DALLA FLORIDA ALLA PENNSYLVANIA: CI ATTENDE UNA VECCHIA FIAMMA
La vergognosa sconfitta della scorsa settimana del duro-Beckett ha avuto un felice ed inaspettato seguito: una striscia di 5 partite vinte consecutivamente nel cortile di casa propria (3 con gli Indians e 2 coi Mariners).
Una serie da "5W" che risolleva il morale della squadra, del pubblico del Fenway e della situazione in classifica visto che piano piano i Bostonians si avvicinano alla soglia psicologica di quota .500.
Buchholz-Doubront-Bard-Lester dominano le loro partenze, portano serenità nel bullpen e obbligano il loro tignoso collega starter (al secolo Mister 2 World-Series, Iron Beckett) a rientrare nei ranghi.
La mina vagante Beckett sembra voler chiudere la pratica golf, abbandona le armi, il ferro-7, il driver, il putt, il green e le polemiche, quindi si rimette in carreggiata: sforna contro Seattle una prestazione d'altri tempi portando a casa in 7 IP, ben 9 strike-out e 0 punti subiti.
Un Beckett che farebbe tanto comodo (quest'ultimo Beckett) ma che sarà dura prevedere docile e sacrificato martire per la squadra per altre due stagioni: il mezzo divorzio psicologico con Boston è già in moto e secondo me stanno già lavorando all'eventuale rimpiazzo.
Ma parliamo d'altro. Il Fenway Park ha avuto l'onore di ospitare un Alex Liddi sempre positivo, anche se il nostro ragazzone ha rimandato l'homer richiesto "over the Monster". Sarà per il 2013, perchè i Red Sox affronteranno i Mariners altre sette volte quest'anno ma saranno sempre in quel di Seattle.
Rendicontiamo questa serie da 5 W e rendiamo grazie a chi?
Nava, Daniel Nava: rieccoti, bentornato. Questo tuo felice ritorno ci riempie di gioia, ci sollazziamo con le tue 7 valide ed il tuo fuoricampo (HR che ti ha tolto dallo stomaco un peso tremendo che ti portavi dietro da troppo tempo). Grande-Nava.
Ortiz c'è. Big Papi sempre presente: 6 validine, tanta legna, concreto e sempre irrinunciabile.
Pedroia.... vedere sopra. Questa coppia della vecchia guardia non molla e forma l'ossatura della prosecuzione della fede.
Middlebrooks si conferma e con altre 5 valide ed un altro HR si posiziona fisso sul cuscino di terza.
Saltalamacchia si scatena con 6 valide totali e con una prestazione domenicale da favola: 1 HR e ben 5 punti portati a casa.
Lester, il pupillo di Francona si e ci regala contro i Seattle di Liddi una prestazione favolosa, grazie al suo Complete-Game quasi shutout.
La classifica si accorcia nella East-Division, interessante agglomerato di squadre mediamente livellate, e questa cosa renderà più piacevole e combattuta la lotta per i primi due posti.
Gli Orioles non mollano: presto se la vedranno in una serie d' Interleague molto interessante contro i Nationals a Washington.
Tampa, con i suoi Hellickson-Price-Shields che sarà la squadra da battere, mentre Toronto sembra sempre più incollarsi al petto il distintivo di squadra anonima non dico più scarsa (perchè no), ma dico poco-emozionale.
Il calendario ci propone una doppia trasferta nel tendone del circo di Tampa St.Petersburg: la prima è andata male.
Proprio ieri sera i Rays hanno battuto i Red Sox di un soffio per un maledetto e casuale soffio di "razza". In una gara equilibratissima lo sfortunato Buchholz, su una battutina di Joyce, colpisce la palla col piede, sporcandone la traiettoria, così da avviare l'azione del fortunoso punto vittoria per Tampa.
Vediamo se stanotte il Doubront saprà pareggiare il conto, visto che affronterà il pitcher meno pericoloso dei Rays, un Moore giocabile e battibile.
Dopo la parentesi nello stato delle arance i Red Sox avranno una bella e suggestiva trasferta in Pennsylvania: un bel week-end a Philadelphia per affrontare i campioni del 2008.
Una bella occasione per andare a trovare Papelbon nella sua nuova casa di Philadelphia: chissà se al nostro amato Paps tremeranno le gambe quando si troverà davanti gli ex amici Big-Papi e Dustin Pedey-Pedroia?
Prevedo e stravedo invece un Cody Ross castiga closer: magari sarà lui a sporcare la SVO (save opportunities) di Jonathan Papelbon così, giusto per vedere il volto corrugato del Paps che si gira mentre segue il missile terra aria del Ross che atterrerà nell'outfield sinistro, più precisamente nei settori 142-143 del Citizens Bank Park.
Classifica alla mano parrebbe ai più una sfida dai colori sbiaditi, visto che pure i Phillies arrancano a fatica nella loro division: proprio per questo sarà importante evitare "sweeppate" e ricadute psicologiche pericolose.
Le due squadre hanno in comune un triste risveglio in questo 2012 dopo le batoste ricevute l'anno scorso, anche se il sottoscritto le aveva previste sicure avversarie nelle World Series 2011, piccolo errore nella previsione, ma lo sappiamo che "chi non mangia non fa briciole".
Da non perdere questa sfida di interleague anche per vedere cosa succederà in casa Red Sox con l'eliminazione del designated hitter, cosa ne sarà di Ortiz e chi avrà l'onore di lanciare e di conseguenza battere (o almeno provarci).
