Nella giornata di mercoledì 14 maggio, a Tirrenia, sede dell'accademia baseball FIBS, si sono svolti i provini di selezione per il nuovo anno accademico, 2014-15. Possiamo sintetizzare l'evento in 2 parole: “Entusiasmo” e “Talento”.

ENTUSIASMO, trasmesso da tutti i partecipanti, oltre 60 ragazzi, che si sono dati da fare pur di dimostrare il proprio valore, il proprio livello di preparazione, le proprie qualità. Il tutto sotto gli occhi attenti di tutti gli allenatori, in quel caso dei veri esaminatori alla ricerca di possibili nuovi talenti e prospetti.

TALENTO, che abbiamo potuto riscontrare durante le varie sessioni di lavoro: dalla prove atletiche (60 yards di corsa, squat jump e agility 5-10-5 yards) alle prove tecniche, ciascuna specifica per ruolo difensivo.

Potete immaginare le emozioni provate da questi ragazzi, probabili futuri campioni: atleti che avevano età compresa dai 13 fino ai 17 anni, si sono messi in gioco, a confronto con altri ragazzi pur di primeggiare, di dimostrare di  saper giocare a baseball. Ecco, tutti dei veri giocatori di baseball.
E nonostante le difficoltà dei vari test, le tensioni accumulate, le emozioni, ansie, TUTTI erano felici, sorridenti. Con il loro bel sorriso stampato su quei volti puliti. Vivendo un'esperienza unica: per alcuni sicuramente già vissuta, per la maggior parte nuova. Ma pur sempre un'esperienza positiva da vivere.

Chi gioca a baseball, e chi lo segue, sa perfettamente cosa può trasmettere questo “INTENSO” sport. E per quei ragazzi, anche se si è trattato di un provino, sono sicuro che hanno provato delle vere emozioni, avranno coltivato delle speranze, sognato, si sono divertiti.

Come ho espresso in un articolo precedente, il baseball attrae i giovani per la sua unicità, li affascina, crea quella sensazione che viene difficile poi separarsi.
La giornata di mercoledì ha dato le giuste conferme: ha risposto alla grande a questo pensiero, il pensiero di tutti noi amanti del baseball.
Come in tutte le attività della vita quotidiana, anche nel praticare il baseball, possiamo trovare delle difficoltà. Di diversa natura. Dalle difficoltà specifiche dello sport alle questioni familiari e logistiche per arrivare anche a quelle condizioni mentali che coinvolgono il ragazzo stesso. Ma nonostante tutto, la nota positiva che va sottolineata, che quei ragazzi hanno lasciato tutte quelle difficoltà tutto in secondo piano. Concentrandosi solamente su un obiettivo: desiderosi di scendere in campo e dare il meglio di se stessi.

Questa energia positiva, trasmessa da tutti quei ragazzi presenti, a noi allenatori non fa che assolutamente piacere. Ci stimola a far di più, a dar loro tutte quelle nozioni, conoscenze, insegnamenti, che possano far si che il ragazzo cresca sia a livello tecnico, a livello fisico, mentale ma anche a livello umano.
Arrivare a fine giornata esausti, stanchi mentalmente è solamente la conseguenza di aver lavorato bene e nei migliori modi affianco a quei ragazzi.

Dobbiamo, però, considerare un fatto molto importante affinchè tutti i ragazzi possano svolgere tutte queste attività: ovvero il supporto dei genitori. Senza il loro contributo, tutto questo non sarebbe possibile. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma i genitori in fondo sono il motore di tutto: dedicano del tempo, del denaro, degli spazi, permettendo ai propri figli di giocare a baseball, di permettere loro di svolgere quello che vogliono fare. E fa certamente piacere quando poi i genitori si divertano ancor di più dei propri figli, diventando i loro primi tifosi e sostenitori.
Infatti non c'è da sorprendersi se durante i provini, tanti di quei genitori presenti fossero più emozionati e felici dei propri figli. Ammirare i loro ragazzi mentre si cimentavano nelle varie prove di selezione, mentre si confrontavano con i coetanei, mentre seguivano le direttive degli allenatori, mentre si destreggiavano con la giusta disciplina, può essere solamente motivo di orgoglio.

Credo che dopo giornate come queste, noi addetti ai lavori, ci auguriamo di rivederle al più presto, più frequenti nel nostro panorama del baseball nazionale. Consideriamolo come un buon segnale del lavoro svolto a livello giovanile, sopratutto grazie alla passione di tutte quelle persone che si danno da fare pur di far emergere il movimento. Ma allo stesso tempo deve essere da stimolo a trovare nuove energie, nuove idee per poter contribuire nella crescita continua di questa disciplina, specie a livello giovanile. Avere delle basi solide, aver un buon movimento giovanile, come sappiamo, è la linfa vitale per la sopravvivenza di qualsiasi sport si tratti. Maggior di più il nostro, che a differenza di altri sport più noti, non dispone di grande visibilità e di sostegno economico.

Nel corso della carriera personale di giocatore, diversi miei compagni di squadra, avversari, arbitri, simpatizzanti o semplicemente appassionati, mi hanno fatto presente più volte che durante qualsiasi azione di gioco, o comunque in qualsiasi contesto inerente al baseball, mi trovassero sempre con il sorriso,  sorridente. Anche indipendentemente dal successo o no. Credo che sorridere aiuti a far vivere meglio questa passione, ad essere ancor di più legato a questo sport.

Ed è quello che cerco di trasmettere, di consigliare ai giocatori più giovani: di viverla sempre con il sorriso. In fondo il baseball è anche divertimento. E mercoledì 14 maggio ne è stata la conferma. Tutti quei ragazzi scesi sul campo lo hanno dimostrato. Ce l'hanno dimostrato.

La miglior vittoria del baseball!!

di Daniele Santolupo


Nella foto, un momento della giornata (@AccademiaTirrenia).