Dopo l’annuncio shock di Ruggero Bagialemani che ha ufficializzato le sue dimissioni da Manager del Nettuno in una conferenza stampa, il sito Grandeslam.net ha raggiunto  telefonicamente l'ex Head Coach del team laziale per cercare di capire cosa l'ha spinto a questa importante scelta e quali piani ha per il suo futuro nel baseball.

Qualora dovesse esserci un cambio radicale in questi mesi invernali dove il baseball si fermerà e le venisse chiesto di ritornare alla guida del Nettuno, sarebbe disposto a farlo?
Difficile, io sono stato sul campo per 40 anni e non penso almeno nell’immediato di volerci tornare. Magari col tempo questo mio sentimento cambierà, però per ora sono troppo stanco e deluso per poter pensare ad un mio pronto ritorno.

Lei ha anche denunciato i vari problemi di un settore giovanile che non sarebbe abbastanza coeso, in questo caso prenderebbe in considerazione l’idea di poterlo guidare qualora le venisse chiesto?
Beh dipende da molto fattori, innanzi tutto le società dovrebbero essere tutte d’accordo, riunite insieme per lavorare ad un unico obiettivo e soprattutto con una persona di spicco in grado di guidarle.
Vedi, quando giocavo io tutti sognavano di poter arrivare un giorno in prima squadra; ora invece si pensa agli Stati Uniti o alle leghe americane, senza andare a vedere il più delle volte se determinati giocatori possiedono realmente le capacità per poterci arrivare. Purtroppo di Liddi ce n’è uno, così come di Roberto Bianchi o di Ceccaroli ne nascono uno per generazione. Manca proprio l’educazione all’insegnamento.
A mio avviso si dovrebbe tornare ad una concezione come c’era negli anni ’90 ma qui il lavoro più grosso dovrebbe farlo la Federazione, purtroppo l’Accademia di Tirrenia non basta.
Ci vorrebbe un sistema che permettesse ai giocatori italiani di essere valorizzati maggiormente, d'altronde si impara giocando. Ammetto che sono rimasto molto sorpreso vedendo giocare squadre come Bologna o Rimini di quanti giovani italiani bravi ci sono nel nostro campionato, e credo che bisognerebbe mettere questi giovani nelle condizioni di diventare grandi.

Infine le chiediamo, se dovesse arrivare un’offerta da un’altra squadra potrebbe prendere in considerazione di accettare una nuova offerta?
A dire il vero ho ricevuto già 3/4 offerte che sto valutando, ma ho detto a queste persone che mi hanno cercato, se gentilmente potevano contattarmi fra una quarantina di giorni perché al momento non ho la serenità giusta per poter valutare nessuna offerta. Pensa che stamattina quando mi sono svegliato mi sentivo quasi come liberato da un peso, e questo per me che sono uno abituato sempre a lottare non è bello. Io sono uno che ci tiene a vincere sempre, anche quando gioco a carte (sorride).
Noi a Nettuno quest’anno siamo riusciti nonostante la situazione di certo non facile e con una squadra giovanissima, a raggiungere i playoff e cosa più importante ad assicurarci un posto per la prossima European Cup; ma il mio stato d’animo è stato talmente negativo che negli ultimi tre mesi andare al campo era diventato tremendamente difficile e io da parte mia non sono riuscito a gioire appieno di questi ottimi risultati. Ora mi serve un po’ di tempo per ricaricare le batterie dopo di che deciderò sul da farsi.

di Michele Acacia


Nella foto, Ruggero Bagialemani a colloquio con un arbitro (@CorradoBendetti/Oldmanagency da Fibs.it).