ALDS (10): CC SABATHIA TRAVOLGENTE, ELIMINA GLI ORIOLES E PORTA GLI YANKEES ALLE CHAMPIONSHIP SERIES
Atto finale dell'American League Division Series. L'equilibratissima sfida tra New York e Baltimore giunge alla decisione finale. Chi vince prosegue e troverà sul proprio cammino le "Tigri" di Justin Verlander. Chi perde va in vacanza alle Bahamas.
Grazie a questa nuova formula che prevede una diversa scelta del Team Wild Card, due squadre della stessa division possono ritrovarsi (come in questo caso) fin da subito in una serie da 5, mentre prima, la cosa poteva verificarsi solo in quella da 7 che assegnava il pennant. Non mi piace per niente perché nel caso in cui fra un decennio i Red Sox tornino ai play off potrebbero trovarsi ad eliminare NY in gara-5 invece che in una più emozionante gara-7.
Ma veniamo alla partita.
Quando è stato pubblicato il lineup card, spiccava l'assenza di un big: Alex Rodriguez viene lasciato a sedere ed in terza base, al suo posto viene sistemato Eric Chavez. La notizia-bomba viene accolta con diverse reazioni. Il pubblico di New York esulta (fischiato dai propri tifosi per le sue prestazioni raccapriccianti), mentre i tifosi Orioles si disperano perché vedevano in lui l'uomo in più per Baltimore.
Certo è che il simpaticone A-Rod si presenta sempre più scarico e triste: le sue statistiche d'attacco non lo vedono mai nei primi dieci (quelle da postseason sono umilianti, 2 su 16) ed in quelle difensive risulta addirittura inesistente.
Ripreso dalle telecamere, a sedere nel dugout, con la sua bella felpina, A-Rod ci regalava una godibile espressione da cane bastonato. La serata parte bene.
CC Sabathia e Hammel si affrontano sul monte. Esteticamente il pitcher di Baltimore si presenta con un ottimo abbinamento di colori tra maglia e scarpe. Voglio quelle Nike, Hammel, dimmi dove le hai prese.
Partono alla grande entrambi e non concedono nulla fino alla parte bassa del quinto inning, quando Teixeira con un singolo e rubata si porta in seconda base con zero out. Tocca ad Raul Ibanez (Voldemort, preciso a Voldemort) portarlo a casa per l'1-0 New York. Rispunta fuori tra il pubblico lo striscione: RAH-OOL.
Nellla sesta ripresa McLouth illude Baltimore con una lunga battuta in foul, vicina al palo. Fuori di poco, anzi tocca il palo, anzi no, fuori, anzi lo tocca gli arbitri chiedono aiuto all'instant replay e decidono per il foul.
Mentre Robinson Cano risulta imbarazzante in attacco (.091 in media battuta, incredibile) si sveglia Ichiro Suzuki e con un lungo double porta a casa Derek Jeter. 2-0 Bronx Bombers.
CC Sabathia continua a dominare sul monte. Siamo al settimo inning ed ha concesso solo una valida agli Orioles.
La serata sembra segnata. Il pubblico "gufante" davanti allo schermo inizia ad accettare l'idea che saranno gli Yankees a passare il turno.
Infatti, Granderson, che fino a ieri aveva oziato con la mazza in mano (1 su 16 nella serie) decide di terminare il letargo: suo il lungo Homer Run che porta gli Yankees sul 3-0.
Brutto inning, l'ottavo per Sabathia. Subisce e concede troppo, incassa un punto e con una scelta d'assistenza errata regala le basi piene a Baltimore. Con 2 out, 2 strike, 3 cuscini occupati si decide la partita.
Hardy non inventa il miracolo e lo Yankee Stadium tira un sospiro di sollievo.
Decisamente una serata targata Sabathia questa: chi lo riesce a mettere KO questo? Per abbatterlo, calcolando il peso, ci vorrebbero almeno due dardi narcotizzanti, quelli che usano per i rinoceronti.
Scherzi a parte, il pitcher di New York sale sul monte anche per la nona ripresa, lasciando a riposo il closer e chiudendo alla grande la sua memorabile prestazione.
Da 12 anni un pitcher targato NY non lanciava un'intera partita di Post Season, dai tempi di Rogers Clemens.
Passano gli Yankees, bravi gli Yankees, complimenti agli Yankees.
