LE LUCI DEL GOLDEN GATE SPLENDONO DAVVERO: I GIANTS SONO SUL TETTO DEL MONDO
Dopo una lunghissima stagione, ci siamo riusciti. Siamo Campioni del mondo!
Ancora devo farci l’abitudine, a scriverlo, ma ormai mi sono reso conto che questa è la realtà dei fatti, non stavo sognando quel lunedì mattina quando i ragazzi correvano per il campo abbracciandosi tutti quanti (e milioni di tifosi erano là, in campo, stretti in un abbraccio virtuale).
Dopo la serie miracolosa contro i Reds mi sembrava impossibile anche solo pensare ad una vittoria delle World Series, soprattutto vedendo come i Cardinals stavano procedendo la corsa nei loro playoffs.
Infatti, proprio per confermare la mia tesi, ecco che andiamo sotto 1-3 nelle NLCS. E’ finita, pensavano in molti. Io lo dicevo, ma il mio cuore sognava una seconda rimonta che ci avrebbe fatti entrare nella leggenda della MLB.
E così è stato.
Gara quattro contro St. Louis è stata la nostra ultima sconfitta in stagione, da quel 18 Ottobre non abbiamo perso più, sono arrivate sette vittorie consecutive nelle partite più importanti dell’anno. Incredibile, fatemelo dire.
I playoffs sono cambiati in gara 5 delle NLCS.
Tutti i tifosi dei Giants ricorderanno per sempre la partita lanciata da Zito (7.2 IP, 6 H, 0 ER, 6 K, 1 BB), praticamente sublime. Il momento per eccellenza del match, forse quello che ha fatto girare la serie, è stato quando Lynn, nel quarto inning, con due corridori in base, commette un grave errore lanciando sul cuscino di seconda permettendo ai Giants di andare in vantaggio. Da quel momento i Giants non sono più andati in svantaggio fino a gara 4 delle World Series. Chiamatela fortuna, se volete.
Magari gli dei del baseball hanno deciso tutto in quel momento.
Nelle ultime tre partite, tutte e tre “elimination game”, i Giants hanno segnato 20 punti, subendone solo 1.
Si arriva alle World Series carichi come non mai, dopo la vittoria in gara 7 contro i Cardinals. Detroit nel frattempo si è riposata dopo un netto 4-0 rifilato ai New York “fantasmi” Yankees.
Le World Series numero 108 della storia della MLB iniziano a San Francisco, nello stupendo AT&T Park. Verlander contro Zito, la partita è in mano ai Tigers prima ancora di iniziare.
No, un momento, sul monte c’è Zito, lo stesso Zito che in gara 5 contro St. Louis ha demolito l’attacco dei Cardinals. Morale della favola, si vince la prima partita della serie. C’è un evento, in quella partita, che fa entrare ancor di più i Giants nella storia del baseball a stelle e strisce. Il Panda Pablo Sandoval batte tre fuoricampo nella stessa partita, cosa accaduta, alle World Series, solo a tre persone, sconosciute, come Babe Ruth, Raggie Jackson e Albert Pujols.
Gara due viene dominata da Bumgarner, criticato a lungo per le brutte prestazioni degli ultimi mesi, ma il ragazzo ha carattere e lo fa uscire tutto in questa partita. 7.0 inning lanciati, 8 strike outs e 0 punti subìti. Fenomenale.
Si va a Detroit in vantaggio 2-0, in una situazione migliore non si può. I Giants devono star attenti, perchè i Tigers possono svegliarsi all’improvviso e colpire pesantemente i lanciatori dei Giants.
Ma questo non avviene.
Succede ciò che nemmeno Nostradamus avrebbe potuto prevedere. I Giants spazzano via i Tigers per quattro partite a zero.
Il mondo è un posto bello. La gioia è infinita. I cuori esplodono di gioia.
Milioni di tifosi esultano all’unisono allo strike lanciato da Romo.
Da San Francisco, ad altre città degli USA. Dal Sud America all’Europa. Non importa che sia mattina, pomeriggio, sera, notte o che si esulti sottovoce perchè un’intera città sta dormendo e non puoi urlare di gioia come vorresti.
