DOVE GIOCHERA' IL PROSSIMO ANNO ALEX RODRIGUEZ: LA SITUAZIONE
La sospensione di 162 partite imposta ad Alex Rodriguez, in seguito allo scandalo doping Biogenesis, continua a fare discutere. Dopo la notizia della riduzione in appello della squalifica di circa 50 partite dalla prima sentenza, era partito il valzer delle voci su dove il terza base degli Yankees avrebbe potuto continuare a giocare quest'anno, per non restare fermo e per prepararsi al meglio alla stagione 2015.
Scartate le leghe sudamericane nonchè quelle asiatiche, i media statunitensi avevano da subito puntato gli occhi sull'Atlantic League of Professional Baseball, probabilmente la migliore lega indipendente d'America. Una lega paragonabile come livello al AAA e che vede molte ex-stelle MLB o giocatori tagliati dalle Minors in cerca di una seconda chance nel baseball organizzato. Una lega molto conosciuta e seguita anche dalle società dell'Italian Baseball League che, negli ultimi 4 anni, hanno fatto letteralmente incetta di atleti statunitensi provenienti dalle squadre di questa lega molto competitiva (per citare i più famosi Josh Phelps, Keith Ramsey, Brandon Chaves, Jim Magrane, Ramon Castro e l'ex interbase azzurro Anthony Granato).
I Sommerset Patriots, dati dalla stampa USA come i candidati più probabili alla firma di A-Rod, hanno però sorpreso tutti poche ore fa con un comunicato stampa che apparentemente gelava qualsiasi speranza di vedere il terza base degli Yankees, sia nella loro squadra che in Atlantic League. Il chairman dei Patriots Steve Kalafer ha infatti dichiarato che non ha assolutamente intenzione di firmare Rodriguez e che anzi vogliono rispettare la decisione di sospendere un giocatore da parte della Major League Baseball. Inoltre invitano le altre squadre della Atlantic League a rispettare la decisione per evitare la creazione di un disdicevole precedente.
Appello che però sembra non essere stato accolto dai rivali dei Long Island Ducks che, secondo la testata locale Long Island Newsday, per bocca del chairman Michael Pfaff sono pronti a dare spazio ad A-Rod, sempre che i New York Yankees diano il nullaosta.
La posizione dei Ducks rischia quindi di creare una grossa spaccatura all'interno della Atlantic League e sicuramente sta già creando un vespaio all'interno della comunità del baseball della Costa Est. Se si vanno a spiare i commenti agli articoli e sui socialnetwork Alex Rodriguez non sarà di certo accolto con ovazioni dai suoi futuri fan.
Resta l'assurdità di una situazione che, ancora una volta, fa emergere le enormi contraddizioni dello sport stelle e strisce nel suo complesso: spettacolo, stadi pieni, professionismo ma un grave deficit dell'antidoping che continua a tenere lontano molte stelle dallo sport olimpico e da una minima idea di regolarità delle prestazioni sportive.
di Marco Mignola
Nella foto, Alex Rodriguez con la casacca degli Yankees e il comunicato dei Sommerset Patriots dalla loro pagina Facebook Ufficiale (lo scatto di A-Rod è firmato Jim McIsaac/Getty Images North America da Zimbio.com).
Scartate le leghe sudamericane nonchè quelle asiatiche, i media statunitensi avevano da subito puntato gli occhi sull'Atlantic League of Professional Baseball, probabilmente la migliore lega indipendente d'America. Una lega paragonabile come livello al AAA e che vede molte ex-stelle MLB o giocatori tagliati dalle Minors in cerca di una seconda chance nel baseball organizzato. Una lega molto conosciuta e seguita anche dalle società dell'Italian Baseball League che, negli ultimi 4 anni, hanno fatto letteralmente incetta di atleti statunitensi provenienti dalle squadre di questa lega molto competitiva (per citare i più famosi Josh Phelps, Keith Ramsey, Brandon Chaves, Jim Magrane, Ramon Castro e l'ex interbase azzurro Anthony Granato).
I Sommerset Patriots, dati dalla stampa USA come i candidati più probabili alla firma di A-Rod, hanno però sorpreso tutti poche ore fa con un comunicato stampa che apparentemente gelava qualsiasi speranza di vedere il terza base degli Yankees, sia nella loro squadra che in Atlantic League. Il chairman dei Patriots Steve Kalafer ha infatti dichiarato che non ha assolutamente intenzione di firmare Rodriguez e che anzi vogliono rispettare la decisione di sospendere un giocatore da parte della Major League Baseball. Inoltre invitano le altre squadre della Atlantic League a rispettare la decisione per evitare la creazione di un disdicevole precedente.
Appello che però sembra non essere stato accolto dai rivali dei Long Island Ducks che, secondo la testata locale Long Island Newsday, per bocca del chairman Michael Pfaff sono pronti a dare spazio ad A-Rod, sempre che i New York Yankees diano il nullaosta.
La posizione dei Ducks rischia quindi di creare una grossa spaccatura all'interno della Atlantic League e sicuramente sta già creando un vespaio all'interno della comunità del baseball della Costa Est. Se si vanno a spiare i commenti agli articoli e sui socialnetwork Alex Rodriguez non sarà di certo accolto con ovazioni dai suoi futuri fan.
Resta l'assurdità di una situazione che, ancora una volta, fa emergere le enormi contraddizioni dello sport stelle e strisce nel suo complesso: spettacolo, stadi pieni, professionismo ma un grave deficit dell'antidoping che continua a tenere lontano molte stelle dallo sport olimpico e da una minima idea di regolarità delle prestazioni sportive.
di Marco Mignola
Nella foto, Alex Rodriguez con la casacca degli Yankees e il comunicato dei Sommerset Patriots dalla loro pagina Facebook Ufficiale (lo scatto di A-Rod è firmato Jim McIsaac/Getty Images North America da Zimbio.com).