I TIGERS ALLUNGANO IN CLASSIFICA SUI ROYALS E SI REGALANO IL QUARTO VIAGGIO CONSECUTIVO AI PLAYOFF


Rispetto alle settimane precedenti, la squadra di Ausmus ha mostrato un’inversione di tendenza: a un certo ’raffreddamento’ delle mazze ha corrisposto un netto progresso sul monte, con i tre starters Lobstein, Price e Verlander autori tutti di eccellenti performances e un bullpen che, per quel poco che è stato impegnato, non ha fatto alcun danno.
Il trittico era iniziato malissimo per i Tigers, tenuti a zero in gara-1 dal rookie Bassitt (alla prima vittoria in carriera nelle majors) e dal giovane closer Petricka, alla sua 14-esima salvezza stagionale. Dall’altra parte, anche il rookie starter dei Tigers (Lobstein) si era comportato splendidamente (7 IP, 5 K, 1 BB, 5 H, 2 ER) ma l’unico vero errore commesso – un changeup rimasto in mezzo al piatto – era costato il fuoricampo da due punti di Flowers che ha deciso la partita.
I primi otto innings di gara-2 sono stati uno show di David Price, che aveva limitato i Sox alla miseria di tre valide mentre i Tigers, non senza qualche affanno, erano riusciti a mettere altrettanti punti sul tabellone – il primo grazie alla scaltrezza di Davis e all’errore del catcher Phegley, gli altri due per merito delle provvidenziali valide di Kinsler e Hunter che avevano posto fine a una sequenza di 0-su-19 con uomini in posizione punto. Il frame finale è stato invece pirotecnico: Price è crollato di colpo ma Ausmus lo ha tenuto in campo finché la quinta valida dell’inning, un 2-out bloop single di Semien, non ha consentito ai Sox di impattare sul 3-3. Il rilievo Nathan ha provveduto subito a caricare le basi con un walk semi-intenzionale sul pinch hitter Gillaspie e ha poi salvato il salvabile con il 3° out ottenuto su Sanchez. La reazione dei battitori di Detroit nella parte bassa, contro lo stesso Petricka che li aveva tacitati il giorno prima, è stata però esplosiva: leadoff single di Kinsler, walk ben lavorato da Hunter e walkoff single di Cabrera per il 4-3 finale.
Gara-3 prometteva scintille, con Sale e Verlander starters, e scintille sono state – buone e cattive, queste ultime per colpa del pitcher di Chicago. Nel 6° inning, appena dopo che i Sox avevano ottenuto il punto dell’1-0, Sale – fino ad allora micidiale – ha prima inflitto il terzo strikeout a Cabrera e poi colpito volontariamente Victor Martínez, da lui accusato di avere sugli spalti un ’suggeritore’ con un binocolo (no comment). Il parapiglia che ne è seguito ha però nuociuto solo al pitcher dei Sox, che ha prima concesso un doppio a J.D. Martinez e poi la sac fly di Castellanos che ha portato a casa proprio V-Mart per il punto del temporaneo 1-1. Uscito Sale, la partita è stata in discesa per i Tigers, che nei due frames successivi hanno infilato cinque punti sui rilievi Guerra e Lindstrom. Senza prezzo la mimica di Kinsler, in riferimento al comportamento di Sale, dopo aver battuto il doppio del temporaneo 2-1 nel 7° inning. Da parte sua Verlander ha replicato l’eccellente prestazione di Kansas City con un’altra sublime prova (8 IP, 6 K, 0 BB, 7 H, 1 ER), cesellata poi da Soria con un perentorio 1-2-3 nono inning.
I Royals erano invece di scena a Cleveland dove hanno dovuto prima terminare la partita interrotta per pioggia il 31 agosto scorso (sul 4-2 Indians a metà 10° inning) e poi dar vita alle tre gare ’regolari’ della serie. Dopo aver ceduto il completamento, non senza aver prima portato il punto del pari in seconda base, i Royals hanno ricevuto scarsa resistenza dagli uomini di Francona nelle partite di lunedi e martedi, vinte rispettivamente per 2-0 e 7-1. Nonostante queste due sconfitte avessero di fatto decretato la loro estromissione dalla postseason, gli Indians hanno perlomeno avuto un moto di orgoglio nella gara di mercoledi, vinta per 6-4.
La classifica della A.L. Central vede quindi Detroit al comando con un record di 88-70, Kansas City seconda con 86-72 e Cleveland ormai fuori dai giochi, anche in ottica wild card, con 83-76. I Tigers chiuderanno la regular season al Comerica contro i Twins (68-90 totale ma 8-7 nella serie stagionale contro Detroit) mentre i Royals – i quali sono comunque a un passo dalla wild card e quindi dalla prima postseason in 29 anni – andranno a far visita proprio ai White Sox (72-86), contro i quali vantano finora un record stagionale di 10-5.
di Massimiliano Barzotti
Nella foto, Ian Kinsler esulta dopo un doppio colpito contro i White Sox (Julian H.Gonzalez - Detroit Free Press).