L'ALFABETO DELL'ITALIAN BASEBALL LEAGUE 2012: DA ANTOLINI A ZANGHERI, LA STAGIONE A 360 GRADI
A circa un mese dalla fine dell'Italian Baseball League 2012, il sito Grandeslam.net ha voluto realizzare l'alfabeto della stagione appena terminata, cercando di raccontare quelli che sono stati i protagonisti principali, i temi più importanti e non solo...
A come Antolini. Tra i maggiori intenditori del baseball europeo è impossibile non citare colui che ha reso grande la T&A San Marino. Sul Monte Titano dal 2006 Antolini, direttore sportivo della società di Serravalle, ha promosso un progetto vincente in grado di arricchire la bacheca sammarinese con tre scudetti, due Coppa Campioni ed altrettante Coppa Italia. I giocatori scendono in campo, lui e gli altri componenti della dirigenza fanno tutto resto. Geniale.
B come Bittar. Nel 2011, all'esordio assoluto in IBL si è ben comportato. Al suo primo anno trascorso in una formazione che puntava a rivincere tutto si è meritato applausi. Il tutto con le pressioni dovute al fatto di sostituire l'interbase più forte d'Europa, cioè Anthony Granato.
C come Chiarini, Corradini e Cruceta, ovvero la spina dorsale del Rimini. In battuta il capitano della nazionale è stato devastante in regular season per poi calare nella parte finale dell'annata. Senza contare che Chiarini, anche quando non produce quanto ci si aspetta nel box, fa comunque la differenza vantando capacità difensive come pochi in Europa. I due lanciatori, invece, hanno fatto la differenza in pedana traghettando i Pirati nel corso della loro stagione positiva.
D come D'Amico. Sarebbe troppo facile citare Da Silva con i suoi lanci fenomenali ed i suoi complete game. Quindi è meglio menzionare questo ragazzo classe '91, bolognese doc, che quest'anno ha incantato i propri tifosi ma anche i supporters delle compagini avversarie. Il futuro è suo.
E come European Cup. Disputare un paio gironi eliminatori, al termine dei quali le prime due classificate di ogni raggruppamento si sarebbero qualificate per le Final Four, e poi assegnare il trofeo a tavolino è un'idea particolare e poco condivisibile. Fortunatamente ha mettere le pezze a questa situazione ci hanno pensato le società interessate. Onore a Nettuno e Bologna (vincitrice poi sul campo alla fine), che avrebbero potuto tenersi strettissimo il titolo di campioni che era stato loro conferito ed invece l'hanno rimesso in gioco.
F come Figueroa. Catapultato praticamente all'ultimo in quel di Nettuno, per sostituire Dirk Hayhurst, ha fatto valere la sua classe cristallina e la sua esperienza. Si è rivelato determinante per le sorti dei laziali.
G come Grossman. Tra i migliori in un Grosseto che non è riuscito a decollare. 280 di media battuta, 3 homer e 26 punti battuti a casa. Da segnalare anche i sette errori difensivi. Anche Gonzalez del Godo si è reso protagonista di un buon torneo.
H come Hernandez. Dominante come pochi. Impressionante. Sul mound non sono tanti i pitcher che, come lui, sanno imbrigliare le mazze rivali. Nettuno farà bene a tenerselo stretto.
I come Imperiali. Seconda base eccezionale. Battitore sempre pericoloso, fondamentale per il line up sammarinese. Mvp della finalissima. Assieme a Da Silva ha tolto le castagne dal fuoco alla T&A nel corso del sesto match della finalissima. E' un atleta completo sotto ogni aspetto.
J come Juventus, ovvero Gioventù in Latino. Alcune squadre hanno deciso di puntare forte sui giovani atleti nostrani che sin da subito, nella maggior parte dei casi, si sono fatti trovare pronti dimostrando il loro talento in un livello importante come il massimo campionato italiano.
K come Eliminazioni al Piatto di Jesus Matos, arrivato oramai a quota 1088 da quando è arrivato in Italia nel 2004. E nonostante gli anni trascorsi nel nostro campionato, è ancora uno dei migliori pitcher dell'Italian Baseball League.
L come Liverziani. La bandiera della Fortitudo Bologna è tornata dopo due anni sui campi da gioco e ha dimostrato ancora una volta la sua immensa classe. Battute decisive, giocate per la squadra, difesa precisa e grande contributo all'interno dello spogliatoio felsineo. Un mix di grandi qualità, tipiche solamente dei grandi Campioni.
M come Marval e Molina. Due dei migliori battitori dell'intera Italian Baseball League rappresentano alla perfezione l'identikt del giocatore che ogni squadra vorrebbe avere nel proprio lineup. Saranno loro i nomi di punta del mercato invernale?