I Giants sono i nuovi Campioni del mondo. Tutto il resto non conta.
Non c’è dubbio che i momenti chiave di questi playoffs sono tanti. Forse troppi.
Si può pensare al grande slam battuto da Posey in gara 5 contro i Reds, definirlo decisivo è dir poco.
Si può pensare alla superlativa prestazione di Scutaro nelle NLCS contro i Cardinals.
Si può pensare alla fantastica gara 5 di Zito lanciata contro St. Louis, quella che ha fatto girare il destino dei Giants.
Si può pensare ai tre fuoricampo del Panda contro Verlander.
Si può pensare alla fenomenale gara 2 delle World Series lanciata da Bumgarner.
Si può pensare alla scivolata a casa di Theriot, quella del vantaggio nel decimo inning di gara 4 a Detroit, con relativo urlo che ha fatto impazzire il mondo Giants.
E’ davvero difficile scegliere un singolo momento.
Il lavoro di squadra ha portato i Giants in vetta alla National League West, alle World Series, in cima al mondo. E’ la squadra per intero, nessuno escluso, quella da ringraziare. Sono le 178 partite giocate in stagione, quelle da prendere come esempio.
Perchè il 2012 è stato un anno magico, per i San Francisco Giants, a partire dal perfect game di Cain, e terminare con la vittoria alle World Series.
Una menzione speciale deve obbligatoriamente essere fatta anche per i tifosi, che non hanno mai abbandonato la squadra. Sempre il tutto esaurito all’AT&T Park, basti pensare al perfect game di Cain, in un anonimo mercoledì sera di metà Giugno, in una partita contro gli Astros, c’erano più di 42.000 persone sugli spalti ad urlare: “Let’s go Giants!”.
E come ha detto Cain dopo la parata di mercoledì scorso: “Grazie a voi. Siete i migliori tifosi del baseball”.
Let’s go Giants.
di Angelo Cappa
Nella foto, Marco Scutaro ricoperto da coriandoli durante la parata a San Francisco. (Ezra Shaw/Getty Images per Espn.com).
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Ancora devo farci l’abitudine, a scriverlo, ma ormai mi sono reso conto che questa è la realtà dei fatti, non stavo sognando quel lunedì mattina quando i ragazzi correvano per il campo abbracciandosi tutti quanti (e milioni di tifosi erano là, in campo, stretti in un abbraccio virtuale).
Dopo la serie miracolosa contro i Reds mi sembrava impossibile anche solo pensare ad una vittoria delle World Series, soprattutto vedendo come i Cardinals stavano procedendo la corsa nei loro playoffs.
Infatti, proprio per confermare la mia tesi, ecco che andiamo sotto 1-3 nelle NLCS. E’ finita, pensavano in molti. Io lo dicevo, ma il mio cuore sognava una seconda rimonta che ci avrebbe fatti entrare nella leggenda della MLB.
E così è stato.
Gara quattro contro St. Louis è stata la nostra ultima sconfitta in stagione, da quel 18 Ottobre non abbiamo perso più, sono arrivate sette vittorie consecutive nelle partite più importanti dell’anno. Incredibile, fatemelo dire.
I playoffs sono cambiati in gara 5 delle NLCS.
Tutti i tifosi dei Giants ricorderanno per sempre la partita lanciata da Zito (7.2 IP, 6 H, 0 ER, 6 K, 1 BB), praticamente sublime. Il momento per eccellenza del match, forse quello che ha fatto girare la serie, è stato quando Lynn, nel quarto inning, con due corridori in base, commette un grave errore lanciando sul cuscino di seconda permettendo ai Giants di andare in vantaggio. Da quel momento i Giants non sono più andati in svantaggio fino a gara 4 delle World Series. Chiamatela fortuna, se volete.
Magari gli dei del baseball hanno deciso tutto in quel momento.
Nelle ultime tre partite, tutte e tre “elimination game”, i Giants hanno segnato 20 punti, subendone solo 1.
