di DANIELE MATTIOLI

 

A trentasei anni, ha deciso di rimettersi in gioco e dopo aver dominato in Serie A2, in tutte le statistiche, ha deciso di ritornare nella massima lega, per dare una mano alla Fortitudo e possiamo dire che questo aiuto è arrivato. Chi non si ricorda l’epica gara della sera a Grosseto quando riuscì a trionfare o il doppio gioco (a basi piene) a Nettuno, quando ha fermato a mani nude una secca linea battuta da un avversario? Ecco a voi Alfred Delgado.

 

DMATT: Ciao Alfredo.

ALFREDO DELGADO: Ciao a tutti.

 

DMATT: Cosa hai pensato quando si erano riempite la prima e la seconda base, al settimo inning?

ALFREDO DELGADO: Ho continuato a essere concentrato sul gioco, cercando di fare i movimenti giusti e pensando sempre avanti. Per fortuna mi è andata bene e Chiarini ha battuto sull’esterno concludendo così l’attacco ospite.

 

DMATT: Dopo i tre anni trascorsi in Fortitudo (1998, 1999 e 2000) cosa ti ha spinto in biancoblù? Ci sarai l’anno prossimo?

ALFREDO DELGADO: Dovevo un favore alla società e così ho dato un piccolo contributo. Per quanto riguarda la prossima stagione non penso di riuscire a continuare in biancoblù complici i problemi di lavoro. Forse andrò a giocare a Sasso Marconi, insieme a degli amici.

 

DMATT: Delle gare che hai lanciato quest’anno, ti ricordo quella di Grosseto, dove la Fortitudo si è imposta per nove a sei e dove sei risultato il vincente, lanciando quasi cinque inning. Cosa ti ricordi?

ALFREDO DELGADO: E’ stata un’emozione incredibile, anche se alla fine avevo un po’ ceduto in quanto mi alleno come se fossi un closer, e per questo non sono abituato a lanciare così tante riprese.

 

DMATT: Ripercorrendo la tua carriera, a che età hai iniziato a giocare a baseball? Quando sei arrivato in Italia?

ALFREDO DELGADO: Ho iniziato a giocare quando avevo sette anni e dopo aver giocato con la squadra giovanile di L’Avana sono venuto in Italia. Ho iniziato a Bologna nel 1998, quando disputammo la Coppa Ceb, e rimasi in Fortitudo per altri due anni. Poi ho giocato a Imola, Codogno, di nuovo a Imola, per poi approdare a San Giovanni in Persiceto nel 2005. Poi per le ultime due stagioni, ho vestito la maglietta del Marina di Ravenna. 

 

DMATT: L’ultima domanda della nostra intervista, riguarda Cuba, la tua terra natale. Che ricordo ne hai? E a proposito di Cuba, cosa ne pensi del secondo posto ottenuto alle Olimpiadi (sconfitta in finale per tre a due)?

ALFREDO DELGADO: Beh, Cuba è la mia vita. Anche se la mia famiglia abita a Miami, Cuba è sempre nel mio cuore, è fantastica. Là c’è tutto. Per quanto riguarda il piazzamento all’Olimpiade, lo reputo comunque positivo, in quanto è riuscita a lottare alla pari con tutti, dimostrando di non essere inferiore a nessuno.


DMATT: Grazie mille per la disponibilità, Alfredo.

ALFREDO DELGADO: Grazie a te.

 

LA SCHEDA DI ALFREDO LOPEZ DELGADO

 

Nome: ALFREDO LOPEZ

Cognome: DELGADO

Nato il: 30 DICEMBRE 1971 A L’AVANA (CUBA)

Ruoli: LANCIATORE, MA ANCHE PRIMA BASE NONCHE’ ESTERNO.

Squadre in cui ha giocato, in Italia: FORTITUDO BOLOGNA, REDSKINS IMOLA, CODOGNO, SAN GIOVANNI IN PERSICETO, MARINA DI RAVENNA.

Hobby: E’ UN CINEFILO E IL SUO GENERE PREFERITO E’ QUELLO STORICO A TINTE GIALLE, TIPO IL CODICE DA VINCI (SUO FILM PREFERITO). ADORA, A LIVELLO LETTERARIO, DAN BROWN E PER QUESTO I SUOI LIBRI PREFERITI SONO LO STESSO CODICE DA VINCI E ANGELI E DEMONI. ADORA, INFINE, LA SALSA E LO SPORT (SOPRATTUTTO BASKET: E’ UN TIFOSO FORTITUDO).

            ALFREDO LOPEZ DELGADO