A volte certe relazioni sembrano durare tutta una vita e sono di un amore intenso, ricco di grandi soddisfazioni reciproche, in altri casi, invece, il Dio denaro fa la differenza e porta via a forza di soldi giocatori che parevano essere il simbolo di una squadra. Ma il bello, però, è che ci sono altri che invece decidono di essere fedeli ad un unica maglia, sia quando si vince sia quando si perde o non si può competere con le prime, perchè indossando quella divisa si identificano in qualcosa e quel qualcosa ha oramai preso le loro sembianze. Sono ancora pochi questi casi, ma per nostra fortuna esistono ancora. Come esistono purtroppo squadre che dopo una lunga storia d'amore decidono di allontanare loro chi invece vorrebbe ancora dare un importante contributo alla causa. Come in questo caso.

Alex Del Piero e Jorge Posada sono due giocatori che hanno dato tantissimo alla propria squadra nel corso di tutti gli anni nei quali vi hanno militato. Il primo è bandiera indiscutibile della Juventus, squadra della Serie A italiana di calcio, e per far capire quanto il suo nome si identifichi con quello della maglia che indossa basta andare in giro per il mondo e chiedere di lui con la risposta che prevederà anche la menzione della sua squadra. Lo chiamano associazione di idee, io preferisco chiamarla come semplice identificazione.
Jorge Posada non ha invece la stessa fama di Del Piero, anche perchè offuscato da quel campione che è Derek Jeter, ma è senza ombra di dubbio una delle bandiere dei New York Yankees, una delle formazioni se non la compagine più conosciuta al mondo. Una bellissima storia d'amore penserete voi, ma, nonostante i tanti successi che hanno regalato alle loro formazioni, questi due giocatori hanno ricevuto il più classico del “benservito” dalle proprie rispettive società. In una maniera giusta per alcuni, incredibile per altri e anche per il sottoscritto. 

Ovviamente i due giocatori non hanno più l'età dalla loro parte. Questo significa che nei nuovi progetti che ambedue le società stanno portando avanti per loro non c'è più spazio o almeno non c'è più lo spazio di un tempo e quindi è giusto non tenerli più in squadra. A mio avviso questo è un ragionamento sbagliato. Certamente non potranno dare più il contributo che davano un tempo – infatti Del Piero gioca solamente gli ultimi venti minuti, Posada ricopre il ruolo di battitore designato e non più quello storico di catcher – ma alla fine con la loro esperienza e con il loro attaccamento alla maglia danno sempre un contributo importante alla causa.
In più di una circostanza l'attaccante della Juventus ha deciso le partite con una semplice invenzione o una giocata mentre il ricevitore dei New York Yankees ha dimostrato ancora di avere “cartucce” da spendere risultando il miglior battitore della sua squadra nel momento più importante della stagione quali i playoff 2011 chiudendo con una media battuta di .429 nella clamorosa eliminazione della sua formazione al primo turno contro i Detroit Tigers, nonostante per Posada fosse stata una stagione difficile sotto ogni punto di vista. 

Ovvio che alla notizia del non rinnovo del loro contratto (ufficiale per Del Piero, probabilissimo salvo miracoli per Posada), i due giocatori abbiano mostrato delusione e probabilmente (ma anche giustamente) dispiacere verso le società alle quali hanno dato tanto in questi anni. Ambedue hanno parlato di un eventuale ritiro dal campo di gioco (l'oramai ex ricevitore degli Yankees mettendosi addirittura a piangere davanti alle telecamere) ma la speranza da parte di tutti gli appassionati è quella che tutto ciò non accada. Primo per una sorta di rivincita personale verso coloro che li hanno etichettati quasi come giocatori finiti, secondo perchè per una volta non sono i giocatori a volere lasciare la propria squadra per soldi, ma l'opposto. Purtroppo....

                                                                                                    di Daniele Mattioli