I PHILADELPHIA PHILLIES NEL 2017
Se tre indizi fanno un prova, allora possiamo dare una buona notizia ai tifosi dei Philadelphia Phillies: c’è un piano che prosegue, lento ma sicuro, nella ricostruzione della franchigia.
Circa mezzo milione di spettatori in meno a stagione, a Citizens Bank Park, rispetto al 2014, sono dato di fatto, ma:
1- L’estensione del contratto a Odubel Herrera
2- L’ingaggio del talentuoso, seppur incostante, lanciatore Clay Buchholz e del veterano Howie Kendrick
3- Un libro paga fermo sui 65 milioni di dollari
rappresentano un segnale, che la tifoseria deve decifrare in maniera positiva sotto vari punti di vista.
1- L’ex Red Sox Buchholz dovrebbe essere nella rosa dei cinque lanciatori partenti, insieme con Hellickson, Eickhoff, Nola e Velasquez (qui in ordine alfabetico: a Mackanin e soci il compito di “farli girare” correttamente). Una buona rotazione, sulla carta, che lascia ai vari Asher, Elfin e Thompson il tempo di crescere senza eccessive pressioni.
2- Nel 2014, solo le “corazzate” Yankees e Dodgers hanno speso più dei Phillies, che dal canto loro hanno versato in salari qualcosa come 180 milioni di dollari. Che ora sono diventati 65. Certo, con l’addio di Howard serve un buon slugger da subito; ma i conti tornano, e il mercato dei free agent, in questo ruolo, offre scelte adatte a tutte le tasche.
3- Parliamoci chiaro: se, come e’ possibile, la franchigia sarà tra le dieci peggiori della MLB anche nel 2017, allora si potrà pescare bene, benissimo, pure durante il draft del 2018 (il prossimo giugno Philadelphia sceglierà per ottava, ndr).
Conti a posto.
Prospettive di buone scelte nei prossimi draft.
Giocatori d’esperienza ingaggiati con contratti brevi e poco onerosi: cosi’ facendo, i prospetti crescono e non vengono oscurati, si prospetta una stagione dignitosa (la National League East è una divisione durissima) e il monte salari rimane sotto controllo.
Estensione dei contratti alle giovani stelle che, sul campo, sanno meritarsela.
Serve molta pazienza, ma se durante la scorsa Off Season si nutrivano mere speranze, ora si hanno i primi riscontri: sulle rive del Delaware, la direzione imboccata è una direzione corretta.
di Andrea Comotti
Nella foto, Odubel Herrera mentre si appresta ad andare a battere davanti al proprio pubblico (da SportsJournal.ca).
Circa mezzo milione di spettatori in meno a stagione, a Citizens Bank Park, rispetto al 2014, sono dato di fatto, ma:
1- L’estensione del contratto a Odubel Herrera
2- L’ingaggio del talentuoso, seppur incostante, lanciatore Clay Buchholz e del veterano Howie Kendrick
3- Un libro paga fermo sui 65 milioni di dollari
rappresentano un segnale, che la tifoseria deve decifrare in maniera positiva sotto vari punti di vista.
1- L’ex Red Sox Buchholz dovrebbe essere nella rosa dei cinque lanciatori partenti, insieme con Hellickson, Eickhoff, Nola e Velasquez (qui in ordine alfabetico: a Mackanin e soci il compito di “farli girare” correttamente). Una buona rotazione, sulla carta, che lascia ai vari Asher, Elfin e Thompson il tempo di crescere senza eccessive pressioni.
2- Nel 2014, solo le “corazzate” Yankees e Dodgers hanno speso più dei Phillies, che dal canto loro hanno versato in salari qualcosa come 180 milioni di dollari. Che ora sono diventati 65. Certo, con l’addio di Howard serve un buon slugger da subito; ma i conti tornano, e il mercato dei free agent, in questo ruolo, offre scelte adatte a tutte le tasche.
3- Parliamoci chiaro: se, come e’ possibile, la franchigia sarà tra le dieci peggiori della MLB anche nel 2017, allora si potrà pescare bene, benissimo, pure durante il draft del 2018 (il prossimo giugno Philadelphia sceglierà per ottava, ndr).
Conti a posto.
Prospettive di buone scelte nei prossimi draft.
Giocatori d’esperienza ingaggiati con contratti brevi e poco onerosi: cosi’ facendo, i prospetti crescono e non vengono oscurati, si prospetta una stagione dignitosa (la National League East è una divisione durissima) e il monte salari rimane sotto controllo.
Estensione dei contratti alle giovani stelle che, sul campo, sanno meritarsela.
Serve molta pazienza, ma se durante la scorsa Off Season si nutrivano mere speranze, ora si hanno i primi riscontri: sulle rive del Delaware, la direzione imboccata è una direzione corretta.
di Andrea Comotti
Nella foto, Odubel Herrera mentre si appresta ad andare a battere davanti al proprio pubblico (da SportsJournal.ca).