La scorsa settimana ho accennato sulla notevole presenza di stranieri nella MLB. Oggi scriverò su un altro giocatore venezuelano, non una grande stella come Miguel Cabrera, ma un "gregario di lusso", se cosi' si puo' chiamare un “player" con decennale esperienza nel baseball statunitense.

Propio questi giocatori, che vivono un po' nell'ombra delle grande stelle, sono quelli che a volte fanno vincere le partite e trascinano le propie squadre alla conquista del titolo.
Qualche giorno fa nel match giocato a Detroit tra i Tigers e i Cleveland Indians, Omar Infante ha annotato due home-runs e permesso a cinque suoi compagni di arrivare a casa base e marcare cinque punti, in una partita terminata 10-5 per la squadra del Michigan.
Nel secondo inning ha colpito il primo home-run con due giocatori già in base (prima e seconda) ribaltando il risultato da 1-0 in favore degli Indians a 3-1 per Detroit. Nel sesto inning ha ottenuto il suo secondo home-run (con prima base occupata) nonostante l'estremo tentativo del centerfielder
avversario, Brantley, di evitarlo, ha permesso ai suoi di migliorare il vantaggio da 4-2 a 6-2.

LENTE D'INGRANDIMENTO: Omar Infante, 31anni, numero 4 e seconda base, batte e lancia di destro e, come vi dicevo, non è una super star con mille riconoscimenti e premi, ma è un giocatore molto apprezzato e sempre utile alle sue squadre. E' stato con i Detroit Tigers dal 2002 al 2007 (ritornandoci l'anno scorso a campionato in corso), mentre dal 2008 al 2010 ha militato con gli Atlanta Braves e infine una stagione in Florida, con i Marlins.L'ottobre scorso ha giocato la finale delle World Series.

Numeri stagionali: media in battuta .325, home run 9 ed RBI 44.

di Michele Italia


Nella foto, Infante nel box di battuta (Ed Zurga/Getty Images North America da Zimbio.com).