Siamo in tempo di off-season nel mondo del baseball italiano e internazionale. La stagione 2008 si è infatti conclusa da poco. Abbiamo tracciato un riassunto di quest’anno e parlato del futuro in nazionale e a livello di club, con Claudio Liverziani, pilastro della Fortitudo Bologna e miglior giocatore italiano in attività.

 

DANIELE MATTIOLI: Ciao Claudio.

CLAUDIO LIVERZIANI: Ciao a tutti

 

DMATT: Facciamo un salto nel passato. Due mesi fa, in gara due della semifinale di Coppa Italia, contro il Grosseto, hai giocato come terza base. Come ti sei trovato?

 

LIVER: E’ stato strano perché in terza base non giocavo da molto tempo ed è stata comunque un esperienza che ho fatto molto volentieri, perché ho aiutato la squadra che era in difficoltà (Giovanni Pantaleoni, il terza base titolare, si era fatto male durante gara uno e il ruolo di terza era “sguarnito” Ndr). Per fortuna non mi è arrivata neanche una pallina… (ride) 

 

GID12: Il 21 settembre si è conclusa la stagione 2008 della Fortitudo, con la vittoria della Coppa Italia ai danni del Nettuno. Cosa avete provato?

 

LIVER: E’ stato comunque un degno finale, dopo la delusione del mancato piazzamento nella Poule Scudetto. Siamo stati bravi a ritrovare i giusti stimoli per concludere una stagione che ci ha dato, con la vittoria della Coppa Italia, il diritto di disputare la prossima Coppa Campioni.  

 

GID12: A stagione conclusa, fai una top-three dei momenti più belli di questo 2008 biancoblù.

 

LIVER: Sicuramente al primo posto metto la striscia di quindici vittorie che abbiamo ottenuto ad inizio stagione. E’ stato qualcosa di fenomenale. Poi la tripletta realizzata a Grosseto nel girone d’andata, dove siamo stati veramente molto bravi. Chiudo la top-three, mettendo sul gradino più basso del podio, la settima gara della Poule Scudetto, giocata a Nettuno. Seppure sconfitti 3 a 2 nella partita ed eliminati dai playoff scudetto, è stata una bellissima partita per l’intensità delle due squadre, per il cuore che abbiamo messo per tentare di vincere e per il tanto pubblico presente sugli spalti. Un pubblico d’alto livello.

 

GID12: Ritorniamo a oggi. Stanno girando le più strane voci di mercato sul tuo conto: c’è chi dice che ti ritiri, chi invece afferma che vai a Nettuno. Cosa ci puoi dire a riguardo?

 

LIVER: Io al momento sono Fortitudo Bologna. Inoltre non ci sono stati contatti con altre squadre e soprattutto non ho mai pensato di ritirarmi dal baseball giocato.

 

GID12: Sempre nella prossima stagione pare imminente l’uso del tie break in caso di extra-inning (il manager sceglie il battitore e mette in prima e seconda i due che lo precedono nel lineup, quindi si gioca con 1 eliminato). Cosa ne pensi di questa innovazione?

 

LIVER: Penso semplicemente che sia ridicolo. Il baseball è da 100 anni che è così e non capisco il perché di questo cambiamento. Può andare bene il numero di lanci che il lanciatore ha a disposizione tra una ripresa e l’altra, ma questa regola proprio non ha senso. Bisognerebbe copiare dall’America in modo migliore e non solamente nel baseball, ma anche in altri settori.

 

GID12: A Marzo prima, e a settembre poi, la Nazionale affronterà due importanti impegni: il World Baseball Classic 2009 e il Mondiale che vedrà il disputarsi della fase finale in Italia. Claudio Liverziani ci sarà?

 

LIVER: Penso proprio che non ci sarò in quanto non ho ricevuto nessuna convocazione da enti federali anche perché faccio parte di quel gruppo di giocatori che è stato definito dal Manager della Nazionale come uno che sfrutta la nazionale ogni quattro anni.

 

GID12: Sempre riguardo la nazionale, nel mondo del baseball sta impazzando la polemica su quale tipo di formazione bisognerebbe mandare a disputare nelle varie competizioni. Squadra di soli giovani o formata principalmente da oriundi? Cosa ne pensi?

 

LIVER: Per quanto riguarda gli oriundi penso che non si possa farne a meno nelle squadre di club, mentre è più esteso il discorso relativo alla nazionale. Siamo bravissimi, infatti, a convocarli a priori. Penso che si dovrebbero convocare principalmente  per occupare quei ruoli in cui mancano giocatori di scuola italiana. Quindi sono dell’idea che la nazionale italiana debba essere composta da un mix di oriundi meritevoli che già da anni si sono affermati in Italia (De Biase, Mazzuca, Buccheri etc) e che quindi hanno dimostrato di essere legati al nostro stato, e da italiani, dando la precedenza alle stelle dell’IBL e alle nuove leve. Questo discorso si può farlo per quanto riguardo le competizioni come Europei e Mondiali dove le stelle Mlb non vengono, mentre, per un torneo di grande importanza come il World Baseball Classic, penso che si debba dare la precedenza ai campioni della Major che possono far da richiamo per il nostro sport convocando, però, anche ragazzi italiani per permettergli di accumulare esperienza. 

 

GID12: Facendo un salto oltre oceano, negli Usa, chi ti ha impressionato di più nelle World Series tra i Philadelphia Phillies e i Tampa Bay Rays?

 

LIVER: Ti dico la verità: nessuna delle due perché mi sono rifiutato di vederle in quanto le ho trovate abbastanza noioso, complice l’assenza di Boston, la mia squadra del cuore. Ho trovato comunque devastanti i Rays, che seppur sconfitti solo nell’atto finale, sono stati capaci di trovare una continuità davvero impressionante, in una squadra formata da rookies e da giocatori recuperati come il lanciatore Garza e il ricevitore Navarro.

 

GID12: E a proposito di Manny Ramirez come è ti apparso il suo spostamento da Boston a Los Angels, sponda Dodgers?

 

LIVER: Ovviamente mi è dispiaciuto molto, in quanto poteva comportarsi meglio nei confronti della società. Andando via si è comportato come un calciatore viziato della Serie A. Speriamo che comunque rimanga nella National League, sebbene stia cercando una nuova squadra chiedendo in cambio un altissimo contratto. E’ incredibile come un giocatore del suo calibro, abbia dei problemi economici di questo tipo.

 

GID12: L’ultima domanda riguarda le tue due serie preferite Friday Night Lights (in italiano High School Team) e Dexter. Cosa ti ha colpito maggiormente di questi due telefilm?

 

LIVER: Il primo, sebbene ambientato nel mondo delle High Schools (le nostre superiori Ndr) unisce egregiamente lo sport, in questo caso il football, alle vicende dei protagonisti. Inoltre mi piace molto la figura dell’allenatore, interpretata molto bene da Kyle Chandler.

Riguardo a Dexter, il serial killer dei serial killer, essendo amante del genere thriller non ho avuta difficoltà ad amare questa pregevole serie. Menzione speciale per l’attore che interpreta Dexter, Micheal C. Hall, veramente molto bravo. 

 

GID12: Grazie ancora per la disponibilità. 

LIVER: Grazie a te. smiley-blood-splattered-dexter-photo-1liveril-cast I TELEFILM PREFERITI DA CLAUDIO LIVERZIANI (AL CENTRO MENTRE E' IN BATTUTA) SONO DEXTER E FRIDAY NIGHT LIGHTS.