Tanta certezze, poche scommesse; rendimenti garantiti, pochi dubbi da sciogliere. Ecco come può essere descritto il mercato portato avanti dalla T&A, capace di piazzare ottimi colpi di mercato per rinforzare il proprio roster, facendo anche fronte ad alcuni imprevisti accorsi in questa off season. Infatti agli addii di Anthony Granato e Vincente Bonilla, si è aggiunto quello di Wuillians Vasquez (accasatosi in una lega indipendente giapponese) ed il grave infortunio al ginocchio che ha colpito il terza base titolare Giovanni Pantaleoni. Il 34enne atleta originario di Cupramontata dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico che lo terrà lontano dai diamanti per un periodo compreso tra i tre ed i quattro mesi. Per sopperire ad una tale sfortuna la dirigenza della società di Serravalle è prontamente intervenuta ingaggiando l'utility Marco Yepez dal Parma, considerando inoltre che alla fine del 2011 era stati già ufficializzato l'arrivo di Joe Mazzuca.

R-Rod. Ultimi acquisto in ordine di tempo è stato l'ex Godo Rodney Rodriguez, il cui arrivo è stato annunciato nei giorni scorsi. E' quindi nelle sue mani che San Marino si affiderà nei match d'esordio delle serie. “La scelta è caduta su Rodriguez dopo un percorso di valutazione partito qualche mese fa, nel viaggio che ho fatto in dicembre in Venezuela - commenta il giemme dei biancoazzurri Mauro Mazzotti - Nei primi giorni di dicembre, come dirigenza, avevamo deciso di ingaggiare un atleta nuovo per l'Italia che fosse comunque adatto al nostro campionato, e abbiamo deciso di puntare su un pitcher delle Tigres de Aragua che aveva esperienza in MLB ed in Messico. Era tra i più rappresentativi nel suo ruolo. L'avevo visto lanciare dal vivo due volte. Si trattava di Rosman Garcia. Purtroppo è venuto a mancare in un incidente stradale il 29 dicembre del 2011. A quel punto abbiamo dovuto cambiare strategia, ragionando su altri giocatori, seguendo un po' tutti i campionati invernali. Alcuni lanciatori sono stati molto vicini a firmare per il San Marino, altri non ci convincevano, altri ancora hanno pensato di esplorare altre situazioni di campionati più competitivi, alcuni di questi anche più remunerativi. Eravamo in contatto anche con Kris Wilson e lo stesso Rodney Rodriguez. Alla fine di tutto questo percorso abbiamo pensato che quella di Rodney fosse la situazione migliore”.

MATTEO PETRUCCI: Pensate possa essere l'uomo giusto per rimpiazzare un mostro sacro come Bonilla?
MAURO MAZZOTTI: Se nel corso del mese lo schieriamo partente quattro volte, noi puntiamo ad ottenere altrettanti successi. Toccando ferro, se si arriva alla post season, oltre al fattore tecnico, entra in gioco anche quello emozionale che è sempre molto importante. Bonilla aveva un altro curriculum. Rodney, nonostante abbia vissuto esperienza di livello inferiore, ha avuto un impatto di rilievo nel campionato italiano. Pochi altri hanno ottenuto risultati migliori, e cito due giocatori: Jesus Matos, cioè il miglior lanciatore degli ultimi vent'anni della lega italiana, e Richard Austin, un battitore fortissimo che aveva giocato solo in Indipendent League, e non in altre categorie, ma che ha avuto un rendimento incredibile nel box.

MATTEO PETRUCCI: Il vostro terza base titolare, Giovanni Pantaleoni, è costretto ad operarsi?
MAURO MAZZOTTI: Si, l'operazione è inevitabile. Si sta solamente cercando di farla il prima possibile, lavorando sulla data dell'intervento. In caso di un recupero veloce potrebbe essere disponibile verso la fine della stagione. Ma il tutto è ipotizzabile se ci qualificheremo ai play off, se lui recupererà a tempi di record, e se tante altre cose andranno per il verso giusto. Noi speriamo solo, e lo auguriamo anche a lui, che Giovanni subisca un intervento riuscito al cento per cento. Per poi ritrovare il Pantaleoni visto all'opera nel 2011.

MATTEO PETRUCCI: In quest'ottica pensate ancora di trattenere Riccardo Suardi?
MAURO MAZZOTTI: Noi dobbiamo rimpiazzare un infortunato e quindi un giocatore ci serve senza meno. Terremo in considerazione i desideri del ragazzo. Non tratteniamo nessuno contro voglia nella squadra Campione d'Italia e d'Europa. Per il resto, come detto, ci serve un ASI. Stiamo valutando che tipo di profilo possa maggiormente fare al caso nostro. Ovviamente non faremo pazzie e non pretendiamo piazzare un colpo come, ad esempio, è stato quello di Mazzuca.

MATTEO PETRUCCI: E' tanto tempo che si sente parlare dell'arrivo sul Monte Titano di Daniel Bittar. A che punto sono le trattative con il giocatore e con la sua società d'appartenenza?
MAURO MAZZOTTI: In questi giorni definiremo il suo acquisto. Mancano solo le firme.

MATTEO PETRUCCI: State pensando anche al futuro, tesserando qualche giocatore promettente?
MAURO MAZZOTTI: Abbiamo ingaggiato Simone Bazzarini, un ragazzo di 18 anni. E' cugino di Stefano Bazzarini, che ho allenato a Bologna l'anno dello Scudetto, e nipote di Dario Bazzarini, uno che ha scritto numerose pagine del baseball italiano negli anni '70. Ora si trova in Accademia e lo schiereremo fisso in IBL2. Poi, con il fatto che in European Cup si allargano i roster, potrebbe anche far parte del parco lanciatori nel girone eliminatorio (che avrà luogo proprio a San Marino n.d.r.).

MATTEO PETRUCCI: Cambiando completamente argomento: hai visto “Moneyball”? Si tratta di un film che ha suscitato diverse polemiche nel mondo del baseball. Tu opinione hai al riguardo?
MAURO MAZZOTTI: Si, l'ho visto sia in italiano che in inglese. Per gli addetti ai lavori l'uscita del film è una cosa vecchia. Infatti quasi tutti noi avevamo già letto il libro (scritto da Michael Lewis e pubblicato nel 2003 n.d.r.): non è una novità quanto emerso nella pellicola, soprattutto perché aveva fatto abbastanza scalpore il proporre alcune scelte tecniche basate su valutazioni nuove. Tutto questo aveva portato all'assunzione di nuove figure, anche giovani, nelle dirigenze delle grandi squadre degli Stati Uniti. Parliamo, ad esempio, di laureati a Yale e Harvard, che non provenivano direttamente dal mondo dello sport e ai quali è stata affidata la gestione di grandi capitali. Tornando al film: può piacere a persone appassionate di baseball, ma anche ad un pubblico più ampio vista la presenza nel cast di Brad Pitt.

da San Marino, il nostro inviato Matteo Petrucci

Nella foto, Mauro Mazzotti indossa la casacca della Spagna che allena come Manager (FIBS).