E' VERA CRISI IN CASA OAKLAND ATHLETICS?
Gli Oakland Athletics sono in netta difficoltà in questo momento e su tale affermazione credo ci sia poco da contestare. Ma che cosa sta succedendo ad una squadra che fino ad un mese fa sembrava pronta per il grande salto, e che invece nelle ultime settimane ha dilapidato quanto fatto di buono nella prima parte della stagione?
Nella passata annata gli A’s raggiunsero i playoff all’ultimo respiro, vincendo l’ultima partita della regular season e laureandosi Campioni della American League West.
Quest’anno però sembrava essere nato sotto un'altra stella per gli Oakland Athletics, che alla pausa dell’All Star Game guidavano la Division con il record di 56 vinte e 39 perse, ben al di sopra dei Texas Rangers costretti ad inseguire e con Yoenis Cespedes che, da ultimo inserito nella lista dei partecipanti, si portava a casa l’Home Run Derby, cosa che non succedeva dal 1992 quando a vincere fu un mostro sacro come Mark McGwire.
Quello che sta succedendo ora però lascia basito anche il fan più accanito. La squadra è andata sotto 15 vittorie e 16 sconfitte dopo la pausa dell’All Star Game, denunciando notevoli difficoltà in ogni zona del campo, soprattutto dietro casa base con il lavoro dei catcher spesso non all’altezza. È anche per questo che è stato richiamato Kurt Suzuki dopo metà stagione passata con i Nationals.
Resta il fatto che comunque a fine Luglio gli A’s erano 6 partite sopra mentre ora si ritrovano ad inseguire i Rangers, lontani 2.5 partite.
E di certo questo non è il momento più adatto per affrontare una serie a Baltimora, che comunque nella East Division sono sotto sia ai Rays che ai Red Sox. Tuttavia gli Orioles rimangono una squadra molto temibile e con dei giocatori in grado di fare altrettanta paura.
Il dato più preoccupante per i ragazzi di Bob Melvin riguarda proprio le partite giocate lontano dal Coliseum, perché se è vero che delle 71 vittorie ottenute 39 sono arrivate fra le mura amiche, è altrettanto vero che il record fuori casa parla chiaro con 32 vittorie a fronte di 31 sconfitte.
I numeri non condannano ancora la squadra californiana, anzi, ci sono ampi margini per poter raggiungere la post season, ma per farlo bisognerà ricominciare a vedere al più presto i veri Oakland Athletics.
di Michele Acacia
Nella foto, Josh Donaldson cerca di evitare l'out in una partita contro gli Houston Astros (Scott Halleran/Getty Images North America da Zimbio.com).
Nella passata annata gli A’s raggiunsero i playoff all’ultimo respiro, vincendo l’ultima partita della regular season e laureandosi Campioni della American League West.
Quest’anno però sembrava essere nato sotto un'altra stella per gli Oakland Athletics, che alla pausa dell’All Star Game guidavano la Division con il record di 56 vinte e 39 perse, ben al di sopra dei Texas Rangers costretti ad inseguire e con Yoenis Cespedes che, da ultimo inserito nella lista dei partecipanti, si portava a casa l’Home Run Derby, cosa che non succedeva dal 1992 quando a vincere fu un mostro sacro come Mark McGwire.
Quello che sta succedendo ora però lascia basito anche il fan più accanito. La squadra è andata sotto 15 vittorie e 16 sconfitte dopo la pausa dell’All Star Game, denunciando notevoli difficoltà in ogni zona del campo, soprattutto dietro casa base con il lavoro dei catcher spesso non all’altezza. È anche per questo che è stato richiamato Kurt Suzuki dopo metà stagione passata con i Nationals.
Resta il fatto che comunque a fine Luglio gli A’s erano 6 partite sopra mentre ora si ritrovano ad inseguire i Rangers, lontani 2.5 partite.
E di certo questo non è il momento più adatto per affrontare una serie a Baltimora, che comunque nella East Division sono sotto sia ai Rays che ai Red Sox. Tuttavia gli Orioles rimangono una squadra molto temibile e con dei giocatori in grado di fare altrettanta paura.
Il dato più preoccupante per i ragazzi di Bob Melvin riguarda proprio le partite giocate lontano dal Coliseum, perché se è vero che delle 71 vittorie ottenute 39 sono arrivate fra le mura amiche, è altrettanto vero che il record fuori casa parla chiaro con 32 vittorie a fronte di 31 sconfitte.
I numeri non condannano ancora la squadra californiana, anzi, ci sono ampi margini per poter raggiungere la post season, ma per farlo bisognerà ricominciare a vedere al più presto i veri Oakland Athletics.
di Michele Acacia
Nella foto, Josh Donaldson cerca di evitare l'out in una partita contro gli Houston Astros (Scott Halleran/Getty Images North America da Zimbio.com).