IL DIARIO DI ERIKA PIANCASTELLI: ''GIOCARE A QUESTO LIVELLO È UN SOGNO PER ME''
Qui di seguito potete leggere la prima corrispondenza dagli USA di Erika Piancastelli, grande protagonista del softball NCAA, che, nel suo diario qui su Grandeslam.net, ci racconterà della sua splendida avventura negli Stati Uniti. Buona lettura a tutti.
Giocare a questo livello per me è sempre stato un sogno. Andavo a guardare le partite di mia mamma, quando ero piccola e avevo circa 2 o 3 anni. Lì, in quelle occasioni, mi sono innamorata del softball. Quando lei ha preso parte alle Olimpiadi del 2000 di Sidney, in Australia, con la divisa dell’Italia, ho capito che, crescendo, avrei voluto praticare questo sport.
Il mio esordio è arrivato a 7 anni e da lì non mi sono più fermata. Prima ho iniziato a giocare a livello competitivo a 12 anni, andando a fare tornei in giro per gli USA, come in Florida, Colorado e Arizona. Poi, dopo qualche anno, sono stata scelta nella mia squadra dell’High School di Varsity e subito inserita nel livello più alto. Successivamente mi sono trasferita in Louisiana dove adesso sono al terzo anno e indosso la divisa della McNeese State University.
Giocare in Division One è davvero qualcosa di incredibile, in quanto sono nel livello più alto e affronto le formazioni più forti al mondo. Questo però è come un lavoro. Ogni giorno mi sveglio, vado a scuola e poi ad allenarmi. In questo modo ho la possibilità di studiare in una scuola meravigliosa senza dover pagare. In alcuni momenti diventa molto difficile, perchè bisogna svegliarsi presto per fare pesi, poi il mio corpo incomincia a sentire diversi dolori e alla fine sono costretta a stare sveglia fino a tardi per finire i compiti. Talvolta perdo le lezioni perchè dobbiamo viaggiare con la squadra in trasferta.
Non cambierei però nulla di tutto questo. Non tante ragazze hanno l’opportunità di fare quello che faccio io e questa cosa mi dà la grande motivazione di continuare ogni giorno. Giocando a questo livello, ho modo di incontrare molte bambine che aspirano a fare le stesse cose che io, alla loro età, speravo di poter fare. Con loro cerco sempre di riuscire a scambiare qualche parola e di aiutarle.
Il mio sogno attuale è di andare a giocare alle prossime Olimpiadi del 2020 indossando la maglia azzurra come ha fatto mia mamma. In un futuro, poi, spero di allenare i bambini e di far continuare a crescere il mondo del softball.
di Erika Piancastelli
Nella foto, Erika saluta le compagne di squadra nel pre-partita (Richard J Martin DDS).
Giocare a questo livello per me è sempre stato un sogno. Andavo a guardare le partite di mia mamma, quando ero piccola e avevo circa 2 o 3 anni. Lì, in quelle occasioni, mi sono innamorata del softball. Quando lei ha preso parte alle Olimpiadi del 2000 di Sidney, in Australia, con la divisa dell’Italia, ho capito che, crescendo, avrei voluto praticare questo sport.
Il mio esordio è arrivato a 7 anni e da lì non mi sono più fermata. Prima ho iniziato a giocare a livello competitivo a 12 anni, andando a fare tornei in giro per gli USA, come in Florida, Colorado e Arizona. Poi, dopo qualche anno, sono stata scelta nella mia squadra dell’High School di Varsity e subito inserita nel livello più alto. Successivamente mi sono trasferita in Louisiana dove adesso sono al terzo anno e indosso la divisa della McNeese State University.
Giocare in Division One è davvero qualcosa di incredibile, in quanto sono nel livello più alto e affronto le formazioni più forti al mondo. Questo però è come un lavoro. Ogni giorno mi sveglio, vado a scuola e poi ad allenarmi. In questo modo ho la possibilità di studiare in una scuola meravigliosa senza dover pagare. In alcuni momenti diventa molto difficile, perchè bisogna svegliarsi presto per fare pesi, poi il mio corpo incomincia a sentire diversi dolori e alla fine sono costretta a stare sveglia fino a tardi per finire i compiti. Talvolta perdo le lezioni perchè dobbiamo viaggiare con la squadra in trasferta.
Non cambierei però nulla di tutto questo. Non tante ragazze hanno l’opportunità di fare quello che faccio io e questa cosa mi dà la grande motivazione di continuare ogni giorno. Giocando a questo livello, ho modo di incontrare molte bambine che aspirano a fare le stesse cose che io, alla loro età, speravo di poter fare. Con loro cerco sempre di riuscire a scambiare qualche parola e di aiutarle.
Il mio sogno attuale è di andare a giocare alle prossime Olimpiadi del 2020 indossando la maglia azzurra come ha fatto mia mamma. In un futuro, poi, spero di allenare i bambini e di far continuare a crescere il mondo del softball.
di Erika Piancastelli
Nella foto, Erika saluta le compagne di squadra nel pre-partita (Richard J Martin DDS).