QUESTO SARA' RICORDATO COME L'ANNO DEI ROOKIE PER OAKLAND
Se questo 2013 avrà un finale memorabile come quello della scorsa stagione per gli Oakland Athletics lo sapremo fra circa un mese tuttavia ci sono tre giocatori per cui questa annata è stata sopra ogni aspettative e al di là di come finisca di certo se la ricorderanno con piacere. Questi giocatori sono Eric Sogard, Nate Freiman e Dan Otero, saliti agli onori delle cronache per le loro prestazioni in Major League.
Al di là del "Nerd Power" usato più che altro come slogan di marketing, Sogard ha guadagnato attenzioni nel modo migliore, ha giocato ad altissimi livelli ed è diventato un punto fermo dell’infield degli A’s sbaragliando tutta la concorrenza di inizio anno e dividendosi la seconda base solo nelle ultime settimane con il nuovo acquisto Alberto Callaspo.
Dopo tre stagioni passate a fare la spola fra Sacramento (Triple-A) e Oakland, Eric sembra aver finalmente trovato casa in seconda base, diventando grazie a piccole cose e non a gesti eclatanti un ingranaggio fondamentale nell’economia della squadra. Attualmente la sua media battuta è di .263 con 2 Home Run e 31 RBI conquistati. Importante è anche il dato che lo vede con 24 doppi colpiti essere il secondo negli Athletics dietro solamente a Jed Lowrie (40) e Josh Donaldson (29).
Per quanto riguarda Otero invece, il 28enne lanciatore destro è stato la rivelazione del bullpen di questa estate. Dopo una lunga militanza nelle leghe minori era riuscito a calcare i monti della MLB con i Giants, sperando di poter entrare a far parte del roster di San Francisco, ma, ironia della sorte, durante lo Spring Training visse un giorno da incubo proprio contro gli A’s allo Scottsdale Stadium, e questo compromise definitivamente il suo ingresso nei Giants.
Con queste premesse nessuno avrebbe mai immaginato che solamente cinque mesi dopo Otero potesse diventare un punto di fermo di uno dei bullpen migliori della American League per rendimento. E difatti Dan, proprio come Sogard, ha imboccato con decisione la sua strada diventando in breve un giocatore imprescindibile degli Athletics in un ruolo molto delicato come quello di rilievo. Dopo 22 partite giocate e 30 inning lanciati, la sua ERA si è ridotta sempre più fino ad arrivare a 1.19; ed ora Dan viene utilizzato nei momenti più critici della partita.
Poi c’è un altro giocatore che si è guadagnato la fiducia di tutti ad Oakland giocando partite importanti e arrivando persino a compiere un Walk-off Win contro Mr. Closer Mariano Rivera, non uno degli ultimi arrivati ma IL closer per eccellenza. La storia di Freiman comincia nel 2009, quando viene opzionato dai San Diego Padres mentre giocava per la Duke University, quando si era fatto la nomea di vera e propria macchina da RBI con 368 punti portati a casa nei quattro anni giocati per la sua università. Nonostante questo i Padres non lo promossero mai oltre il Doppio-A.
Questo lo portò a Houston che lo prese a fine stagione tramite il Rule 5 Draft con l’intento di farlo crescere ma quando nell’affare che ha portato Lowrie agli A's, gli Astros hanno acquisito Chris Carter come prima base ecco che Nate è diventato di troppo. Ci hanno pensato così gli stessi Athletics ad accaparrarselo credendo nelle capacità del ragazzo.
Dal canto suo Freiman non ci ha messo molto a ripagare questa fiducia, battendo 2 su 3 nel suo debutto contro i Mariners il 3 Aprile scorso. In 14 partite la sua AVG è salita a .351 con 9 RBI, il tutto condito dal titolo di Rookie del mese di Maggio. La consistenza nel box di battuta lo ha portato ad avere un ottima media contro i lanciatori mancini (.313) costringendo Bob Melvin ad alternarlo con Brandon Moss prima e con Deric Barton ora.
Complessivamente con una media battuta di .279 Nate Freiman si attesta alla posizione numero 8 nella classifica dei battitori degli A’s, con 4 homers e 23 RBI, niente male per un ragazzo di 26 anni appena salito dal Triple-A.
