INCREDIBILE A GROSSETO: IL MANAGER DEL SANTO PRIMA ESONERATO E POI REINTEGRATO DA PARTE DELLA SOCIETA'
La prima fase di campionato si chiude con clamorosi colpi di scena in casa Grosseto Baseball. Epurazioni e reintegri, rivoluzioni e controrivoluzioni, tutto in 48 ore.
Nella mattinata di Lunedì, Carlo Del Santo veniva rimosso dalla guida tecnica della squadra grossetana e anche il preparatore atletico Gianni Natale e il massofisioterapista Massimo Baldi venivano sollevati dai rispettivi incarichi nello staff biancorosso. Il tutto annunciato con uno scarno comunicato in cui la società “ringrazia i tre suoi collaboratori per l’opera prestata”, senza riportare le motivazioni della decisione.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, il Grosseto annunciava come nuovo manager della squadra Enrico Vecchi.
Nel corso delle giornate di Lunedì e Martedì, persistendo il silenzio della società, gli allibiti tifosi e i vari personaggi vicini agli ambienti del batti e corri cittadino si erano interrogati in merito agli allontanamenti di Del Santo, Natale e Baldi.
Nel tardo pomeriggio di Martedì, Gianni Natale convocava una conferenza stampa presso la sua palestra, per spiegare la situazione dal proprio punto di vista.
Oltre alla stampa cittadina, era presente gran parte del roster biancorosso, con i giocatori evidentemente colpiti dall’accaduto. Nell’occasione i coach Franceschelli e Moretti annunciavano le proprie dimissioni, unitamente a quelle di Stefano Cappuccini.
Natale ha escluso eventuali motivazioni tecniche dietro agli esoneri, vista la posizione di classifica della squadra, e anche motivazioni economiche, rivelando di aver fatto da mediatori fra squadra e dirigenza alla vigilia della onerosa trasferta di Foggia. Ha invece puntato il dito sulla gestione approssimativa di alcune priorità e soprattutto su ingerenze esterne, politiche, che a suo dire hanno minato l’efficacia della guida societaria e alcuni equilibri interni, con anche problemi di natura extra-sportiva che si erano manifestati già nella passata stagione. Nel comunicato veniva menzionata anche una crescente mancanza di sintonia fra l’ufficio di presidenza e il direttore sportivo.
Baldi confermava quanto detto dal preparatore atletico, dichiarando inoltre di essere stato al centro di polemiche con l’assessore allo sport Borghi già dalla passata stagione e per questo messo all’indice.
Del Santo andava dritto al dunque spiegando i motivi del suo allontanamento: dopo la sconfitta di Gara 1 a Foggia, il vicesindaco Borghi (che ricordiamo essere anche presidente onorario del Grosseto Baseball) esprimeva un commento negativo dal tono caustico su una chat di gruppo su Facebook, commento che non solo veniva approvato da un altro dirigente della società, ma veniva letto da un giornalista grossetano che riportava la cosa su uno dei principali quotidiani locali. Questo fatto è stato intollerabile per il manager provocando le sue rimostranze.
Baldi rivelava che tutto il roster (staff e giocatori) aveva risposto a quel commento di Borghi prendendosi la responsabilità per la sconfitta di Gara 1, ma anche il merito per la vittoria in Gara 2, e rivendicando l’impegno messo in campo in ogni partita ed ogni allenamento.
Da questo botta e risposta hanno poi preso il via i fatti che hanno portato ai clamorosi esoneri dei tre protagonisti.
Ma il terremoto non si era ancora concluso: subito dopo la suddetta conferenza stampa, il vicepresidente del Grosseto Baseball Magalotti ha avvicinato i protagonisti della vicenda, invitandoli a parlare. Ne è seguita una immediata riunione di Magalotti e Mazzei con lo staff (gli epurati e i dimissionari) e l’intera squadra. Tutto questo mentre Enrico Vecchi e i suoi collaboratori erano da soli in campo ad aspettare vanamente i giocatori da allenare.
Si è così verificato il colpo di scena finale: il presidente e il suo vice hanno “congelato” gli esoneri e la sostituzione dello staff e hanno richiesto le dimissioni del direttore sportivo Boni, che era stato il principale fautore delle decisioni degli ultimi giorni e che ormai da mesi sembrava voler plasmare la società al suo volere.