Si arriva alle World Series carichi come non mai, dopo la vittoria in gara 7 contro i Cardinals. Detroit nel frattempo si è riposata dopo un netto 4-0 rifilato ai New York “fantasmi” Yankees.
Le World Series numero 108 della storia della MLB iniziano a San Francisco, nello stupendo AT&T Park. Verlander contro Zito, la partita è in mano ai Tigers prima ancora di iniziare.
No, un momento, sul monte c’è Zito, lo stesso Zito che in gara 5 contro St. Louis ha demolito l’attacco dei Cardinals. Morale della favola, si vince la prima partita della serie. C’è un evento, in quella partita, che fa entrare ancor di più i Giants nella storia del baseball a stelle e strisce. Il Panda Pablo Sandoval batte tre fuoricampo nella stessa partita, cosa accaduta, alle World Series, solo a tre persone, sconosciute, come Babe Ruth, Raggie Jackson e Albert Pujols.
Gara due viene dominata da Bumgarner, criticato a lungo per le brutte prestazioni degli ultimi mesi, ma il ragazzo ha carattere e lo fa uscire tutto in questa partita. 7.0 inning lanciati, 8 strike outs e 0 punti subìti. Fenomenale.
Si va a Detroit in vantaggio 2-0, in una situazione migliore non si può. I Giants devono star attenti, perchè i Tigers possono svegliarsi all’improvviso e colpire pesantemente i lanciatori dei Giants.
Ma questo non avviene.
Succede ciò che nemmeno Nostradamus avrebbe potuto prevedere. I Giants spazzano via i Tigers per quattro partite a zero.
Il mondo è un posto bello. La gioia è infinita. I cuori esplodono di gioia.
Milioni di tifosi esultano all’unisono allo strike lanciato da Romo.
Da San Francisco, ad altre città degli USA. Dal Sud America all’Europa. Non importa che sia mattina, pomeriggio, sera, notte o che si esulti sottovoce perchè un’intera città sta dormendo e non puoi urlare di gioia come vorresti.
I Giants sono i nuovi Campioni del mondo. Tutto il resto non conta.
Non c’è dubbio che i momenti chiave di questi playoffs sono tanti. Forse troppi.
Si può pensare al grande slam battuto da Posey in gara 5 contro i Reds, definirlo decisivo è dir poco.
Si può pensare alla superlativa prestazione di Scutaro nelle NLCS contro i Cardinals.
Si può pensare alla fantastica gara 5 di Zito lanciata contro St. Louis, quella che ha fatto girare il destino dei Giants.
Si può pensare ai tre fuoricampo del Panda contro Verlander.
Si può pensare alla fenomenale gara 2 delle World Series lanciata da Bumgarner.
Si può pensare alla scivolata a casa di Theriot, quella del vantaggio nel decimo inning di gara 4 a Detroit, con relativo urlo che ha fatto impazzire il mondo Giants.
E’ davvero difficile scegliere un singolo momento.
Il lavoro di squadra ha portato i Giants in vetta alla National League West, alle World Series, in cima al mondo. E’ la squadra per intero, nessuno escluso, quella da ringraziare. Sono le 178 partite giocate in stagione, quelle da prendere come esempio.
Perchè il 2012 è stato un anno magico, per i San Francisco Giants, a partire dal perfect game di Cain, e terminare con la vittoria alle World Series.
Una menzione speciale deve obbligatoriamente essere fatta anche per i tifosi, che non hanno mai abbandonato la squadra. Sempre il tutto esaurito all’AT&T Park, basti pensare al perfect game di Cain, in un anonimo mercoledì sera di metà Giugno, in una partita contro gli Astros, c’erano più di 42.000 persone sugli spalti ad urlare: “Let’s go Giants!”.
E come ha detto Cain dopo la parata di mercoledì scorso: “Grazie a voi. Siete i migliori tifosi del baseball”.
Let’s go Giants.
di Angelo Cappa
Nella foto, Marco Scutaro ricoperto da coriandoli durante la parata a San Francisco. (Ezra Shaw/Getty Images per Espn.com).
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