ALDS (5): I NEW YORK YANKEES PORTANO LA SERIE ALLA BELLA, DOMINANDO DETROIT. TEXAS INVECE VINCE IN FLORIDA E AVANZA AL TURNO SUCCESSIVO


Tutta qui la partita di ieri del Tropicana Field, c’è poco da dire, infatti fin da subito la giornata prende una precisa piega: al secondo lancio Ian Kinsler, il leadoff Texano, la sbatte subito fuori.
Poi sale in cattedra il 3° base Adrian Beltre protagonista della giornata perché la sbatte tra il pubblico ben 3 volte: 3 home-run in una sola partita di post-season (entra nella storia diventando il 6° uomo capace di fare terna).
3 fuoricampo da posizione eretta per il Beltre, si, perché ce lo ricordiamo ancora con la casacca dei Red Sox l’anno scorso, quando la cacciava fuori lo faceva da in ginocchio: mentre effettuava la rotazione del corpo si abbassava fino ad appoggiare il ginocchio in terra, con risultati eccellenti, perché dalle parti di Boston rimpiangono ancora le sue battute “over the Monster”….! (Ahimè, perché sei andato via ?!).
Ebbene 4 punti per i Rangers prodotti da 4 Home-run potrebbero non bastare se avessero di fronte la squadra che a settembre è stata capace di una rimonta spettacolare, ma tra i Rays qualcuno si è addormentato.
Prendiamo per esempio Evan Longoria: nelle ultime 2 partite ha collezionato zero su 7 in battuta e ben 5 strike-out… (ma neanche Biancaneve dopo che si è mangiata la mela della strega si è ingubbiata così tanto !). Ma anche Upton 0 su 6 di cui 4 K e anche da Johnny Damon ci si attendeva di più del suo 1 su 8 in battuta, proprio due brutte partite, giocate male dai Rays, per di più nel loro stadio.
Il più energico tra i Floridians è sicuramente l’interbase Sean Rodriguez capace di segnare tutti i tre punti della sua squadra, uno addirittura guadagnato dopo uno scontro frontale a casa base contro il mastodontico catcher Mike Napoli: assolutamente da vedere il filmato tra gli highlights del suo punto “on collision” (che brutto lavoro fare il catcher!).
Arriviamo al 9° inning e naturalmente, come prassi vuole questa post-season si soffre. Soffre il closer Texano-Dominicano dal nome che sembra la marca di un prodotto per pulire casa: Neftali Feliz. Soffre perché i Rays provano l’ultimo sussulto, ma poi crollano mestamente, regalando ai Rangers il passaggio del turno: questa serie si conclude col punteggio di 3-1 in favore dei Texani.
Questa sfida si conclude nella maniera più giusta: avanti i Texas, che avevano condotto tutta la loro Regular Season nella loro West Division, mentre vanno in ferie i Tampa Rays che ricorderanno lo stesso positivamente questa stagione per via di quella rimonta esaltante nel mese di settembre sulla squadra che ora non ricordo il nome, ma credo che giochi nel New England, dalle parti del Massachusetts.
A Detroit, Porcello contro AJ Burnett. New York non può permettersi altri passi falsi, è sotto 2-1, quindi deve solo vincere. Vincere al Comerica Park per poi tornare a giocarsi tutto in casa propria in gara 5. Partono bene gli Yankees grazie al doppio di Derek Jeter che porta 2 punti in saccoccia.
E proseguono meglio, al 5° inning, grazie al doppio di Granderson ed al “sacrifice fly” di A-Rod che portano altri 2 punti: siamo 4-1 e le Tigri non danno segni di vita.
Santiago, Young e Cabrera proprio non si vedono e per Detroit si fa dura perché il solo fuoricampo da un punto di V-Mart è poca cosa. Senza l’apporto dei numeri 2-3-4 del lineup non si può degnamente contrastare New York. Arriva poi il tracollo dell’ottavo inning, dove gli Yankees, valida su valida (senza la scorciatoia degli home-run) ed ancora valida su valida portano a casa altri 6 punti.
Sul 10-1, allo stadio si vedono in piedi ad applaudire i soli tifosi NY, mentre quelli targati D, se ne stanno seduti, storditi da questa brutta serata. C’è già Texas che sta aspettando, che sta osservando quale delle due sarebbe meglio affrontare e stasera a Detroit, gli Yankees sono tornati in corsa.
Sembra proprio che questa serie dovrà essere decisa giovedì notte allo Yankee-Stadium...
di Roberto Mantovani
Nella foto, i giocatori dei New York Yankees Chris Dickerson (con la casacca numero 27), Alex Rodriguez (numero 13), Robinson Cano (numero 24), Derek Jeter (numero 2) e Curtis Granderson (numero 14) fanno festa dopo la vittoria sui Detroit Tigers in gara quattro (Leon Halip/Getty Images per Espn.com).