ALCS (5): DETROIT SI AFFIDA A VERLANDER CHE NON PERDONA. YANKEES KO, TIGERS AVANTI 3 A 0 NELLA SERIE
American League Championship Series atto terzo. I Tigers conducono la serie 2-0 e vogliono chiudere in fretta la pratica New York. Se gli Yankees non faranno proprie almeno due delle tre gare in programma al Comerica Park di Detroit, dovranno dire addio alla stagione 2012.
Girardi presenta una piccola rivoluzione: mette a sedere Swisher e Rodriguez e butta in campo Gardner e Chavez.
Improponibili le medie dei due "panchinati": .154 e .130, anche se i sostituti non sembrano garantire una qualità degna del Pennant. Gardner, che non veniva utilizzato come titolare dal 17 aprile scorso, sposta la posizione del Japan Ichiro sull'esterno destro.
Le immagini del pre-partita, in questa fresca serata, ci presentano una bella stufetta posizionata nel dugout degli ospiti. A godere del tepore, lo stranamente felice A-Rod, che mostra a favore di telecamera il suo sorriso mentre saluta la sua mammina. E qui mi chiedo: "che avrà da ridere? preoccupiamoci. Non avrà mica contratto quel morbo delirante, contagiato dal defenestrato Bobby-V. ?"
Verlander, inning dopo inning si conferma sempre più come il pitcher più decisivo di questi play off: mira forse nuovamente alla conquista del prestigioso trofeo MVP?
Hughes, lo starter dei Bronx Bombers, ci prova e resiste fino alla quarta ripresa, quando in rapida successione incassa prima il fuoricampo di Delmon Young e subito dopo uno sfortunato infortunio. 1-0 Detroit.
Nel quinto inning, un errore di Eric Chavez permette a Berry di raggiungere salvo la prima base e poi la seconda tramite una bella rubata. Può, Miguel Cabrera farsi scappare l'occasione di portarlo a casa con un bel double-RBI ? No di certo. 2-0 Detroit.
Verlander continua a macinare inning a zero, fino a sbarcare nel 9th ancora in campo. Mira ad un altro shutouts.
Ci pensa Eduardo Nunez, (il vice Jeter) a sporcare la casella dei RUN subiti da Verlander: fuoricampo e New York che riapre la partita. 2-1.
Sale quindi Coke per salvare incontro. Con 2 out, Teixeira e Cano si portano sulle basi, impensierendo il Comerica Park, anche perché, eccolo lì, c'è Voldemort-Ibanez il castigatore. La tensione sale alle stelle: si arriva al conto pieno con sei fastball consecutivi da 95 miglia.
Al settimo lancio, una curva inganna l'Ibanez che gira a vuoto. Strikeout...e lo stadio esplode. Finisce così 2-1 per i Tigers che si portano ad un passo dalla conquista dell' American League.
Girardi scuote la testa sconsolato, sa di non avere tra le mani un team capace di ribaltare una situazione di 0-3, anche se questa sera potrà schierare il suo omone di fiducia: CC Sabathia.
New York non vuole di certo andare a casa subendo un umiliante cappotto.
di Roberto Mantovani
Nella foto, Justin Verlander esce tra la standing ovation del suo pubblico dopo la strepitosa gara tirata (PaulSancya/ApPhoto da Espn.com).
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Girardi presenta una piccola rivoluzione: mette a sedere Swisher e Rodriguez e butta in campo Gardner e Chavez.
Improponibili le medie dei due "panchinati": .154 e .130, anche se i sostituti non sembrano garantire una qualità degna del Pennant. Gardner, che non veniva utilizzato come titolare dal 17 aprile scorso, sposta la posizione del Japan Ichiro sull'esterno destro.
Le immagini del pre-partita, in questa fresca serata, ci presentano una bella stufetta posizionata nel dugout degli ospiti. A godere del tepore, lo stranamente felice A-Rod, che mostra a favore di telecamera il suo sorriso mentre saluta la sua mammina. E qui mi chiedo: "che avrà da ridere? preoccupiamoci. Non avrà mica contratto quel morbo delirante, contagiato dal defenestrato Bobby-V. ?"
Verlander, inning dopo inning si conferma sempre più come il pitcher più decisivo di questi play off: mira forse nuovamente alla conquista del prestigioso trofeo MVP?
Hughes, lo starter dei Bronx Bombers, ci prova e resiste fino alla quarta ripresa, quando in rapida successione incassa prima il fuoricampo di Delmon Young e subito dopo uno sfortunato infortunio. 1-0 Detroit.
Nel quinto inning, un errore di Eric Chavez permette a Berry di raggiungere salvo la prima base e poi la seconda tramite una bella rubata. Può, Miguel Cabrera farsi scappare l'occasione di portarlo a casa con un bel double-RBI ? No di certo. 2-0 Detroit.
Verlander continua a macinare inning a zero, fino a sbarcare nel 9th ancora in campo. Mira ad un altro shutouts.
Ci pensa Eduardo Nunez, (il vice Jeter) a sporcare la casella dei RUN subiti da Verlander: fuoricampo e New York che riapre la partita. 2-1.
Sale quindi Coke per salvare incontro. Con 2 out, Teixeira e Cano si portano sulle basi, impensierendo il Comerica Park, anche perché, eccolo lì, c'è Voldemort-Ibanez il castigatore. La tensione sale alle stelle: si arriva al conto pieno con sei fastball consecutivi da 95 miglia.
Al settimo lancio, una curva inganna l'Ibanez che gira a vuoto. Strikeout...e lo stadio esplode. Finisce così 2-1 per i Tigers che si portano ad un passo dalla conquista dell' American League.
Girardi scuote la testa sconsolato, sa di non avere tra le mani un team capace di ribaltare una situazione di 0-3, anche se questa sera potrà schierare il suo omone di fiducia: CC Sabathia.
New York non vuole di certo andare a casa subendo un umiliante cappotto.
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Nella foto, Justin Verlander esce tra la standing ovation del suo pubblico dopo la strepitosa gara tirata (PaulSancya/ApPhoto da Espn.com).
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