Nella puntata di oggi ci occupiamo della pallamano, uno sport poco seguito ma abbastanza diffuso, per chi proprio non l'avesse mai visto ricordiamo che si gioca indoor, in un campo equivalente a quello del calcetto tra due squadre di 7 giocatori, per semplificare possiamo dire che al posto dei piedi si usano le mani ed il resto è come il calcio ed il calcetto, vince chi segna più gol.

Le origini si perdono nella notte dei tempi ma la versione moderna del gioco viene inventata recentemente, per la precisione in Germania nel 1927 anche se giocata all'aperto da squadre di 11 giocatori.
Questa versione del gioco venne inclusa alle Olimpiadi di Berlino del 1936, pare su richiesta di Hitler il quale pensava che la Germania potesse vincere facilmente una medaglia. Due anni dopo viene organizzato il primo campionato mondiale, ma l'inclusione definitiva nel programma olimpico arriva solo nel 1972.

La pallamano moderna nasce però negli anni '60, poiché il clima dei paesi nordici consigliava di giocare nelle palestre coperte, da qui la riduzione a 7 giocatori ed il progressivo abbandono della versione outdoor a 11.
La pallamano attualmente si gioca in tutto il mondo, compresi Medio Oriente e Nord Africa, ma sono i paesi europei a dominare la scena ed a praticare il più alto livello di gioco.

I tornei per nazioni maschili e femminili seguono una storia simile, dagli anni '50 ai '90 si susseguono le vittorie delle nazionali dei paesi nordici (Svezia, Germania) e di quelli dell'est europa (Unione Sovietica, Romania, Jugoslavia e infine Russia), poi dagli anni '90 la pallamano esplode in Spagna e Francia che si inseriscono negli albi d'oro di Mondiali ed Olimpiadi. Nel femminile oltre alle nazioni citate in precedenza aggiungiamo Norvegia, Danimarca e Corea del Sud, unica squadra extraeuropea presente negli albi d'oro fino all'ultima edizione del mondiale, dove si registra la sorprendente vittoria del Brasile.

Nel mondo non esistono superleghe come MLB o NBA. I campionati di maggior livello tecnico ed economico sono quelli di Germania, Spagna e Francia dove i giocatori di fatto praticano questa disciplina a livello professionistico.

Veniamo ora alle cifre per meglio comprendere il fenomeno, in Spagna è il terzo sport con maggior seguito, anche se la crisi morde nel 2012-2013 i club hanno budget di notevole livello: il Barcellona ha stanziato 8 milioni di euro (ma ha solo 1,5 milioni di entrate) mentre l'Atletico Madrid (ex Ciudad Real) arriva a 3,5 milioni.
C'è comunque un evidente squilibrio nella Liga Asobal, visto che queste due squadre superano tutte le altre 14 messe assieme, il club più povero (Villa de Aranda) ha un budget di 270.000 euro. Inoltre due squadre sono fallite e non si sono iscritte al campionato corrente (una è proprio l'Atletico Madrid).

Sul sito della lega sono riportati anche i dati di affluenza. Sabato 8 Marzo la partita tra Valladolid e Aragon ha registrato 2000 presenze, mentre in febbraio 3500 persone hanno assistito al match tra Reale Ademar Leon e Barcellona. Più generalmente il Leon è la squadra col pubblico più fedele (3500 spettatori di media a partita nel 2012/2013) seguito dal Villa de Aaranda (2700), il Barcellona non riporta mai i dati del pubblico, che raggiunge cifre ragguardevoli durante le fasi finali (oltre 10.000 per la supercoppa del 2012) ma fonti giornalistiche stimano sotto i 2000 in campionato.