N come Nazionale. La compagine allenata dal Manager Marco Mazzieri sta giocando in questo periodo l'Europeo 2012 in Olanda con praticamente tutti i grandi protagonisti di questa stagione di IBL. Da Infante a Tiago Da Silva, passando per Pugliese, De Simoni, Ermini, Grifantini, Ambrosino e tutti gli altri impegnati per raggiungere un solo traguardo: difendere il Titolo vinto nel 2010 e laurerarsi ancora Campioni d'Europa.
O come Organizzazione e ci riferiamo a quella perfetta messa in atto da San Marino e Nettuno per la Coppa Campioni. Sotto il Monte Titano, in occasione del girone di qualificazione, l'accoglienza per noi cronisti è stata splendida così come la dispnibiltà da parte degli addetti e stessa cosa si è potuta assistere a Nettuno per la Finale di European Cup.
P come Poule Scudetto e un format che non ha ancora convinto la maggior parte dei tifosi. C'è chi vorrebbe un calendario più semplice per la squadra prima in classifica al termine della stagione regolare costretta a giocarsi l'ultimo turno di Poule Scudetto contro la seconda e non contro la quarta e chi invece vorrebbe il ritorno alla vecchia formula della semifinale a sette partite. Il dibattito è aperto...
Q come Qualità, ovvero quella espressa dalla T&A San Marino e dal Rimini Baseball nella Finale Scudetto. Partite terminate con il minimo scarto, valide decisive arrivate all'ultimo lancio e belle giocate difensive: l'alta qualità del nostro baseball è stata visibile in queste Italian Baseball Series 2012.
R come Ramos. Il giocatore della T&A San Marino è stato ancora una volta uno dei grandissimi protagonisti della cavalcata tricolore della sua squadra, con battute sempre pesanti – il fuoricampo in gara due di Finale contro Rimini è un esempio – e quindi sempre decisive ai fini del risultato.
S come Sanchez. .333 di AVG con 47 singoli, 7 doppi e 10 fuoricampo. .982 di media difesa con 6 errori in tutto il campionato. Il catcher dei Godo Knights, già riconfermato per la prossima stagione, è una garanzia dietro al piatto della squadra romagnola, ma soprattutto uno dei migliori giocatori stranieri mai transitati in Italia.
T come Tempo. Un campionato che si gioca a cavallo di tre stagioni non può che essere dominato dal freddo e dalla pioggia ad aprile, agosto e settembre. Dal caldo torrido e dalle zanzare a luglio. Dalla neve che impedisce gli allenamenti in campo a febbraio. Insomma, non prendiamocela con la federazione che non si è ancora attrezzata contro le nuvole fantozziane.
U come Umpires, arbitri. Forse è il ruolo più brutto da ricoprire durante gli incontri, di qualsiasi categoria si tratti. A volte sbagliano essendo persone come tutti noi, ma a volte incappano in quelle giornate dove vogliono essere ad ogni costo protagonisti, rovinando il palcoscenico che dovrebbe essere riservato ai giocatori.
V come le Vittorie di Marco Nanni. Si avvicina sempre di più ai 300 successi in carriera, ma il record è già stato battuto: Marco Nanni, manager della Fortitudo Bologna, è l’allenatore più vittorioso nella storia dei biancoblù. Più dell’ex Mauro Mazzotti, ora alla guida della nazionale spagnola e General Manager del San Marino, che si era fermato a 255 gare vinte.
W come Waters. Ad inizio campionato era l’uomo che avrebbe determinato una miglior sorte per il Novara Baseball. Ma a metà maggio scompare dal Piemonte e solo due settimane dopo, dagli Stati Uniti, dichiara il motivo per cui si è dileguato dall’Italia: "Ho dei problemi di grande rilevanza economica con la dirigenza e con lo staff tecnico che non mi hanno dato altra scelta che venire via dall'Italia senza avvertire nessuno" dice al nostro sito Mitch Waters. Lascia nelle statistiche una media battuta di .229 con 8 singoli e 2 doppi e una PGL di 5.08 in 28.1 inning lanciati.
Y come Yepez. L’utility player del San Marino, ex Parma, è uno degli uomini chiave di Doriano Bindi. Suo il walk-off homer di Gara1, sue le valide del vantaggio in gara3. Da non dimenticare le prestazioni del campionato: .318 di media battuta.
