LA FORTITUDO BOLOGNA ESPUGNA RIMINI ED É CAMPIONE D'EUROPA PER IL SECONDO ANNO DI FILA
Tutta la curva della Fortitudo Bologna è in piedi e ancora incredula per quanto accaduto pochi istanti prima, quando, nel giro di qualche minuto è arrivata l'incredibile rimonta e il clamoroso vantaggio che vorrebbe dire vittoria della Coppa Campioni se la partita finisse con questo punteggio.
Sotto 1 a 0 per tutta la partita, in virtù del gran doppio contro le recinzioni di Romero al primo inning, l'Unipol ha avuto la forza di reagire quando la partita sembrava già affare del Rimini che, grazie all'ottima prestazione di Yorman Bazardo sul monte di lancio, aveva concesso poco o nulla all'attacco avversario. Ma il baseball è molte volte una metafora della vita e dimostra come le cose possano accadere fino all'ultimo secondo, in questo caso out, se non si perde la speranza e si resta attaccati a ciò che si vuole.
Juan Carlos Infante inizia un gran duello contro il pitcher straniero del Rimini, con l'obiettivo di arrivare in base per far restare vive le speranze di pareggio della Fortitudo. Ball, poi strike, altro strike, nuovo ball e terzo lancio a favore del battitore. Conto pieno e pubblico che trattiene il respiro. L'interbase della Fortitudo è infatti molto caldo nel box di battuta in questa Finale e lo dimostra nel lancio successivo. Infante colpisce un gran legno a destra con Chiarini che prova l'out al volo, toccando probabilmente la palla nel tentativo di fare l'eliminazione contro le recinzioni, senza però riuscirci. E' il fuoricampo del pareggio. 1 a 1 e tutto da rifare in casa romagnola.
La squadra allenata dal Manager Marco Nanni cerca di prendere coraggio, ma sia Ermini che Vaglio vengono eliminati al volo dai lanci del neo-entrato pitcher Carlos Pezzullo. L'ex Nettuno però non può far nulla sulla valida di Raul Reyes, che corre poi in terza sul singolo di Claudio Liverziani. Con corridori agli angoli e due out, è il momento di Luca Bischeri nel box di battuta ma anche di Roberto Corradini sul monte di lancio riminese. Dopo due foul consecutivi, il battitore designato dell'Unipol batte sul terza base avversario, Adolfo Gomez, che pare avere la possibilità di fare l'out senza però riuscirci. Il difensore infatti si inciampa e non riesce ad assistere nessuna delle basi. Nell'azione Reyes corre a casa, facendo esplodere di gioia il pubblico bolognese accorso in Riviera.
A questo punto, dopo lo strike out incassato da Malengo, mancano solamente tre out alla Fortitudo per alzare al cielo la Coppa Campioni. Il Manager Marco Nanni si affida ai lanci di Nick Pugliese, subentrato al posto di un ottimo Junior Oberto, freddisismo in precedenza ad uscire da un situazione di basi piene nell'ottava ripresa quando a sua volta era entrato nel match per uno splendido Matteo D'Angelo che con Bazardo ha dato vita ad un gran duello tra lanciatori partenti.
Il closer felsineo non sbaglia. Buccheri è eliminato al volo in foul, mentre Bertagnon alza una volata sul seconda base. Manca un solo eliminato e la Fortitudo Bologna sarebbe di nuovo Campione d'Europa, pochi mesi dopo il successo dello scorso anno di Nettuno. Lo sanno i tifosi che si alzano in piedi e si guardano tra loro, con la speranza che tutto vada per il verso giusto. Dall'altra parte, i supporters del Rimini sperano ancora nel miracolo sportivo, dopo aver visto passare davanti ai propri occhi la possibilità di vincere la partita.
La valida interna di Giuseppe Spinelli carica ulteriormente la panchina e il pubblico romagnola ma Pugliese mostra la sua esperienza e freddezza contro Riccardo Babini. Il secondo base riminese che gira subito la mazza al primo lancio per la rimbalzante che finisce diritta nel guanto del lanciatore. Per il closer della Fortitudo Bologna è una pura formalità raccoglierla e assistere in prima base per l'out che chiude la partita e che conferma l'Unipol sul tetto d'Europa per il secondo anno consecutivo, il terzo negli ultimi quattro anni. La festa biancoblù è appena inizata.
