Inizio di anno positivo per la squadra romagnola: ammessa in via eccezionale al campionato 2011, è già al lavoro per poter mettere in campo una squadra in grado di competere con le "big" dell'IBL.

Le voci si rincorrevano: è fuori, non ce la fa neanche per la serie B. E invece la piccola grande Godo è riuscita ancora una volta a compiere il miracolo. È stata ammessa, nonostante il ritardo nell’iscrizione e le dichiarate difficoltà economiche, al campionato di IBL1. La FIBS ha comunicato proprio oggi la decisione di includere anche il Godo fra le (forse) otto squadre del massimo campionato italiano. Chi criticava le franchigie potrebbe cominciare a cambiare idea: Godo è salva anche grazie alla gemellata Verona. Le due società non volevano vedere anni di sacrifici e di attività ad alto livello andare in fumo. I dirigenti decidono quindi di provare con la fusione, ipotesi inizialmente esclusa: lavorano fianco a fianco per tentare questa grande impresa. Dopo settimane di tribolazione, oggi l’ufficialità: i Godo Verona Knights non staranno a guardare e saranno in campo per la stagione 2011. In IBL2 un’altra squadra veronese in crescita: i Dynos Verona. Il presidente del Godo Lino Ceccarini afferma soddisfatto: “E’ l’ennesimo miracolo di Godo. Cercheremo di disputare un campionato più soddisfacente possibile mettendo in campo i ragazzi dei vivai di Godo e di Verona. Le due società –continua Ceccarini- avranno lo stesso indirizzo e lavoreranno in simbiosi”. Per la squadra di IBL1 ci saranno i due presidenti, Ceccarini e Luciano Risi per Verona, un direttore e un team manager, ancora da definire. Da comporre anche lo staff tecnico: uniche certezze sono Daniele Fuzzi, nominato head coach, e la collaborazione tra tecnici godesi e veronesi. Le partite verrano inoltre divise tra i campi di Verona e Godo. Nonostante le incertezze, fini dai primi di gennaio la società si è messa al lavoro per cercare nuovi giocatori da portare in Romagna. “L'unione con Verona vedrà molti italiani nel roster”, afferma il responsabile comunicazione e marketing Marco Mignola, “per cui l'orientamento al mercato straniero e oriundi sarà minimo e razionale, nel rispetto rigoroso dei limiti di budget e della valorizzazione degli atleti di scuola italiana.” Al momento la squadra si trova però senza il suo catcher di riferimento, Marco Sabbatani, ceduto alla Fortitudo Bologna. “Dispiace sempre che un prospetto come Sabbatani parta, ma questo ci rende fieri del nostro settore giovanile, capace di sfornare talenti, sebbene non con gli stessi numeri dei vivai di Parma e Nettuno”, continua Mignola. Proprio come nel Medioevo si dimostrano "knights", cavalieri, ostinati e combattivi.