Images per Milb.com).