PREMIER12: GLI USA RISPETTANO I PRONOSTICI E VANNO IN FINALE
Così come nella prima semifinale tra Giappone e Korea, anche il nome della seconda finalista esce da un partita che si risolve, di fatto, in un solo inning determinante. Il quarto inning è quello cruciale, nello scontro tra Stati Uniti e Messico. Ma cominciamo la narrazione dei momenti salienti della partita.
Gli Stati Uniti partono con un cambio sul monte: il partente designato, Grube, a seguito di un malore deve essere sostituito. Così il prescelto per la sostituzione è Zecke Sprull. Il lanciatore può vantare una palla da 92 miglia. Da parte loro, i messicani non hanno intenzione di lasciare la strada libera agli americani.
Così, per sottolineare la loro voglia di vincere, i messicani si portano in vantaggio al quarto inning con un fuoricampo del catcher Humberto Sosa, che gradisce il primo lancio di Sprull e lo caccia oltre la recinzione, dietro all'esterno sinistro. . Ma nemmeno gli statunitensi non ci stanno a fare la parte delle comparse e cominciano a “toccare” il partente, Serrano. Con l'aiuto di una difesa efficace i messicani arrivano al secondo out del quarto inning, ma Frazier piazza un singolo al centro, poi Pastornicky va in base su ball.
Serrano lascia il posto a Gerardo Sanchez, dopo 3,2 innings con un ruolino di 2 strike out, 3 basi su ball e 3 valide concesse.
Ma non passa molto tempo prima che gli statunitensi riescano a prendere la misura anche sui lanci di Sanchez. Così Rohlfing riesce a battere un doppio che porta a casa Frazier e Pastornicky. L'interbase Soto lo spinge, poi, a casa con un singolo più errore della difesa messicana.
Siamo così sul 4 a 1 per gli Stati Uniti. Il quinto punto entra grazie ad un singolo di May che porta a casa Soto. Un big inning da 5 punti, 6 valide e facendo “girare” 10 uomini in battuta.
La squadra messicana cerca disperatamente di rimontare, ma non c'è niente da fare; gli Stati Uniti aggiungono un punto al quinto inning e la partita, ormai, è aggiudicata.
Finirà con il punteggio di 6 a 1 per gli statunitensi, con 7 valide e 2 errori per il Messico, 9 valide e 1 errore per gli Stati Uniti.
La finale vedrà, quindi, affrontarsi South Korea e Stati Uniti, da seguire alle ore 11.00 italiane di sabato.
di Cristina Pivirotto
Nella foto, Elliot Soto in difesa (da Fibs.it).
Gli Stati Uniti partono con un cambio sul monte: il partente designato, Grube, a seguito di un malore deve essere sostituito. Così il prescelto per la sostituzione è Zecke Sprull. Il lanciatore può vantare una palla da 92 miglia. Da parte loro, i messicani non hanno intenzione di lasciare la strada libera agli americani.
Così, per sottolineare la loro voglia di vincere, i messicani si portano in vantaggio al quarto inning con un fuoricampo del catcher Humberto Sosa, che gradisce il primo lancio di Sprull e lo caccia oltre la recinzione, dietro all'esterno sinistro. . Ma nemmeno gli statunitensi non ci stanno a fare la parte delle comparse e cominciano a “toccare” il partente, Serrano. Con l'aiuto di una difesa efficace i messicani arrivano al secondo out del quarto inning, ma Frazier piazza un singolo al centro, poi Pastornicky va in base su ball.
Serrano lascia il posto a Gerardo Sanchez, dopo 3,2 innings con un ruolino di 2 strike out, 3 basi su ball e 3 valide concesse.
Ma non passa molto tempo prima che gli statunitensi riescano a prendere la misura anche sui lanci di Sanchez. Così Rohlfing riesce a battere un doppio che porta a casa Frazier e Pastornicky. L'interbase Soto lo spinge, poi, a casa con un singolo più errore della difesa messicana.
Siamo così sul 4 a 1 per gli Stati Uniti. Il quinto punto entra grazie ad un singolo di May che porta a casa Soto. Un big inning da 5 punti, 6 valide e facendo “girare” 10 uomini in battuta.
La squadra messicana cerca disperatamente di rimontare, ma non c'è niente da fare; gli Stati Uniti aggiungono un punto al quinto inning e la partita, ormai, è aggiudicata.
Finirà con il punteggio di 6 a 1 per gli statunitensi, con 7 valide e 2 errori per il Messico, 9 valide e 1 errore per gli Stati Uniti.
La finale vedrà, quindi, affrontarsi South Korea e Stati Uniti, da seguire alle ore 11.00 italiane di sabato.
di Cristina Pivirotto
Nella foto, Elliot Soto in difesa (da Fibs.it).