Al momento, quindi, si è verificato un contro-ribaltone altrettanto clamoroso che appare come un vero “reset”, che auspichiamo possa riportare serenità e coesione nella compagine biancorossa, soprattutto alla vigilia della seconda fase di campionato.
di Niccolò Benvenuti
Nella foto, lo stadio Jannella, sede delle partite del Grosseto (Wikipedia).
Nella mattinata di Lunedì, Carlo Del Santo veniva rimosso dalla guida tecnica della squadra grossetana e anche il preparatore atletico Gianni Natale e il massofisioterapista Massimo Baldi venivano sollevati dai rispettivi incarichi nello staff biancorosso. Il tutto annunciato con uno scarno comunicato in cui la società “ringrazia i tre suoi collaboratori per l’opera prestata”, senza riportare le motivazioni della decisione.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, il Grosseto annunciava come nuovo manager della squadra Enrico Vecchi.
Nel corso delle giornate di Lunedì e Martedì, persistendo il silenzio della società, gli allibiti tifosi e i vari personaggi vicini agli ambienti del batti e corri cittadino si erano interrogati in merito agli allontanamenti di Del Santo, Natale e Baldi.
Nel tardo pomeriggio di Martedì, Gianni Natale convocava una conferenza stampa presso la sua palestra, per spiegare la situazione dal proprio punto di vista.
Oltre alla stampa cittadina, era presente gran parte del roster biancorosso, con i giocatori evidentemente colpiti dall’accaduto. Nell’occasione i coach Franceschelli e Moretti annunciavano le proprie dimissioni, unitamente a quelle di Stefano Cappuccini.
Natale ha escluso eventuali motivazioni tecniche dietro agli esoneri, vista la posizione di classifica della squadra, e anche motivazioni economiche, rivelando di aver fatto da mediatori fra squadra e dirigenza alla vigilia della onerosa trasferta di Foggia. Ha invece puntato il dito sulla gestione approssimativa di alcune priorità e soprattutto su ingerenze esterne, politiche, che a suo dire hanno minato l’efficacia della guida societaria e alcuni equilibri interni, con anche problemi di natura extra-sportiva che si erano manifestati già nella passata stagione. Nel comunicato veniva menzionata anche una crescente mancanza di sintonia fra l’ufficio di presidenza e il direttore sportivo.
Baldi confermava quanto detto dal preparatore atletico, dichiarando inoltre di essere stato al centro di polemiche con l’assessore allo sport Borghi già dalla passata stagione e per questo messo all’indice.
Del Santo andava dritto al dunque spiegando i motivi del suo allontanamento: dopo la sconfitta di Gara 1 a Foggia, il vicesindaco Borghi (che ricordiamo essere anche presidente onorario del Grosseto Baseball) esprimeva un commento negativo dal tono caustico su una chat di gruppo su Facebook, commento che non solo veniva approvato da un altro dirigente della società, ma veniva letto da un giornalista grossetano che riportava la cosa su uno dei principali quotidiani locali. Questo fatto è stato intollerabile per il manager provocando le sue rimostranze.
Baldi rivelava che tutto il roster (staff e giocatori) aveva risposto a quel commento di Borghi prendendosi la responsabilità per la sconfitta di Gara 1, ma anche il merito per la vittoria in Gara 2, e rivendicando l’impegno messo in campo in ogni partita ed ogni allenamento.
Da questo botta e risposta hanno poi preso il via i fatti che hanno portato ai clamorosi esoneri dei tre protagonisti.
Ma il terremoto non si era ancora concluso: subito dopo la suddetta conferenza stampa, il vicepresidente del Grosseto Baseball Magalotti ha avvicinato i protagonisti della vicenda, invitandoli a parlare. Ne è seguita una immediata riunione di Magalotti e Mazzei con lo staff (gli epurati e i dimissionari) e l’intera squadra. Tutto questo mentre Enrico Vecchi e i suoi collaboratori erano da soli in campo ad aspettare vanamente i giocatori da allenare.
Si è così verificato il colpo di scena finale: il presidente e il suo vice hanno “congelato” gli esoneri e la sostituzione dello staff e hanno richiesto le dimissioni del direttore sportivo Boni, che era stato il principale fautore delle decisioni degli ultimi giorni e che ormai da mesi sembrava voler plasmare la società al suo volere.
Al momento, quindi, si è verificato un contro-ribaltone altrettanto clamoroso che appare come un vero “reset”, che auspichiamo possa riportare serenità e coesione nella compagine biancorossa, soprattutto alla vigilia della seconda fase di campionato.
di Niccolò Benvenuti
Nella foto, lo stadio Jannella, sede delle partite del Grosseto (Wikipedia).