Z come Zangheri. Il super presidente del Rimini Baseball il 5 giugno ha festeggiato i suoi primi 80 anni, ma soprattutto i suoi 40 spesi nella dirigenza del Rimini. Qualche giorno prima tifosi, giocatori e amici lo hanno sorpreso indossando maglie nero arancio con il doppio numero. Tra questi, uno degli ex riminesi più famosi e (immeritatamente) non per meriti sportivi: Fabio de Luigi.
di Matteo Petrucci, Daniele Mattioli e Mara Mennella
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A come Antolini. Tra i maggiori intenditori del baseball europeo è impossibile non citare colui che ha reso grande la T&A San Marino. Sul Monte Titano dal 2006 Antolini, direttore sportivo della società di Serravalle, ha promosso un progetto vincente in grado di arricchire la bacheca sammarinese con tre scudetti, due Coppa Campioni ed altrettante Coppa Italia. I giocatori scendono in campo, lui e gli altri componenti della dirigenza fanno tutto resto. Geniale.
B come Bittar. Nel 2011, all'esordio assoluto in IBL si è ben comportato. Al suo primo anno trascorso in una formazione che puntava a rivincere tutto si è meritato applausi. Il tutto con le pressioni dovute al fatto di sostituire l'interbase più forte d'Europa, cioè Anthony Granato.
C come Chiarini, Corradini e Cruceta, ovvero la spina dorsale del Rimini. In battuta il capitano della nazionale è stato devastante in regular season per poi calare nella parte finale dell'annata. Senza contare che Chiarini, anche quando non produce quanto ci si aspetta nel box, fa comunque la differenza vantando capacità difensive come pochi in Europa. I due lanciatori, invece, hanno fatto la differenza in pedana traghettando i Pirati nel corso della loro stagione positiva.
D come D'Amico. Sarebbe troppo facile citare Da Silva con i suoi lanci fenomenali ed i suoi complete game. Quindi è meglio menzionare questo ragazzo classe '91, bolognese doc, che quest'anno ha incantato i propri tifosi ma anche i supporters delle compagini avversarie. Il futuro è suo.
E come European Cup. Disputare un paio gironi eliminatori, al termine dei quali le prime due classificate di ogni raggruppamento si sarebbero qualificate per le Final Four, e poi assegnare il trofeo a tavolino è un'idea particolare e poco condivisibile. Fortunatamente ha mettere le pezze a questa situazione ci hanno pensato le società interessate. Onore a Nettuno e Bologna (vincitrice poi sul campo alla fine), che avrebbero potuto tenersi strettissimo il titolo di campioni che era stato loro conferito ed invece l'hanno rimesso in gioco.
F come Figueroa. Catapultato praticamente all'ultimo in quel di Nettuno, per sostituire Dirk Hayhurst, ha fatto valere la sua classe cristallina e la sua esperienza. Si è rivelato determinante per le sorti dei laziali.
G come Grossman. Tra i migliori in un Grosseto che non è riuscito a decollare. 280 di media battuta, 3 homer e 26 punti battuti a casa. Da segnalare anche i sette errori difensivi. Anche Gonzalez del Godo si è reso protagonista di un buon torneo.
H come Hernandez. Dominante come pochi. Impressionante. Sul mound non sono tanti i pitcher che, come lui, sanno imbrigliare le mazze rivali. Nettuno farà bene a tenerselo stretto.
I come Imperiali. Seconda base eccezionale. Battitore sempre pericoloso, fondamentale per il line up sammarinese. Mvp della finalissima. Assieme a Da Silva ha tolto le castagne dal fuoco alla T&A nel corso del sesto match della finalissima. E' un atleta completo sotto ogni aspetto.
J come Juventus, ovvero Gioventù in Latino. Alcune squadre hanno deciso di puntare forte sui giovani atleti nostrani che sin da subito, nella maggior parte dei casi, si sono fatti trovare pronti dimostrando il loro talento in un livello importante come il massimo campionato italiano.
K come Eliminazioni al Piatto di Jesus Matos, arrivato oramai a quota 1088 da quando è arrivato in Italia nel 2004. E nonostante gli anni trascorsi nel nostro campionato, è ancora uno dei migliori pitcher dell'Italian Baseball League.
L come Liverziani. La bandiera della Fortitudo Bologna è tornata dopo due anni sui campi da gioco e ha dimostrato ancora una volta la sua immensa classe. Battute decisive, giocate per la squadra, difesa precisa e grande contributo all'interno dello spogliatoio felsineo. Un mix di grandi qualità, tipiche solamente dei grandi Campioni.
M come Marval e Molina. Due dei migliori battitori dell'intera Italian Baseball League rappresentano alla perfezione l'identikt del giocatore che ogni squadra vorrebbe avere nel proprio lineup. Saranno loro i nomi di punta del mercato invernale?
