E chi l’ha detto che il battitore designato è necessario, quando si giocano partite con le regole dell’American League?
Facile, far diventare questa anomala domanda una domanda retorica, se sul monte di lancio di dispone di un certo Madison Bumgarner.

Col roster decimato dagli infortuni, il manager dei San Francisco Giants non ha avuto molte remore nel chiedere al proprio asso di giocare anche in attacco, nel match gioco lo scorso 30 giugno al Coliseum di Oakland contro gli Athletics.  Era dal 1976 che un team (i Chicago White Sox) non si rifiutava volontariamente di schierare il battitore designato.


“Non ho mai visto nessun lanciatore battere come lui”, ha candidamente ammesso Bruce Bochy.

Come è andata?


“Solo” un doppio per MadBum, che quest’anno si è anche concesso il lusso di battere un fuoricampo contro un certo Clayton Kershaw.

Un fatto similare non è accaduto solo nell’American League ma anche nella Italian Baseball League, il massimo campionato italiano di baseball. In questo caso, infatti, il Novara ha deciso da metà campionato in poi di schierare Alex Bassani sia sul monte di lancio come pitcher partente che in battuta, considerate le ottime capacità del giocatore in ambedue i ruoli. Bassani, il cui cartellino è detenuto dalla Fortitudo Bologna, si è infatti distinto come uno dei migliori giocatori italiani della stagione, tanto da meritare la chiamata in nazionale nell’ultimo All Star Game, disputato a Piacenza.

di Andrea Comotti

Nella foto, Alex Bassani in azione con Novara (Lauro Bassani - FIBS.it).