Dopo le World Series perse a gara 7 per mano dei Chicago Cubs nel 2016, ed il record di 22 vittorie consecutive nella scorsa stagione, Francona ed il suo staff riusciranno a riportare il titolo a Cleveland dopo ben 70 anni di astinenza?

Nelle ultime due stagioni, gli Indians, hanno dimostrato di essere una solida franchigia ma non ancora attrezzata al meglio per poter raggiungere il tanto ambito titolo. Il 2018 sarà sicuramente un anno differente dai già citati 2016 e 2017 in quanto ha salutato l’Ohio uno dei pilastri della squadra nelle scorse stagioni, il prima base Carlos Santana che, diventato free agent al termine della stagione 2017, ha accettato l’offerta dei Philadelphia Phillies e si è quindi accasato in Pennsylvania.

Per sostituire un battitore da .259 di media battuta con 23 fuoricampo e 79 punti battuti a casa, il general manager Mike Chernoff, ha ingaggiato il prima base Yonder Alonso. Il nativo dell’Avana ha disputato il 2017 con gli Athletics prima ed i Mariners dopo, chiudendo con una media battuta di .266 con 28 HR e 67 RBI, i numeri parlano di un miglior battitore rispetto al domenicano Santana, ma la cosa più importante sarà capire l’impatto del nuovo arrivato nello spogliatoio di Cleveland dove l’ex prima base degli Indiani era una delle colonne portanti.

Oltre Santana hanno salutato Cleveland, Bryan Shaw, rilievo accasatosi ai Colorado Rockies, Jay Bruce, esterno rientrato ai New York Mets ed Austin Jackson, esterno trasferitosi ai San Francisco Giants.

Per colmare tali partenze - tutti i giocatori erano Free Agents e quindi liberi di accasarsi dove desideravano - il GM degli Indians ha ingaggiato Alexi Ogando, rilievo proveniente da una buona annata ad Atlanta ma meglio conosciuto per i 5 anni nei Rangers in cui fu uno dei protagonisti delle corse playoff della squadra texana, Melvin Upton Jr. esterno proveniente dai Toronto Blue Jays reduce da un 2017 nelle minors della squadra canadese a causa di diversi infortuni, Ryan Hanigan, esperto ricevitore proveniente dai Colorado Rockies, Rajai Davis, veloce esterno reduce da un buon 2017 nelle fila degli Athletics e dei Red Sox ed infine il gradito ritorno, soprattutto per i tifosi, dello slugger Mike Napoli reduce da una stagione sottotono ai Texas Rangers.

Tutti i nuovi innesti degli Indiani sono stati firmati con un contratto da Minor League, probabilmente per verificarne le condizioni fisiche ed a tempo debito richiamarli in prima squadra se idonei. Numeri alla mano Cleveland non sembra avere grossi problemi, anche in questo 2018, per quanto riguarda il titolo di campione della American League Central e quindi l’accesso alla post season.

Non bisogna però sottovalutare i Minnesota Twins, squadra rivelazione della scorsa stagione e con tanta voglia di fare bene. Per il titolo, invece, sembra arduo il compito degli uomini di Francona, in quanto alcuni team dell’American League hanno investito molto in questa offseason e sembrano decisamente più attrezzati degli indiani per arrivare fino alle World Series, come i Boston Red Sox di JD Martinez, i campioni in carica degli Houston Astros, i Los Angeles Angels del duo Trout-Othani e gli Yankees di Stanton e Judge.

Nulla è ovviamente scritto, in quanto nel baseball tutto può succedere, e pure nel 2016 sembrava una normalissima squadra quella di Francona, ma riuscì ad arrivare alle World Series e per poco non riusciva a vincere il titolo contro i ben più favoriti Cubs. Ora la parola va al campo, unico vero giudice delle scelte societarie.

Gli Indians nel 2018 potrebbero schierare il seguente Lineup e la seguente rotazione dei partenti:

1 – Francisco Lindor SS
2 – Jason Kipnis 2B
3 – Jose Ramirez 3B
4 – Edwin Encarnacion DH
5 – Michael Brantley LF
6 – Yonder Alonso 1B
7 – Lonnie Chisenhall RF
8 – Roberto Perez C
9 – Bradley Zimmer CF

Partenti
Corey Kluber
Carlos Carrasco
Trevor Bauer
Mike Clevinger
Josh Tomlin

Closer
Cody Allen

di Mirco Monda


Nella foto, la gioia di Cleveland dopo un fuoricampo colpito durante lo Spring Training (da Indians Official Twitter Page)
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