LA STRAORDINARIA SOLIDARIETA' DEI SAN DIEGO PADRES


Correva infatti l'anno 1996 quando il giovane giocatore subì un grave attacco al cuore mentre si stava riscaldando durante una partita di Singolo A dei Padres. Arrivato in ospedale ebbe il secondo, perdendo l'uso degli arti inferiori e superiori.
Da quel momento in poi, San Diego ha ingaggiato ogni anno l'atleta garantendogli quello stipendio necessario per aiutarlo nelle costose cure mediche.
"Oggigiorno, tutti parlano delle statistiche nel baseball e di come questo sia diventato un gioco di numeri'' ha raccontato Eagle LaChappa, fratello di Matt, al celebre quotidiano USA Today ''ma i Padres sono stati davvero fantastici con lui. Hanno detto che sarebbe stato un Padre per il resto della sua vita e in questo modo gli hanno permesso di mantenere un certo livello di cure''.
Matt, che è rimasto tifoso della squadra californiana, era stato draftato nel 1993, prima del tragico incidente, accaduto quando aveva solo 20 anni. Chiunque poteva guardare e passare oltre, anche perchè si parla sempre di ''business'' e non è la prima volta che un giocatore, quando si fa male e deve dire addio alla sua carriera, viene rilasciato dalla sua squadra.
I San Diego Padres, invece, hanno mostrato una grandissima sensibilità, continuando a restare, con il passare delle stagioni, vicini al ragazzo. Semplicemente chapeau.
di Daniele Mattioli
Nella foto, un primo piano di Matt LaChappa da GQ.com.