E’ un doppio a basi piene colpito da Filippo Crociati durante la sesta ripresa la giocata chiave della partita, con il Rimini che segna i tre punti della vittoria (momentaneo 5 a 2), ottenendo così la conquista della serie ed eventualmente anche quella degli scontri diretti, contando anche i due successi ottenuti all’andata.

A nulla è servito il fuoricampo da due punti di Juan Carlos Infante messo a segno alla terza ripresa, dopo che la formazione romagnola aveva sbloccato il punteggio rubando casa base con Chiarini pochi istanti prima.

La squadra felsinea poi non è più riuscita a mettere in difficoltà il Rimini per grande merito del trio di lanciatori romagnolo formato da Corradini, Patrone e Pezzullo mostrando il leggero calo che ha colpito l’Unipol nel box di battuta (7 valide e 2 punti messi a segno in 18 inning di gioco).

Da segnalare inoltre le contestazioni da parte del team felsineo verso la coppia arbitrale formata dal Sig.Filippi e dal Sig.Fabrin, per via di alcune chiamate non propriamente “chiare” espresse contro la squadra di casa. A farne le spese è stato il Pitching Coach Roberto Radelli, espulso da Filippi per aver messo fuori il piede dal dug-out della Fortitudo durante un’azione di gioco. Come dice giustamente il regolamento. Regolamento che pare essere il più delle volte usato a piacimento dagli arbitri in quanto se venisse sempre applicato comporterebbe la squalifica di tanti che escono in continuazione dal dug-out senza avere il permesso. Cosa che però non accade mai…

da Bologna, il nostro inviato Daniele Mattioli

Nella foto, un momento dello sfida (Ferrini/FIBS).