N come Nazionale. La compagine allenata dal Manager Marco Mazzieri sta giocando in questo periodo l'Europeo 2012 in Olanda con praticamente tutti i grandi protagonisti di questa stagione di IBL. Da Infante a Tiago Da Silva, passando per Pugliese, De Simoni, Ermini, Grifantini, Ambrosino e tutti gli altri impegnati per raggiungere un solo traguardo: difendere il Titolo vinto nel 2010 e laurerarsi ancora Campioni d'Europa.
O come Organizzazione e ci riferiamo a quella perfetta messa in atto da San Marino e Nettuno per la Coppa Campioni. Sotto il Monte Titano, in occasione del girone di qualificazione, l'accoglienza per noi cronisti è stata splendida così come la dispnibiltà da parte degli addetti e stessa cosa si è potuta assistere a Nettuno per la Finale di European Cup.
P come Poule Scudetto e un format che non ha ancora convinto la maggior parte dei tifosi. C'è chi vorrebbe un calendario più semplice per la squadra prima in classifica al termine della stagione regolare costretta a giocarsi l'ultimo turno di Poule Scudetto contro la seconda e non contro la quarta e chi invece vorrebbe il ritorno alla vecchia formula della semifinale a sette partite. Il dibattito è aperto...
Q come Qualità, ovvero quella espressa dalla T&A San Marino e dal Rimini Baseball nella Finale Scudetto. Partite terminate con il minimo scarto, valide decisive arrivate all'ultimo lancio e belle giocate difensive: l'alta qualità del nostro baseball è stata visibile in queste Italian Baseball Series 2012.
R come Ramos. Il giocatore della T&A San Marino è stato ancora una volta uno dei grandissimi protagonisti della cavalcata tricolore della sua squadra, con battute sempre pesanti – il fuoricampo in gara due di Finale contro Rimini è un esempio – e quindi sempre decisive ai fini del risultato.
S come Sanchez. .333 di AVG con 47 singoli, 7 doppi e 10 fuoricampo. .982 di media difesa con 6 errori in tutto il campionato. Il catcher dei Godo Knights, già riconfermato per la prossima stagione, è una garanzia dietro al piatto della squadra romagnola, ma soprattutto uno dei migliori giocatori stranieri mai transitati in Italia.
T come Tempo. Un campionato che si gioca a cavallo di tre stagioni non può che essere dominato dal freddo e dalla pioggia ad aprile, agosto e settembre. Dal caldo torrido e dalle zanzare a luglio. Dalla neve che impedisce gli allenamenti in campo a febbraio. Insomma, non prendiamocela con la federazione che non si è ancora attrezzata contro le nuvole fantozziane.
U come Umpires, arbitri. Forse è il ruolo più brutto da ricoprire durante gli incontri, di qualsiasi categoria si tratti. A volte sbagliano essendo persone come tutti noi, ma a volte incappano in quelle giornate dove vogliono essere ad ogni costo protagonisti, rovinando il palcoscenico che dovrebbe essere riservato ai giocatori.
V come le Vittorie di Marco Nanni. Si avvicina sempre di più ai 300 successi in carriera, ma il record è già stato battuto: Marco Nanni, manager della Fortitudo Bologna, è l’allenatore più vittorioso nella storia dei biancoblù. Più dell’ex Mauro Mazzotti, ora alla guida della nazionale spagnola e General Manager del San Marino, che si era fermato a 255 gare vinte.
W come Waters. Ad inizio campionato era l’uomo che avrebbe determinato una miglior sorte per il Novara Baseball. Ma a metà maggio scompare dal Piemonte e solo due settimane dopo, dagli Stati Uniti, dichiara il motivo per cui si è dileguato dall’Italia: "Ho dei problemi di grande rilevanza economica con la dirigenza e con lo staff tecnico che non mi hanno dato altra scelta che venire via dall'Italia senza avvertire nessuno" dice al nostro sito Mitch Waters. Lascia nelle statistiche una media battuta di .229 con 8 singoli e 2 doppi e una PGL di 5.08 in 28.1 inning lanciati.
Y come Yepez. L’utility player del San Marino, ex Parma, è uno degli uomini chiave di Doriano Bindi. Suo il walk-off homer di Gara1, sue le valide del vantaggio in gara3. Da non dimenticare le prestazioni del campionato: .318 di media battuta.
Z come Zangheri. Il super presidente del Rimini Baseball il 5 giugno ha festeggiato i suoi primi 80 anni, ma soprattutto i suoi 40 spesi nella dirigenza del Rimini. Qualche giorno prima tifosi, giocatori e amici lo hanno sorpreso indossando maglie nero arancio con il doppio numero. Tra questi, uno degli ex riminesi più famosi e (immeritatamente) non per meriti sportivi: Fabio de Luigi.
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