Un mese di luglio a dir poco dominante, sotto il segno di Pedroia e Bard: Boston vince e si mantiene sempre in vetta.

Un Luglio in gran spolvero. Ben 16 vinte e solo 3 perse ci portano ad un .626 e conseguentemente ad un più 3 game su New York. Proprio un Luglio eccellente. Boston offre al proprio pubblico un’ottima difesa: il diamante ci presenta un muro sulle basi, solido e “futuribile”!

Oltre al 1°B Gonzalez, oramai insostituibile da qui sino al 2020… i nostri giovani-vecchi ex rookie posizionati sulla seconda e terza ci danno delle soddisfazioni. Sicuramente non tutti saranno d’accordo col mio giudizio positivo sul nostro 3°B in quanto le statistiche difensive proprie dell’ UZR (Ultimate Zone Rating) danno Kevin Youkilis molto al di sotto delle valutazioni degli altri terza-base in circolazione: Gli A-Rod, i Polanco, i Longoria, per non parlare del nostro ex Beltre raggiungono medie nettamente migliori del nostro “pelato pizzettato”. Guardandolo spesso, ma non sempre, mi saranno sfuggite alcune sue giocate non felici, oppure qualche palla di troppo che passava tra lui ed il cuscino di terza...magari in qualche momento ininfluente, o in qualche partita già chiusa...perchè io lo vedo deciso e reattivo sempre, e soprattutto quando ce n’è bisogno. Saltella concentrato, si sdraia senza paura di sporcarsi e carica il braccio a dovere per fiondare il colpo il prima. Se qualche sua assistenza arrivava bassa o non precisa, ci pensava il guanto di 1° base a rimediare, positivamente per l’ OUT. Nei momenti decisivi l’ho visto decisivo. Se i grafici numerici vogliono gli Alex Rodriguez, se lo prendano pure...io mi tengo Youk.

Dalle parti della 2°B non passa nulla, neanche una foglia. Io ed il “signor UZR” la pensiamo uguale: abbiamo il miglior ”seconda” della Major League. In gran forma, “Pedey” Dustin Pedroia oppure se volete, chiamatelo con l’ultimo dei suoi famosi e numerosi soprannomi: “Muddy Chicken” è arrivato al 21° game hitting streak, cioè per 21 partite consecutive, lui ti ha appoggiato almeno una validina in ogni game. Casualità: nello stesso momento c’è il Bonifacio dei Miami che gli toglie gli onori della prima pagina MLB in quanto proprio il “Marlins” si assesta ai 23 game hitting streak. Sarò banale, ma anche qui... mi tengo stretto il “Pollo infangato”. Nelle alte classifiche manca un SS dalla targa BOS che tradotto vuol dire: non abbiamo un interbase vestito Red Sox tra i migliori Shortstop del campionato. Concreto, sorridente e decisivo il Catcher “Salty” (da sottolineare i suoi 4 RBI nell’ultimo game contro i Mariners). Per quanto riguarda i lanciatori, bisogna dire che l’ottima difesa coadiuvata dai bombardieri aiuta a migliorare le buone medie dei nostri: Lester 10-4, Beckett 9-3, Wakefield 6-3, il quasi costante Lackey 8-8, Miller 3-1, Aceves 5-1, non fanno (per ora) rimpiangere le assenze dell’irrinunciabile Buchholz e del “sparito totalmente” giapponesino Dice-K. Sappiamo tutti che le assenze di 2 “partenti” sarebbero catastrofiche in una postseason quindi evitiamo raffreddori, per favore. Godiamoci il momento strepitoso di Daniel Bard, (un perfetto uomo dell’ottavo inning), con le sue ultime 23 partite consecutive in cui ha subito 0 punti, ZERO.

Ancora 2 parole sul nostro vecchietto, Tim Wakefield, che domenica ha portato a casa la sua vittoria n. 199 ed è uscito dal campo tra gli applausi del pubblico subito dopo aver subito un Grand Slam. Ecco ancora la forza di questo sport: l’ovazione dei tifosi che accompagna Wakefield mentre cammina fuori dal campo subito dopo l’aver subito un fuoricampo da 4 punti. Ma quando mai eppure è così, e che emozione. Che splendore quegli applausi. Nel prossimo futuro ci attendono 4 incontri casalinghi contro i tranquilli Royals dalla tranquilla Kansas City... e di seguito 3 pericolosi game nella Chicago dei calzini bianchi. 3 brutte partite in cui prevedo sarà dura tirar fuori un punticino stiracchiato dall U.S CELLULAR FIELD dei White Sox. Non si può non notare il momentaccio di Seattle, che registra il poco onorevole record personale di 15 sconfitte consecutive.

Non passa certo inosservato, non solo perché le ultime 3 le perde al Fenway Park di Boston ma anche perché attendiamo il sicuro loro riscatto, mosso dall’orgoglio ferito. Un riscatto che troverà giusto sfogo allo Yankee Stadium nelle prossime 3 partite. Anzi no, perchè Ichiro e soci ne hanno perse due e vinta una sola. Certo non è una tripletta ma in ogni caso bisogna accontentarsi...