Curioso sono.
Stay Positive.... anzi: Stay-interleague-Positive.
di Roberto Mantovani
Una serie da "5W" che risolleva il morale della squadra, del pubblico del Fenway e della situazione in classifica visto che piano piano i Bostonians si avvicinano alla soglia psicologica di quota .500.
Buchholz-Doubront-Bard-Lester dominano le loro partenze, portano serenità nel bullpen e obbligano il loro tignoso collega starter (al secolo Mister 2 World-Series, Iron Beckett) a rientrare nei ranghi.
La mina vagante Beckett sembra voler chiudere la pratica golf, abbandona le armi, il ferro-7, il driver, il putt, il green e le polemiche, quindi si rimette in carreggiata: sforna contro Seattle una prestazione d'altri tempi portando a casa in 7 IP, ben 9 strike-out e 0 punti subiti.
Un Beckett che farebbe tanto comodo (quest'ultimo Beckett) ma che sarà dura prevedere docile e sacrificato martire per la squadra per altre due stagioni: il mezzo divorzio psicologico con Boston è già in moto e secondo me stanno già lavorando all'eventuale rimpiazzo.
Ma parliamo d'altro. Il Fenway Park ha avuto l'onore di ospitare un Alex Liddi sempre positivo, anche se il nostro ragazzone ha rimandato l'homer richiesto "over the Monster". Sarà per il 2013, perchè i Red Sox affronteranno i Mariners altre sette volte quest'anno ma saranno sempre in quel di Seattle.
Rendicontiamo questa serie da 5 W e rendiamo grazie a chi?
Nava, Daniel Nava: rieccoti, bentornato. Questo tuo felice ritorno ci riempie di gioia, ci sollazziamo con le tue 7 valide ed il tuo fuoricampo (HR che ti ha tolto dallo stomaco un peso tremendo che ti portavi dietro da troppo tempo). Grande-Nava.
Ortiz c'è. Big Papi sempre presente: 6 validine, tanta legna, concreto e sempre irrinunciabile.
Pedroia.... vedere sopra. Questa coppia della vecchia guardia non molla e forma l'ossatura della prosecuzione della fede.
Middlebrooks si conferma e con altre 5 valide ed un altro HR si posiziona fisso sul cuscino di terza.
Saltalamacchia si scatena con 6 valide totali e con una prestazione domenicale da favola: 1 HR e ben 5 punti portati a casa.
Lester, il pupillo di Francona si e ci regala contro i Seattle di Liddi una prestazione favolosa, grazie al suo Complete-Game quasi shutout.
La classifica si accorcia nella East-Division, interessante agglomerato di squadre mediamente livellate, e questa cosa renderà più piacevole e combattuta la lotta per i primi due posti.
Gli Orioles non mollano: presto se la vedranno in una serie d' Interleague molto interessante contro i Nationals a Washington.
Tampa, con i suoi Hellickson-Price-Shields che sarà la squadra da battere, mentre Toronto sembra sempre più incollarsi al petto il distintivo di squadra anonima non dico più scarsa (perchè no), ma dico poco-emozionale.
Il calendario ci propone una doppia trasferta nel tendone del circo di Tampa St.Petersburg: la prima è andata male.
Proprio ieri sera i Rays hanno battuto i Red Sox di un soffio per un maledetto e casuale soffio di "razza". In una gara equilibratissima lo sfortunato Buchholz, su una battutina di Joyce, colpisce la palla col piede, sporcandone la traiettoria, così da avviare l'azione del fortunoso punto vittoria per Tampa.
Vediamo se stanotte il Doubront saprà pareggiare il conto, visto che affronterà il pitcher meno pericoloso dei Rays, un Moore giocabile e battibile.
Dopo la parentesi nello stato delle arance i Red Sox avranno una bella e suggestiva trasferta in Pennsylvania: un bel week-end a Philadelphia per affrontare i campioni del 2008.
Una bella occasione per andare a trovare Papelbon nella sua nuova casa di Philadelphia: chissà se al nostro amato Paps tremeranno le gambe quando si troverà davanti gli ex amici Big-Papi e Dustin Pedey-Pedroia?
Prevedo e stravedo invece un Cody Ross castiga closer: magari sarà lui a sporcare la SVO (save opportunities) di Jonathan Papelbon così, giusto per vedere il volto corrugato del Paps che si gira mentre segue il missile terra aria del Ross che atterrerà nell'outfield sinistro, più precisamente nei settori 142-143 del Citizens Bank Park.
Classifica alla mano parrebbe ai più una sfida dai colori sbiaditi, visto che pure i Phillies arrancano a fatica nella loro division: proprio per questo sarà importante evitare "sweeppate" e ricadute psicologiche pericolose.
Le due squadre hanno in comune un triste risveglio in questo 2012 dopo le batoste ricevute l'anno scorso, anche se il sottoscritto le aveva previste sicure avversarie nelle World Series 2011, piccolo errore nella previsione, ma lo sappiamo che "chi non mangia non fa briciole".
Da non perdere questa sfida di interleague anche per vedere cosa succederà in casa Red Sox con l'eliminazione del designated hitter, cosa ne sarà di Ortiz e chi avrà l'onore di lanciare e di conseguenza battere (o almeno provarci).
Curioso sono.
Stay Positive.... anzi: Stay-interleague-Positive.
di Roberto Mantovani
Nella foto, Daniel Nava, trascinatore dei Red Sox in queste partite (Photo by Elsa/Getty Images da sports.yahoo.com).