DA FESTA A TERRORE: UNA SERIE DI BOMBE SPAVENTA BOSTON E L'AMERICA
Come ogni anno, il 15 aprile è sempre stata una giornata di festa a Boston. Si festeggia infatti il Patriots Day, dedicato alla battaglia di Lexington che nel lontano 1775 fece scattare la rivoluzione americana. Tante sono le manifestazioni che si tengono nello stato per ricordare lo storico evento.
In ambito sportivo, ad esempio, è dal 1959 che i Boston Red Sox giocano al Fenway Park, lo stadio cittadino. Anche ieri sono scesi in campo alle ore 11 di mattina per affrontare i Tampa Bay Rays in una sfida dal grande equilibrio. L'orario tra le altre cose non è casuale. E' stato scelto apposta per permettere ai tantissimi tifosi di recarsi, una volta terminato il match di baseball, ad osservare la parte finale della maratona, la seconda più antica al mondo dopo quella di Atene in Grecia, che si corre sempre nella giornata di oggi.
Il pubblico esce soddisfatto dal Fenway Park. Una valida al nono inning di Mike Napoli ha dato infatti il successo a Boston, dopo che i Rays erano riusciti a rimontare nell'ultima azione dell'incontro. Il binomio perfetto è stato realizzato. In una giornata di festa è arrivata anche la vittoria della squadra cittadina. Sembra andare tutto alla perfezione. La maratona sta procedendo e nel frattempo i primi incominciano a tagliare il traguardo. I tifosi prendono parte lungo il percorso. Anche se non si è potuto vederla per intero, l'importante è essere presenti all'evento cittadino. Si tratta di ricordare le proprie tradizioni e soprattutto di rimanere legati alla propria storia. Tutto procede per il meglio. Poi succede l'impensabile.
Prima uno scoppio a pochi metri dal traguardo, poi subito dopo un altro poco più indietro. Sono due bombe che saltano in aria. Macchie di sangue si riversano sul terreno. Ci sono tanti feriti, le prime vittime. In un semplice momento scoppia il caos. La paura divampa. Le forze dell'ordine corrono contro il tempo per trovare altri possibili ordigini pianificati e programmati per esplodere nel momento in cui la folla è più numerosa. Riescono a trovarne uno in un hotel poco vicino e fortunatamente lo disinnescano. In un altro caso, invece, controllano l'esplosione dopo aver evacuato la zona. C'è un'altra esplosione alla JFK Library, sembra dovuta ad un incendio in una stanza meccanica.
Mentre da tutto il mondo arrivano preghiere per le persone rimaste ferite o che hanno perso la vita nelle esplosioni, tutti gli Stati Uniti alzano il livello di sicurezza, soprattutto nelle zone più a rischio come a New York, Washington e Chicago.
Si fanno i primi nomi sui possibili ideatori di questo pazzo attentato. Le prime supposizoni parlano dell'NRA ovvero della National Rifle Association, l'associazione che si batte per la detenzione delle armi da fuoco negli USA, e che è in lotta con il piano di Barack Obama di vietarne l'acquisto. Nessuna organizzazione però rivendica il folle gesto.
L'unica cosa certa è l'aria di distruzione che si può percepire osservando le immagini provenire da Boston. Devastazione e soprattutto tanta, tantissima paura. Un giorno che era iniziato come una grande festa è diventato in un batter d'occhio uno dei più brutti della storia americana. In poche parole è diventato un giorno di terrore.
di Daniele Mattioli (su Twitter @DaniMattioliGS)
Nella foto, un momento successivo alla doppia esplosione (Darren McCollester/Getty Images North America da Zimbio.com).
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In ambito sportivo, ad esempio, è dal 1959 che i Boston Red Sox giocano al Fenway Park, lo stadio cittadino. Anche ieri sono scesi in campo alle ore 11 di mattina per affrontare i Tampa Bay Rays in una sfida dal grande equilibrio. L'orario tra le altre cose non è casuale. E' stato scelto apposta per permettere ai tantissimi tifosi di recarsi, una volta terminato il match di baseball, ad osservare la parte finale della maratona, la seconda più antica al mondo dopo quella di Atene in Grecia, che si corre sempre nella giornata di oggi.
Il pubblico esce soddisfatto dal Fenway Park. Una valida al nono inning di Mike Napoli ha dato infatti il successo a Boston, dopo che i Rays erano riusciti a rimontare nell'ultima azione dell'incontro. Il binomio perfetto è stato realizzato. In una giornata di festa è arrivata anche la vittoria della squadra cittadina. Sembra andare tutto alla perfezione. La maratona sta procedendo e nel frattempo i primi incominciano a tagliare il traguardo. I tifosi prendono parte lungo il percorso. Anche se non si è potuto vederla per intero, l'importante è essere presenti all'evento cittadino. Si tratta di ricordare le proprie tradizioni e soprattutto di rimanere legati alla propria storia. Tutto procede per il meglio. Poi succede l'impensabile.
Prima uno scoppio a pochi metri dal traguardo, poi subito dopo un altro poco più indietro. Sono due bombe che saltano in aria. Macchie di sangue si riversano sul terreno. Ci sono tanti feriti, le prime vittime. In un semplice momento scoppia il caos. La paura divampa. Le forze dell'ordine corrono contro il tempo per trovare altri possibili ordigini pianificati e programmati per esplodere nel momento in cui la folla è più numerosa. Riescono a trovarne uno in un hotel poco vicino e fortunatamente lo disinnescano. In un altro caso, invece, controllano l'esplosione dopo aver evacuato la zona. C'è un'altra esplosione alla JFK Library, sembra dovuta ad un incendio in una stanza meccanica.
Mentre da tutto il mondo arrivano preghiere per le persone rimaste ferite o che hanno perso la vita nelle esplosioni, tutti gli Stati Uniti alzano il livello di sicurezza, soprattutto nelle zone più a rischio come a New York, Washington e Chicago.
Si fanno i primi nomi sui possibili ideatori di questo pazzo attentato. Le prime supposizoni parlano dell'NRA ovvero della National Rifle Association, l'associazione che si batte per la detenzione delle armi da fuoco negli USA, e che è in lotta con il piano di Barack Obama di vietarne l'acquisto. Nessuna organizzazione però rivendica il folle gesto.
L'unica cosa certa è l'aria di distruzione che si può percepire osservando le immagini provenire da Boston. Devastazione e soprattutto tanta, tantissima paura. Un giorno che era iniziato come una grande festa è diventato in un batter d'occhio uno dei più brutti della storia americana. In poche parole è diventato un giorno di terrore.
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Nella foto, un momento successivo alla doppia esplosione (Darren McCollester/Getty Images North America da Zimbio.com).
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