Quindi non importa come finirà questa stagione o quanto a lungo dureranno le loro carriere, perché certamente ogni appassionato non potrà che ricordare con piacere il 2013 di questi tre ragazzi.
di Michele Acacia
Nella foto, Erin Sogard impegnato in difesa (Scott Halleran/Getty Images North America da Zimbio.com).
Al di là del "Nerd Power" usato più che altro come slogan di marketing, Sogard ha guadagnato attenzioni nel modo migliore, ha giocato ad altissimi livelli ed è diventato un punto fermo dell’infield degli A’s sbaragliando tutta la concorrenza di inizio anno e dividendosi la seconda base solo nelle ultime settimane con il nuovo acquisto Alberto Callaspo.
Dopo tre stagioni passate a fare la spola fra Sacramento (Triple-A) e Oakland, Eric sembra aver finalmente trovato casa in seconda base, diventando grazie a piccole cose e non a gesti eclatanti un ingranaggio fondamentale nell’economia della squadra. Attualmente la sua media battuta è di .263 con 2 Home Run e 31 RBI conquistati. Importante è anche il dato che lo vede con 24 doppi colpiti essere il secondo negli Athletics dietro solamente a Jed Lowrie (40) e Josh Donaldson (29).
Per quanto riguarda Otero invece, il 28enne lanciatore destro è stato la rivelazione del bullpen di questa estate. Dopo una lunga militanza nelle leghe minori era riuscito a calcare i monti della MLB con i Giants, sperando di poter entrare a far parte del roster di San Francisco, ma, ironia della sorte, durante lo Spring Training visse un giorno da incubo proprio contro gli A’s allo Scottsdale Stadium, e questo compromise definitivamente il suo ingresso nei Giants.
Con queste premesse nessuno avrebbe mai immaginato che solamente cinque mesi dopo Otero potesse diventare un punto di fermo di uno dei bullpen migliori della American League per rendimento. E difatti Dan, proprio come Sogard, ha imboccato con decisione la sua strada diventando in breve un giocatore imprescindibile degli Athletics in un ruolo molto delicato come quello di rilievo. Dopo 22 partite giocate e 30 inning lanciati, la sua ERA si è ridotta sempre più fino ad arrivare a 1.19; ed ora Dan viene utilizzato nei momenti più critici della partita.
Poi c’è un altro giocatore che si è guadagnato la fiducia di tutti ad Oakland giocando partite importanti e arrivando persino a compiere un Walk-off Win contro Mr. Closer Mariano Rivera, non uno degli ultimi arrivati ma IL closer per eccellenza. La storia di Freiman comincia nel 2009, quando viene opzionato dai San Diego Padres mentre giocava per la Duke University, quando si era fatto la nomea di vera e propria macchina da RBI con 368 punti portati a casa nei quattro anni giocati per la sua università. Nonostante questo i Padres non lo promossero mai oltre il Doppio-A.
Questo lo portò a Houston che lo prese a fine stagione tramite il Rule 5 Draft con l’intento di farlo crescere ma quando nell’affare che ha portato Lowrie agli A's, gli Astros hanno acquisito Chris Carter come prima base ecco che Nate è diventato di troppo. Ci hanno pensato così gli stessi Athletics ad accaparrarselo credendo nelle capacità del ragazzo.
Dal canto suo Freiman non ci ha messo molto a ripagare questa fiducia, battendo 2 su 3 nel suo debutto contro i Mariners il 3 Aprile scorso. In 14 partite la sua AVG è salita a .351 con 9 RBI, il tutto condito dal titolo di Rookie del mese di Maggio. La consistenza nel box di battuta lo ha portato ad avere un ottima media contro i lanciatori mancini (.313) costringendo Bob Melvin ad alternarlo con Brandon Moss prima e con Deric Barton ora.
Complessivamente con una media battuta di .279 Nate Freiman si attesta alla posizione numero 8 nella classifica dei battitori degli A’s, con 4 homers e 23 RBI, niente male per un ragazzo di 26 anni appena salito dal Triple-A.
Quindi non importa come finirà questa stagione o quanto a lungo dureranno le loro carriere, perché certamente ogni appassionato non potrà che ricordare con piacere il 2013 di questi tre ragazzi.
di Michele Acacia
Nella foto, Erin Sogard impegnato in difesa (Scott Halleran/Getty Images North America da Zimbio.com).