E’ già trascorsa la prima settimana di MLB, e gli spunti sono già molti, tra giocatori che hanno iniziato male la stagione e altri che hanno ripreso bene da dove avevano terminato il 2012.

A San Francisco le emozioni sono state tante, partendo dall’opening day a Los Angeles contro i Dodgers e terminando con la consegna degli anelli di domenica pomeriggio.

Inutile negare che la prima partita di stagione regolare è sempre un’emozione unica sia per i giocatori che per i tifosi che si risvegliano dal letargo infernale. ‘La gente mi chiede cosa faccio io in inverno quando non c’è baseball. Ve lo dico cosa faccio. Guardo fuori dalla finestra e aspetto la primavera’ diceva Robert Hornsby, ed è proprio quello che fanno metaforicamente tutti gli appassionati di MLB.

All’infinita attesa invernale aggiungete anche l’hype scaturito dal desiderio di rivedere in campo i campioni delle World Series, e l’attesa diventa praticamente insopportabile. Fortuna che il peggio è passato e da adesso si guarda solo al futuro.

La prima serie dei San Francisco Giants vedeva lo scontro diretto contro la rivale d’eccellenza, i Los Angeles Dodgers.
Gara uno è stata letteralmente dominata dai lanciatori. Sia Cain che Kershaw hanno lanciato benissimo, ma la partita viene decisa dal mancino dei Dodgers, che oltre a lanciare 9.0 shutout innings, batte anche un fuoricampo nell’ottava ripresa che distrugge il morale dei Giants. Il match finirà 4-0 per i Dodgers.
Dalla seconda partita della serie la musica cambia, i Giants vengono letteralmente trascinati da Bumgarner che ricomincia da dove aveva terminato il 2012, con una vittoria. In gara tre invece un Lincecum non proprio irresistibile riesce a cavarsela in 5.0 innings discreti, con 7 BB e 2 R. Le due partite terminano rispettivamente 3-0 e 5-3, con Pence e Sandoval che portano a casa i punti più importanti.

E’ ora tempo di tornare a casa, a San Francisco.
Gran festa all’AT&T Park per il rientro dei campioni. L’eccitazione è palpabile nell’aria, i Giants perdono la serie contro i Cardinals ma i risultati sul campo passano quasi in secondo piano.
Il calendario è stato realizzato prima delle NLCS, e il destino ha voluto che le celebrazioni delle World Series vinte ad ottobre vengano fatte proprio sotto gli occhi dei Cardinals battuti dai Giants in gara 7, ad un passo dalla sfida contro i Tigers dopo una rimonta da 1-3.

Il pubblico, venerdì, si precipita all’AT&T Park per vedere issare la bandiera da campioni del mondo, sabato per la consegna dell’MVP a Posey e infine, domenica, per la consegna ufficiale degli anelli.
Peccato che i risultati in campo non siano entusiasmanti come l’animo dei tifosi. La serie da tre partite contro St. Louis viene persa per 2 partite ad 1. Zito è stato l’uomo che ha aperto ufficialmente la stagione all’AT&T Park lanciando 7.0 strepitose riprese e facendo vincere la partita ai Giants. L’unico RBI è arrivato da un walk con le basi cariche, ma l’obiettivo è stato raggiunto.
In gara due e gara tre le partenze non stellari di Vogelsong e Cain permettono ai Cadinals di vincere con facilità. Pazzesco, in particolare, il quarto inning del match di domenica, in cui Cain subisce la bellezza di 9 punti, cosa che non accadeva da più di 100 anni nella storia dei Giants, l’ultimo era stato John Cronin, il 27 settembre del 1902.

Nonostante una buona prima settimana, ci sono ancora dei dubbi legati al lineup, soprattutto per quanto riguarda Belt che sembra essersi improvvisamente addormentato dopo un ottimo spring training, Scutaro, che ha una media battuta di .111 e Posey che ancora non ha carburato.
Buoni segnali invece da Sandoval (.360, 2 HR e 5 RBI) e Pence (.280, 3 HR e 5 RBI).

In settimana si attendono le serie contro i Rockies (al momento i Giants hanno vinto la prima partita) e i Cubs.

di Angelo Cappa (su Twitter @TyrionK)


Nella foto, Angel Pagan e Marco Scutaro mostrano con orgoglio l’anello delle World Series vinte nel 2012 (Ezra Shaw/Getty Images da Espn.com).

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