Che carriera, quella di Torii Hunter. 19 anni di baseball professionistico, 353 home run e 9 Gold Glove Award consecutivi (solo 21 giocatori sono riusciti nell’impresa di vincerne tanti, e solo 6 di questi erano/sono esterni, NdR).

Torii ha iniziato affermandosi come eccellente esterno di difesa, ma progressivamente è cresciuto anche in attacco, e in carriera è riuscito a dimostrare ottime cose anche in battuta (ben 31 fuoricampo nell’anno di grazia 2006, e ancora 22 lo scorso anno).

Ma ciò che più verrà ricordato di Hunter sta forse tutto nelle parole che il general manager dei Minnesota Twins gli ha dedicato durante la conferenza di addio.

Dopo aver ricordato le qualità fuori dal comune di Hunter sul campo, Terry Ryan si è soffermato su quanto di buono Torii ha lasciato anche al di fuori dallo stesso: “In questi venti anni ne avete mai sentito parlare male? Se cercate un modello, è a lui che dovete guardare”.

Non è un addio al baseball in senso lato, quello del quarantenne nativo dell’Arkansas il quale, durante la stessa conferenza ha avuto modo di scherzare sul fatto: “Mi ritiro? No, sono solo molto stanco” (il gioco di parole, tra “retired” e “real tired”, in italiano non viene reso, NdR).

Sempre col sorriso, in ogni spogliatoio, in ogni ballpark, in ogni circostranza, arricchito da una buona dose di sense of humour. Questo il fil rouge che lega le 2372 apparizioni in Major League.

Torii Hunter garantisce del bene al movimento e tornerà utile per lo stesso non appena vorrà rimettersi in gioco. Davanti o dietro a una scrivania, poco importa: i sorrisi fanno bene sempre, ovunque e comunque.

di Andrea Comotti


Nella foto, un sorridente Hunter con la divisa dei Minnesota Twins, la sua ultima squadra in carriera in Major League (Melanie Maxwell - MLive.com).