SAN MARINO VINCE AL FOTOFINISH CONTRO GODO, MA LA DE ANGELIS RECRIMINA PER UNA CHIAMATA ARBITRALE NELL'ULTIMO INNING


Al primo inning McClain raggiunge la prima su errore del seconda base e a lui seguono i singoli di Sanchez e Rubboli, ritornato in campo dopo qualche giornata di stop. A basi piene Meriggi si fa però eliminare dal seconda base, chiudendo questo primo attacco offensivo con due valide e tre uomini rimasti in base. Fino al sesto la partita è dominata dai lanciatori che concedono poco o nulla. Al sesto il San Marino si porta in vantaggio: Vasquez batte un singolo, Chapelli raggiunge la prima su scelta difesa, ma Vasquez viene eliminato in seconda. Seguono i singoli di Avagnina e Imperiali che si concretizzano in punto per un errore dell’esterno centro, la new entry Persichina. La risposta dei cavalieri non si fa attendere: Persichina apre l’inning con un singolo, seguito dal doppio di McClain e di Rubboli con cui entra il primo punto. Il cambio sul monte, Cubilan per Bonilla, cambia leggermente la situazione: Cubilan non concede valide, ma con un lancio pazzo permette a McClain di conquistare la seconda segnatura. Di nuovo fino al nono niente di particolare da segnalare. La partita arriva fino a questo inning sul 2 a 1 per la De Angelis. Ulloa comincia a dare però segni di cedimento: Imperiali batte un singolo e viene spostato in seconda dal bunt di Reginato. Il pitcher romagnolo concede ben due basi ad Albanese e a Granato. A basi piene scappa una palla e San Marino segna il punto del pareggio.
Ma Duran alla battuta, non chiamato eliminato quando era chiaramente strike out, punisce le disattenzioni dei cavalieri con un doppio da due punti. Il baseball si fa senza “se” e senza “ma”, ogni errore deve essere imputato alla squadra che li commette, è vero. Ma quanto manca ancora per raggiungere quel professionalismo tanto agognato?