La Bundesliga è sicuramente il torneo migliore al mondo da tutti i punti di vista, le squadre hanno budget che vanno dai 2.4 milioni di euro (Balingen) ai 9 milioni (THW Kiel).
Le medie spettatori sono notevoli, nella prima parte di stagione il Kiel ha portato nel proprio palasport oltre 10.000 spettatori, Berlino ed Amburgo superano gli 8.000, mentre i team con meno seguito possono comunque contare mediamente sui 2000 spettatori a partita. Curiosamente le squadre della Bundesliga vengono quasi tutte da città piccole o di medie dimensioni (solo Berlino e Ambrugo sono rappresentate tra le grandi città).

Segue il campionato francese che presenta un ulteriore squilibrio, infatti la società del Qatar che ha acquistato il Parsi Saint Germain ha fatto una grossa iniezione di capitali anche nelle altre sezioni della polisportiva, tra cui la squadra di pallamano, che nel 2012/2013 ha potuto contare su un budget di oltre 9 milioni di euro, superando il Montepellier (squadra più vincente del campionato) fermo a quota 7.400.000. Le altre squadre nella LNH vanno dai 2 ai 4 milioni, ad esclusione delle neopromosse; nella scorsa stagione la lega ha fatto registrare una media di 3.500 spettatori a partita.

La federazione europea organizza anche le coppe continentali, la cui punta di diamante è ovviamente la Champions League, che ha una formula simile a quella del calcio e distribuisce un discreto montepremi. Il vincitore porta a casa 350.000 euro, che possono aumentare con vari bonus legati ai risultati.

L'albo d'oro degli ultimi anni è dominato dalle squadre spagnole e tedesche, mentre le medie spettatori dell'attuale torneo vedono in testa Kiel (8500 presenze a partita), Zagabria (7.100) e le due squadre macedoni, il Metalurg ed il Vardar Skopje (tutte e due oltre 6.500). La final-four si disputa a Colonia da vari anni ed attira oltre 10.000 persone.

Anche nella pallamano è nata una lega transnazionale, la SEHA League, che forte della sponsorizzazione Gazprom raccoglie le migliori squadre dei paesi balcanici (Serbia, Macedonia, Croazia, Slovacchia ecc.) e punta ad espandersi ancora.

Per quanto riguarda i salari dei giocatori i vari media riportano varie cifre che ci aiutano nell'analisi, nella prima metà degli anni 2000 in Spagna i top player strappavano contratti molto ricchi. Nel 2004 il francese Jackson Richardson (uno dei migliori giocatori del mondo) ha percepito ben 530.000 euro, ultimamente però i contratti si sono ridotti, ed ora la Bundesliga è la lega che paga di più, ma i migliori giocatori raramente superano i 200.000 euro, mentre in Francia la media salariale si aggira sui 30.000 euro annuali (ad esclusione del PSG e degli stranieri migliori).

In Italia il campionato nazionale nasce relativamente tardi, nel 1969, e registra vari cambiamenti di denominazione e formula, quest'anno per limitare lo spese la Serie A vede la presenza di 27 squadre divise in tre gironi da 9, mentre la serie A1 femminile è vede un girone unico di 8 squadre.

La società con maggiori titoli è il Trieste, che vanta ben 17 trionfi, seguita da Conversano e Rovereto, nel torneo femminile il Cassano Magnago è in testa alla classifica dei titoli in bacheca (11), seguito da Bressanone (7) e Sassari (6).

La pallamano in Italia è uno sport dilettantistico e solo gli stranieri percepiscono un salario vero e proprio, il campionato viene trasmesso da RaiSport e la Federazione aveva nel 2012 un totale di 27.000 atleti tesserati e 464 società iscritte.
La nazionale non ha mai ottenuto risultati di rilievo, sia in campo mondiale che europeo, ma ha una discreta tradizione nei Giochi del Mediterraneo dove ha collezionato due secondi posti.

Giovedì, invece, sarà il momento dell'intervista a un esperto del settore che ci parlerà ulteriormente della situazione della pallamano in Italia.

di Davide Bertoncini


Nella foto, un momento della partita tra Juanfersa Fegar e Barcelona della Liga Asobal (da multimedia.lne.es).