I TOP E I FLOP DI GARA TRE DELLE WORLD SERIES 2012
Niente da fare: i Tigers non ci sono più. Doveva essere la serata del riscatto, la serata della rinascita. invece il ritorno tra le mura amiche ha prodotto solo delusione.
In gara-tre Detroit affonda inesorabilmente al Comerica Park. Ne approfittano i Giants di San Francisco che si portano sul 3-0 e ed ipotecano la vittoria finale.
I TOP DELLA SERATA
Venezuela
Giocatori in campo: 20. Quelli nati in Venezuela sono sette. In classifica, lontani dalla vetta, seguono i tre Californiani e i tre Texani. Sicuri di chiamarle proprio "World" queste Series?
Difesa Giants
Con le basi pericolosamente occupate, al primo e al terzo inning, una grande difesa Scutaro-Crawford esegue i doppi gioco necessari per tenere Detroit al palo.
Alla quinta ripresa, con solo un out e basi piene, Volgelsong e compagni riescono nuovamente a mantenere vergine la casella di punti subiti.
Più tardi, Crawford realizza una spettacolare presa in tuffo con solito appoggio sicuro in prima base. Pablo-Panda, "gonfio" di sicurezza anche in diamante.
Difesa granitica. Difesa da World Series.
Ryan Volgensong
Gestisce senza nessun timore i primi 6 innings al Comerica Park. Le sue palle interne ingannano a sufficienza le mazze dei Tigers: concede 5 valide e ne fa morire parecchi sulle basi. Nella sua "Bio" viene specificato anche come si pronuncia il suo nome, visto che non risulta tra i più famosi: RIY-in VOH-guhl-sahng. A Detroit da stasera lo sanno pronunciare.
Tim Lincecum
Decisivo starter per la vittoria del 2010.
Trasformato in rilievo. Mamma mia che rilievo.
Prende per mano la squadra andando a chiudere tre innings alla grande.
Fastball, Slider e Changeup: 3 strikeout decisivi che lo trasformano in: "decisivo rilievo per la vittoria del 2012".
I FLOP DELLA SERATA
Fazzoletti o straccetti bianchi
Vengono distribuiti all'ingresso. Un fazzoletto per ogni tifoso. Uno straccetto bianco per ogni fan. Ma al colpo d'occhio delle telecamere il pubblico che dovrebbe sventolare tale fazzoletto non è certo omogeneo e coordinato. La fredda serata di Detroit avrà indotto parte del pubblico ad utilizzare quel tessuto come come additivo coprente. La calda atmosfera dell' AT&T Park di San Francisco è ben lontana.
Brandon Belt
Uno dei peggiori prima-base mai possibili. Se uno così se ne va a vincere una World Series, allora forza ce la possiamo fare anche noi.
Il Principe
Fielder si conferma asfittico ed improduttivo quarto uomo del line-up. Mentre il compagno d'armi Cabrera almeno ci prova, il Principe sembra scarico come una molla di una fiat-duna.
Passa da una media battuta di .313 in Regular Season ad un pessimo .100 in Postseason. Roba che neanche A-Rod!
Vantava negli ultimi 4 anni una media di oltre .400 come percentuale di arrivo salvo in base... ma in questo finale di 2012 sta deludendo come nessuno si sarebbe aspettato.
Fielder: doveva essere l'uomo in più per i Tigers lo è invece per i Giants.
di Roberto Mantovani
Nella foto, Tim Lincecum arma in più dal bullpen per i Giants (Jonathan Daniel/Getty Images da Espn.com).
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In gara-tre Detroit affonda inesorabilmente al Comerica Park. Ne approfittano i Giants di San Francisco che si portano sul 3-0 e ed ipotecano la vittoria finale.
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Venezuela
Giocatori in campo: 20. Quelli nati in Venezuela sono sette. In classifica, lontani dalla vetta, seguono i tre Californiani e i tre Texani. Sicuri di chiamarle proprio "World" queste Series?
Difesa Giants
Con le basi pericolosamente occupate, al primo e al terzo inning, una grande difesa Scutaro-Crawford esegue i doppi gioco necessari per tenere Detroit al palo.
Alla quinta ripresa, con solo un out e basi piene, Volgelsong e compagni riescono nuovamente a mantenere vergine la casella di punti subiti.
Più tardi, Crawford realizza una spettacolare presa in tuffo con solito appoggio sicuro in prima base. Pablo-Panda, "gonfio" di sicurezza anche in diamante.
Difesa granitica. Difesa da World Series.
Ryan Volgensong
Gestisce senza nessun timore i primi 6 innings al Comerica Park. Le sue palle interne ingannano a sufficienza le mazze dei Tigers: concede 5 valide e ne fa morire parecchi sulle basi. Nella sua "Bio" viene specificato anche come si pronuncia il suo nome, visto che non risulta tra i più famosi: RIY-in VOH-guhl-sahng. A Detroit da stasera lo sanno pronunciare.
Tim Lincecum
Decisivo starter per la vittoria del 2010.
Trasformato in rilievo. Mamma mia che rilievo.
Prende per mano la squadra andando a chiudere tre innings alla grande.
Fastball, Slider e Changeup: 3 strikeout decisivi che lo trasformano in: "decisivo rilievo per la vittoria del 2012".
I FLOP DELLA SERATA
Fazzoletti o straccetti bianchi
Vengono distribuiti all'ingresso. Un fazzoletto per ogni tifoso. Uno straccetto bianco per ogni fan. Ma al colpo d'occhio delle telecamere il pubblico che dovrebbe sventolare tale fazzoletto non è certo omogeneo e coordinato. La fredda serata di Detroit avrà indotto parte del pubblico ad utilizzare quel tessuto come come additivo coprente. La calda atmosfera dell' AT&T Park di San Francisco è ben lontana.
Brandon Belt
Uno dei peggiori prima-base mai possibili. Se uno così se ne va a vincere una World Series, allora forza ce la possiamo fare anche noi.
Il Principe
Fielder si conferma asfittico ed improduttivo quarto uomo del line-up. Mentre il compagno d'armi Cabrera almeno ci prova, il Principe sembra scarico come una molla di una fiat-duna.
Passa da una media battuta di .313 in Regular Season ad un pessimo .100 in Postseason. Roba che neanche A-Rod!
Vantava negli ultimi 4 anni una media di oltre .400 come percentuale di arrivo salvo in base... ma in questo finale di 2012 sta deludendo come nessuno si sarebbe aspettato.
Fielder: doveva essere l'uomo in più per i Tigers lo è invece per i Giants.
di Roberto Mantovani
Nella foto, Tim Lincecum arma in più dal bullpen per i Giants (Jonathan Daniel/Getty Images da Espn.com).
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