E’ il 30 settembre 2014. Gli Oakland Athletics conducono per 7 a 3, e sono a sei out dall’accesso ai playoff.
Ma tra ottavo e nono inning si compie l’impresa: Kansas City annulla lo svantaggio e va a vincere la wild card per 9 a 8 alla dodicesima frazione (NdA Era dal 1924 che una partita di spareggio non terminava cosi’ in la’ nel computo delle riprese).

La fresca vittoria ottenuta dai Royals nella Fall classic di quest’anno è il coronamento di una lunga rincorsa di cui, quella sera di settembre al Kauffman Stadium, col senno di poi si può dire di aver visto una sorta di trailer, un’anticipazione, che ben sintetizzava le peculiarita’ che hanno reso trionfale il 2015 della compagine del Missouri.

Si vedevano tempra, la stessa esibita nella vittoria in gara-1, conquistata al quattordicesimo inning; mentalità, quella necessaria per la rimonta in extremis di ieri sera (NdA Sono otto le partite che i Royals hanno vinto concedendo i primi punti agli avversari; un record, come quello di essere riusciti a recuperare uno svantaggio di due o piu’ runs in ben sette circostanze); attitudine, di comprimari con concentrazione da star (Christian Colon, giusto per dirne uno) e di stelle con umiltà da gregari (Wade Davis è un campione di sobrietà, oltre che di nervi saldi).
Una statistica racchiude tutto ciò: Kansas City, durante i playoff, ha portato a casa 40 punti dall’ottava ripresa in poi, mentre il resto del mondo si e’ fermato a quota 5.

Sull’altro versante, in casa Mets, la lista dei “what if” è lunga.
E se Collins non si fosse fatto convincere da Harvey (e da Citi Field), lasciando il suo asso nel dugout al termine dell’ottavo inning?
E se il prima base, Lucas Duda, avesse fatto un’assistenza efficace sulla pazza corsa di Hosmer verso casa base della nona ripresa?
Va d’altro canto detto che i Mets, al netto “dei se e dei ma”, non sono mai riusciti a trovare un antidoto efficace al gioco di corsa dei Royals: ben 11 le basi rubate dagli uomini di Yost, con ritmo e aggressivita’ efficaci durante l’intera serie (basti vedere la facilita’ con la quale ieri il pinch-runner Dyson e’ arrivato in seconda base nella frazione decisiva).

E ora?
Largo alla fantasia, magari scorrendo l’albo d’oro.
I Royals infatti tornano al successo dopo 30 anni esatti.
I loro successori, nel 1986?
Chi se non i New York Mets, che sono a secco giusto da allora?
Questa la bellezza del baseball, quando passa dal campo agli annali: diventa dispensatore di sogni.

di Andrea Comotti


Nella foto, la grinta dei Royals (Bellocchio - Grandeslam.net).