L'American League Pennant se lo contenderanno New York e Detroit in una Championship Series che ci regalerà molte emozioni.
di Roberto Mantovani
Nella foto, la gioia di CC Sabathia, dominatore della serata (Elsa/GettyImages da Espn.com).
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Grazie a questa nuova formula che prevede una diversa scelta del Team Wild Card, due squadre della stessa division possono ritrovarsi (come in questo caso) fin da subito in una serie da 5, mentre prima, la cosa poteva verificarsi solo in quella da 7 che assegnava il pennant. Non mi piace per niente perché nel caso in cui fra un decennio i Red Sox tornino ai play off potrebbero trovarsi ad eliminare NY in gara-5 invece che in una più emozionante gara-7.
Ma veniamo alla partita.
Quando è stato pubblicato il lineup card, spiccava l'assenza di un big: Alex Rodriguez viene lasciato a sedere ed in terza base, al suo posto viene sistemato Eric Chavez. La notizia-bomba viene accolta con diverse reazioni. Il pubblico di New York esulta (fischiato dai propri tifosi per le sue prestazioni raccapriccianti), mentre i tifosi Orioles si disperano perché vedevano in lui l'uomo in più per Baltimore.
Certo è che il simpaticone A-Rod si presenta sempre più scarico e triste: le sue statistiche d'attacco non lo vedono mai nei primi dieci (quelle da postseason sono umilianti, 2 su 16) ed in quelle difensive risulta addirittura inesistente.
Ripreso dalle telecamere, a sedere nel dugout, con la sua bella felpina, A-Rod ci regalava una godibile espressione da cane bastonato. La serata parte bene.
CC Sabathia e Hammel si affrontano sul monte. Esteticamente il pitcher di Baltimore si presenta con un ottimo abbinamento di colori tra maglia e scarpe. Voglio quelle Nike, Hammel, dimmi dove le hai prese.
Partono alla grande entrambi e non concedono nulla fino alla parte bassa del quinto inning, quando Teixeira con un singolo e rubata si porta in seconda base con zero out. Tocca ad Raul Ibanez (Voldemort, preciso a Voldemort) portarlo a casa per l'1-0 New York. Rispunta fuori tra il pubblico lo striscione: RAH-OOL.
Nellla sesta ripresa McLouth illude Baltimore con una lunga battuta in foul, vicina al palo. Fuori di poco, anzi tocca il palo, anzi no, fuori, anzi lo tocca gli arbitri chiedono aiuto all'instant replay e decidono per il foul.
Mentre Robinson Cano risulta imbarazzante in attacco (.091 in media battuta, incredibile) si sveglia Ichiro Suzuki e con un lungo double porta a casa Derek Jeter. 2-0 Bronx Bombers.
CC Sabathia continua a dominare sul monte. Siamo al settimo inning ed ha concesso solo una valida agli Orioles.
La serata sembra segnata. Il pubblico "gufante" davanti allo schermo inizia ad accettare l'idea che saranno gli Yankees a passare il turno.
Infatti, Granderson, che fino a ieri aveva oziato con la mazza in mano (1 su 16 nella serie) decide di terminare il letargo: suo il lungo Homer Run che porta gli Yankees sul 3-0.
Brutto inning, l'ottavo per Sabathia. Subisce e concede troppo, incassa un punto e con una scelta d'assistenza errata regala le basi piene a Baltimore. Con 2 out, 2 strike, 3 cuscini occupati si decide la partita.
Hardy non inventa il miracolo e lo Yankee Stadium tira un sospiro di sollievo.
Decisamente una serata targata Sabathia questa: chi lo riesce a mettere KO questo? Per abbatterlo, calcolando il peso, ci vorrebbero almeno due dardi narcotizzanti, quelli che usano per i rinoceronti.
Scherzi a parte, il pitcher di New York sale sul monte anche per la nona ripresa, lasciando a riposo il closer e chiudendo alla grande la sua memorabile prestazione.
Da 12 anni un pitcher targato NY non lanciava un'intera partita di Post Season, dai tempi di Rogers Clemens.
Passano gli Yankees, bravi gli Yankees, complimenti agli Yankees.
L'American League Pennant se lo contenderanno New York e Detroit in una Championship Series che ci regalerà molte emozioni.
di Roberto Mantovani
Nella foto, la gioia di CC Sabathia, dominatore della serata (Elsa/GettyImages da Espn.com).
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