PARMA BATTE BOLOGNA AL TERMINE DI UNA SEMIFINALE DRAMMATICA E VOLA IN FINALE DI COPPA CAMPIONI

Il Cariparma torna in Finale di Coppa Campioni dopo dodici anni battendo in semfinale la Fortitudo Bologna al termine di una gara drammatica e dalla grande tensione, con la squadra felsinea che negli ultimi quattro inning lascia otto uomini sulle basi, due dei quali in modo clamoroso alla nona ripresa. La squadra allenata dal Manager Marco Nanni è infatti sotto 3 a 2 nel punteggio, con il Cariparma che aveva segnato tutte e tre le segnature al quinto inning su Matos (nonostante l'ennesima sua Quality Start ovvero sei riprese di gioco lanciate e massimo tre punti subiti) con un Leoni autore di un bel doppio a destra contro le recinzioni, con qualche fortunosa valida e sviste arbitrali (Yepez che era out in terza dopo il tentativo di rubata, è stato chiamato salvo e poi ha segnato il terzo punto ducale). E" la parte bassa del nono e Santaniello trova la valida prima e raggiunge sul perfetto bunt la seconda, dopo. Con un eliminato, il seconda base ruba la terza mentre Ermini viene eliminato al piatto tra le lamentele del pubblico bolognese e del dugout per la strana chiamata dell'arbitro capo. Successivamente, dopo la base ball a Mazzuca, è il turno di Clemente, fino a quel momento li 0 su 4 che viene eliminato chiudendo in maniera pessima la sua deludentissima annata in Italia e facendo così scattare di gioia tutto il Cariparma. La rimonta della Fortitudo, iniziata al settimo inning sul rilievo errato di Cicatello, subentrato al posto di un ottimo Grifantini, si ferma così a 27 metri da casa e con un attacco incapace di portare a casa i compagni sulle basi, come al settimo inning con le basi piene e Mazzuca che viene poi eliminato. In ogni caso, Parma giocherà stasera la Finalissima contro San Marino alle ore 18.00, Bologna quella del terzo posto contro Amsterdam alle ore 13.00.

Per chi volesse risentirsi tutta la diretta audio della partita, può cliccare su questo link: BOLOGNA-PARMA

da Brno (Repubblica Ceca), l'inviato Daniele Mattioli