Sabato 9 maggio 2015 al PNC Park di Pittsburgh si è consumato un evento memorabile, che ha coronato in maniera sublime la vittoria dei padroni di casa per 7 a 5 contro i lanciatissimi St. Louis Cardinals, squadra che a oggi – con 23 vittorie e 9 sconfitte – detiene il miglior record dell’intera MLB.

Parte alta del secondo inning.

Con 4 ball il partente dei Bucs, Vance Worley, concede la base a Jhonny Peralta. Un doppio di Jason Heyward porta il compagno in terza. Due uomini in posizione punto e nessun eliminato, quando al piatto si presenta Yadier Molina.




Una line drive che Neil Walker afferra in presa volante. Un out.

Assistenza in terza, e Jung Ho Kang elimina Peralta, reo di avere sottovalutato l’atleticità del seconda base. Due out.

A questo punto, il sudcoreano si gira e fa due passi in direzione del dugout, pensando che la ripresa sia terminata: forse ha perso il conto degli out, o forse non ha notato che Walker, pallina in mano, non aveva toccato il cuscino di seconda base. Buon per lui che i compagni di squadra sono vigili, e gli urlano (“in tutte le lingue possibili”, commenterà ridendo nel dopopartita il suo manager, Clint Hurdle) di rilanciare la palla. Tre out.

Secondo triplo gioco in un anno per i Pirates (il 14 settembre 2014, le “vittime” furono i Chicago Cubs), e primo nella storia del baseball pro USA a essersi consumato unicamente tra seconda, terza e ancora seconda base: 4-5-4, per dirla coi numeri.

E pensare che, prima dell’anno scorso, a Pittsburgh aspettavano un triple play da 35 anni.

di Andrea Comotti


Nella foto, un momento dell'azione (da Mlb.com).