Dopo una Off Season ricca di impegni, Gilberto Gerali, manager del Parma Baseball,  si appresta ad affrontare la nuova stagione agonistica con il giovane team ducale uscito rinforzato da un mercato fatto da graditi ritorni e giovani promesse su cui puntare. La stagione agonistica avrà inizio il 9 aprile al ‘’Gianni Falchi’’ di Bologna contro l’UnipolSai, nel più classico dei derby emiliani. Ne parliamo con lui nell'oramai tradizionale spazio di A tu per tu con...

Dopo l’esperienza invernale del Premier 12 con la nazionale maggiore e le Asia Winter League con il team Europa, come giudica il livello del baseball italiano rispetto a quello mondiale ed a quello europeo?
Innanzitutto penso sia giusto rimarcare che per entrambe le manifestazioni abbiamo dovuto registrare parecchie rinuncie per motivi noti a tutti: lavoro, studio, impegni con organizzazioni professionistiche etc e quindi entrambi i team non hanno espresso il meglio del baseball italiano ed europeo. Dopodichè è corretto dire che il gap con i vertici del baseball mondiale è ancora piuttosto ampio e non serviranno pochi anni per colmarlo. E' una questione che coinvolge cultura, numeri, etica ed altro, quindi il processo di miglioramento sarà lungo e complesso.

Come ha vissuto queste due esperienze, la prima da bench coach e la seconda da capo allenatore?
Entrambe con grande entusiasmo ed orgoglio: sono esperienze che ti fanno crescere tecnicamente ed umanamente. Purtroppo non sono arrivati i risultati sperati ma, se andiamo ad analizzare le singole partite dell'Italia e del Team Europa, il divario tecnico non è mai stato esagerato fatta eccezione per un paio di uscite veramente infelici. Poi le differenze sono state tante : il meccanismo team Italia è ben rodato ed è composto da uno staff che lavora assieme da tanto tempo mentre per il team Europa era la prima esperienza e come tale ha bisogno di piccole migliorie per poter rendere al meglio. Ritengo comunque l'Asian Winter League un'occasione di crescita importante per i nostri ragazzi e sono fiducioso che il proggetto possa essere portato avanti.

Dovendo gestire spesso roster molto giovani, che consiglio si sente di dare a quegli allenatori che avendo un buon prospetto nella propria società non sanno come gestirlo al meglio? Come si aiutano questi giovani talenti a poter migliorare senza rischiare di bruciarli ancora giovani?
Penso sia scontato dire che il processo di miglioramento debba passare da il più elevato numero di partite possibili e da un piano di allenamenti puntuale, mirato ad una crescita tecnica e mentale. E' responsabilità delle società e degli allenatori, cercare di individuare il livello più idoneo per i singoli atleti, partendo dal presupposto che più riusciamo a dare loro la giusta competizione e pìù ne beneficierà la loro crescita. Penso che il livello dei tecnici italiani sia cresciuto molto negli ultimi anni, così come quello dei giocatori...ora aspettiamo i dirigenti.

Passando ora al suo incarico come Head Coach della nuova società ‘’1949 Parma Baseball Club A.S.D.’’, come sta vivendo la situazione societaria sia per quanto riguarda le voci relative ai problemi societari sia a quelle riguardo a diversi interesseamenti di altre altre squadre per averla con loro nel 2016?
E' stato un autunno/inverno tribolato per la nostra società: c'è stato il passaggio tra le due società, questioni economiche da gestire e soprattutto un nuovo anno da programmare tra mille dubbi ed incognite. I rumors fanno parte del costume della nostra Off Season: alcuni sono veri, altri completamente infondati. Le difficoltà della nostra società erano note a tutti: vecchi e nuovi dirigenti si stanno adoperando per venirne a capo. Purtroppo non è facile: Parma non è più la splendida realtà sportiva di alcuni anni fa e il baseball ne risente come tanti altri sport. Abbiamo bisogno di tutti, istituzioni, imprenditori, appassionati: la porta è aperta incondizionatamente per chi vuole dare un aiuto concreto. I corteggiamenti ci sono sempre e, vista la passione smisurata, difficilmente riesco a vedermi senza qualche attività nel baseball.

Con la stagione ormai alle porte la nuova società si è mossa molto bene nel mercato invernale riuscendo a rinforzare il reparto degli italiani con gli innesti di Zileri, Gomez, Bertolini, Pomponi, Lanfranchi e la riconferma di Garbella, quest’ultimi molto giovani peraltro, conferma di come anche la nuova società punti sulla crescita dei giovani affiancati da giocatori esperti e con molto da insegnare alle nuove leve?
Prima di tutto devo dare la notizia delle rinuncie di Lanfranchi e Cetti per motivi di lavoro e studio. Purtroppo l'IBL richiede un impegno notevole ed i ragazzi a volte devono fare scelte dolorose ma che influiscono sulla loro vita futura. Dispiace molto ma sono scelte rispettabilissime, spero che un domani possano tornare con noi. Al loro posto arrivano Manuel Piazza e mio figlio Guido. Entrambi non ancora ventenni, hanno la possibilità di crescere e contribuire in un gruppo eterogeneo. Siamo ancora alla ricerca di un dodicesimo position player ma non è facile. Se non arriverà qualcuno che riteniamo possa essere utile rimarremo così. E sono molto contento. I ragazzi lavorano bene, pensano unicamente alla parte che gli compete e se gli stranieri riusciranno a integrarsi velocemente potremo essere molto ottimisti riguardo il nostro futuro.

Per il mercato degli stranieri la società ha messo sotto contratto Sanchez, Uviedo, Gonzalez come lanciatori in attesa dell’ufficialità di Martinez e Mirabal come interni, come giudica questi innesti?
Penso che la chiave possa essere Sanchez: se tornerà ad essere il lanciatore dominante che era prima dell'infortunio darà sicurezza e certezze al pitching staff e di conseguenza la gestione delle tre partite sarà più semplice. Di Uviedo parlano i suoi numeri in Italia mentre Gonzalez mi è stato consigliato da Augusto Medina e di lui mi fido molto.

Che obiettivi si è preposta la nuova società?
L'obiettivo principale della nuova società è darsi, il prima possibile, una struttura solida e funzionale; questo vuol dire trovare forze economiche e uomini che vogliono contribuire a ridare credibilità ed entusiamo alla prima società di Parma. Nella nostra città c'è grande tradizione e cultura legata al baseball, lo testimoniano il grandissimo lavoro che fanno le altre società sul territorio. Ma il traino che deve dare la prima squadra è fondamentale...si lavora per quello.

Dove può arrivare il nuovo Parma?
Da sempre dico che Parma ha l'obbligo di puntare ai playoff. L'anno scorso sono stato clamorosamente smentito e tutti me lo rinfacciano. Non mi interessa e lo ripeto anche quest'anno.

di Mirco Monda


Nella foto, Gerali impegnato con il Parma (CB-Oldman da Fibs.it).