LA STRAORDINARIA SOLIDARIETA' DEI SAN DIEGO PADRES
Quello fatto dai San Diego Padres è un semplice gesto pieno però di grande, grandissimo valore. Per il 20° anno consecutivo, la squadra della California ha infatti tesserato, con un contratto per le Minor League, Matt LaChappa, ragazzo 39enne costretto ora vivere sulla sedie a rotelle.
Correva infatti l'anno 1996 quando il giovane giocatore subì un grave attacco al cuore mentre si stava riscaldando durante una partita di Singolo A dei Padres. Arrivato in ospedale ebbe il secondo, perdendo l'uso degli arti inferiori e superiori.
Da quel momento in poi, San Diego ha ingaggiato ogni anno l'atleta garantendogli quello stipendio necessario per aiutarlo nelle costose cure mediche.
"Oggigiorno, tutti parlano delle statistiche nel baseball e di come questo sia diventato un gioco di numeri'' ha raccontato Eagle LaChappa, fratello di Matt, al celebre quotidiano USA Today ''ma i Padres sono stati davvero fantastici con lui. Hanno detto che sarebbe stato un Padre per il resto della sua vita e in questo modo gli hanno permesso di mantenere un certo livello di cure''.
Matt, che è rimasto tifoso della squadra californiana, era stato draftato nel 1993, prima del tragico incidente, accaduto quando aveva solo 20 anni. Chiunque poteva guardare e passare oltre, anche perchè si parla sempre di ''business'' e non è la prima volta che un giocatore, quando si fa male e deve dire addio alla sua carriera, viene rilasciato dalla sua squadra.
I San Diego Padres, invece, hanno mostrato una grandissima sensibilità, continuando a restare, con il passare delle stagioni, vicini al ragazzo. Semplicemente chapeau.
di Daniele Mattioli
Nella foto, un primo piano di Matt LaChappa da GQ.com.
Correva infatti l'anno 1996 quando il giovane giocatore subì un grave attacco al cuore mentre si stava riscaldando durante una partita di Singolo A dei Padres. Arrivato in ospedale ebbe il secondo, perdendo l'uso degli arti inferiori e superiori.
Da quel momento in poi, San Diego ha ingaggiato ogni anno l'atleta garantendogli quello stipendio necessario per aiutarlo nelle costose cure mediche.
"Oggigiorno, tutti parlano delle statistiche nel baseball e di come questo sia diventato un gioco di numeri'' ha raccontato Eagle LaChappa, fratello di Matt, al celebre quotidiano USA Today ''ma i Padres sono stati davvero fantastici con lui. Hanno detto che sarebbe stato un Padre per il resto della sua vita e in questo modo gli hanno permesso di mantenere un certo livello di cure''.
Matt, che è rimasto tifoso della squadra californiana, era stato draftato nel 1993, prima del tragico incidente, accaduto quando aveva solo 20 anni. Chiunque poteva guardare e passare oltre, anche perchè si parla sempre di ''business'' e non è la prima volta che un giocatore, quando si fa male e deve dire addio alla sua carriera, viene rilasciato dalla sua squadra.
I San Diego Padres, invece, hanno mostrato una grandissima sensibilità, continuando a restare, con il passare delle stagioni, vicini al ragazzo. Semplicemente chapeau.
di Daniele Mattioli
Nella foto, un primo piano di Matt LaChappa da GQ.com.