La partita tra i Seattle Mariners e i Los Angeles Dodgers ha da poco superato le due ore e i quarantacinque minuti di gioco. Tutti i 22.000 tifosi sono in piedi. Alcuni si girano da una parte perché non vogliono guardare, altri tengono semplicemente le dita incrociate. I loro beniamini sono infatti ad un solo out dal realizzare una storica No Hitter, ovvero una gara senza concedere nessuna valida all’attacco avversario. Solamente che in questo caso non è un solo pitcher a realizzarla. Ma più lanciatori, schierati dal Manager Wedge e che per il momento non hanno fatto vedere palla all’attacco avversario.

Sul monte di lancio per Seattle c’è ora Tom Wilhelmsen che affronta Andrè Ethier. L’esterno di Los Angeles sa che potrebbe essere l’ultimo battitore della partita e per questo inizia subito aggressivo. Colpisce la palla. Ma è foul. Il pitcher dei Mariners si appresta a lanciare nuovamente. Va dentro ed Ethier tocca verso il seconda base, Dustin Ackley, che raccoglie e assiste in prima. Per l’out più semplice del mondo. Per l’out che vuole dire storia. Dopo le No Hit tirate da Randy Johnson contro  Detroit il 2 giugno del 1990 e da Chris Bosio contro Boston il 22 aprile del 1993, i Mariners ne firmano un’altra grazie al grande contributo di sei lanciatori che si sono alternati quasi alla perfezione nella serata dell’8 giugno 2012.

Il lanciatore partente è stato infatti Kevin Millwood,  dominante per sei inning prima della sua uscita per infortunio. Al suo posto è salito Charlie Furbush che ha messo a segno due eliminazioni, prima di lasciar tirare per un out il rookie Stephen Pryor, chiamato dal Triplo A qualche giorno fa e risultato poi lanciatore vincente della sfida. Un singolo del sempre più scatenato Kyle Seager, infatti, aveva dato nel frattempo il vantaggio a Seattle che era passata a condurre per 1 a 0.

Quando mancavano due riprese alla fine della gara, il Manager Eric Wedge ha optato per inserire Lucas Luetge sul monte di lancio dopo che Pryor aveva concesso una base ball ad inizio di ripresa. La prova del neo entrato lanciatore è durata appena un out, con Brandon League, ex closer di Seattle ora diventato setup della squadra, chiamato ad ereditare una difficile situazione con uomini in seconda e terza e un solo out. Ma prima l’out a sinistra di Ellis e poi l’eliminazione al piatto Gwynn hanno tolto le castagne dal fuoco a Seattle.

Alla fine la scena è stata tutta per Wilhelmsen che, dopo aver fatto battere in diamante Gordon su Ryan al termine di una giocata molto chiusa in prima, ha avuto bisogno di soli cinque lanci per porre fine alla gara. Con l’eliminazione di Ethier che ha fatto scatenare la festa. La festa di un gruppo di ragazzi che ha scritto una nuova pagina di storia della MLB, mettendo a segno la quarta No Hit della stagione 2012 e la decima di tutti i tempi tra quelle combinate tra più lanciatori.

di Daniele Mattioli

Nella foto, il closer Tom Wilhelmsen (numero 54) celebra la storica No Hitter contro i Los Angeles Dodgers assieme al compagno di squadra Jesus Montero, catcher dei Seattle Mariners (Otto Greule Jr/Getty Images per Espn.com).