Per vedere tutte le foto della partita, con anche la festa di Bologna, clicca QUI.
dallo stadio dei Pirati di Rimini, il nostro inviato Daniele Mattioli
Nella foto, la festa della Fortitudo Bologna (@SimoneAmaduzzi).
Sotto 1 a 0 per tutta la partita, in virtù del gran doppio contro le recinzioni di Romero al primo inning, l'Unipol ha avuto la forza di reagire quando la partita sembrava già affare del Rimini che, grazie all'ottima prestazione di Yorman Bazardo sul monte di lancio, aveva concesso poco o nulla all'attacco avversario. Ma il baseball è molte volte una metafora della vita e dimostra come le cose possano accadere fino all'ultimo secondo, in questo caso out, se non si perde la speranza e si resta attaccati a ciò che si vuole.
Juan Carlos Infante inizia un gran duello contro il pitcher straniero del Rimini, con l'obiettivo di arrivare in base per far restare vive le speranze di pareggio della Fortitudo. Ball, poi strike, altro strike, nuovo ball e terzo lancio a favore del battitore. Conto pieno e pubblico che trattiene il respiro. L'interbase della Fortitudo è infatti molto caldo nel box di battuta in questa Finale e lo dimostra nel lancio successivo. Infante colpisce un gran legno a destra con Chiarini che prova l'out al volo, toccando probabilmente la palla nel tentativo di fare l'eliminazione contro le recinzioni, senza però riuscirci. E' il fuoricampo del pareggio. 1 a 1 e tutto da rifare in casa romagnola.
La squadra allenata dal Manager Marco Nanni cerca di prendere coraggio, ma sia Ermini che Vaglio vengono eliminati al volo dai lanci del neo-entrato pitcher Carlos Pezzullo. L'ex Nettuno però non può far nulla sulla valida di Raul Reyes, che corre poi in terza sul singolo di Claudio Liverziani. Con corridori agli angoli e due out, è il momento di Luca Bischeri nel box di battuta ma anche di Roberto Corradini sul monte di lancio riminese. Dopo due foul consecutivi, il battitore designato dell'Unipol batte sul terza base avversario, Adolfo Gomez, che pare avere la possibilità di fare l'out senza però riuscirci. Il difensore infatti si inciampa e non riesce ad assistere nessuna delle basi. Nell'azione Reyes corre a casa, facendo esplodere di gioia il pubblico bolognese accorso in Riviera.
A questo punto, dopo lo strike out incassato da Malengo, mancano solamente tre out alla Fortitudo per alzare al cielo la Coppa Campioni. Il Manager Marco Nanni si affida ai lanci di Nick Pugliese, subentrato al posto di un ottimo Junior Oberto, freddisismo in precedenza ad uscire da un situazione di basi piene nell'ottava ripresa quando a sua volta era entrato nel match per uno splendido Matteo D'Angelo che con Bazardo ha dato vita ad un gran duello tra lanciatori partenti.
Il closer felsineo non sbaglia. Buccheri è eliminato al volo in foul, mentre Bertagnon alza una volata sul seconda base. Manca un solo eliminato e la Fortitudo Bologna sarebbe di nuovo Campione d'Europa, pochi mesi dopo il successo dello scorso anno di Nettuno. Lo sanno i tifosi che si alzano in piedi e si guardano tra loro, con la speranza che tutto vada per il verso giusto. Dall'altra parte, i supporters del Rimini sperano ancora nel miracolo sportivo, dopo aver visto passare davanti ai propri occhi la possibilità di vincere la partita.
La valida interna di Giuseppe Spinelli carica ulteriormente la panchina e il pubblico romagnola ma Pugliese mostra la sua esperienza e freddezza contro Riccardo Babini. Il secondo base riminese che gira subito la mazza al primo lancio per la rimbalzante che finisce diritta nel guanto del lanciatore. Per il closer della Fortitudo Bologna è una pura formalità raccoglierla e assistere in prima base per l'out che chiude la partita e che conferma l'Unipol sul tetto d'Europa per il secondo anno consecutivo, il terzo negli ultimi quattro anni. La festa biancoblù è appena inizata.
Per vedere tutte le foto della partita, con anche la festa di Bologna, clicca QUI.
dallo stadio dei Pirati di Rimini, il nostro inviato Daniele Mattioli
Nella foto, la festa della Fortitudo Bologna (@SimoneAmaduzzi).