LA RIVINCITA DI JUNIOR OBERTO
È fin troppo facile scrivere un articolo del genere così a mente calda. Sono le 2.42 di sabato 3 Agosto 2013, appena un’ora fa ero allo Stadio dei Pirati del Rimini Baseball per assistere alla finale dell'European Cup che ha consacrato la Fortitudo Bologna Campione d’Europa.
Già per questo potrei ritenermi fortunato, se poi penso che ho potuto assistere alla festa dei vincitori direttamente dal campo accanto a loro, tutto prende una piega molto più romantica.
Ma il massimo del romanticismo io e Daniele, il miglior compagno di viaggio che potessi avere in questa due giorni di full baseball, viene probabilmente raggiunto quando ci avviciniamo a Junior Oberto.
Piccola premessa: Oberto è un lanciatore di 33 anni di origini venezuelane naturalizzato italiano, un oriundo insomma. Il caro Obi (come lo chiamano in squadra) non doveva nemmeno esserci; si perché il nostro amico dopo prestazioni folgoranti con la maglia del Grosseto ha rischiato seriamente di vedere distrutta la sua carriera per via di un brutto incidente.
Invece Obi è uno tosto, un vero giocatore di baseball, e non solo si è rialzato, ma lo ha fatto in grande stile, diventando Campione d’Europa.
Ma sentiamo cosa ha detto ai nostri microfoni appena terminata la partita, alla domanda “Cosa stai provando in questo istante?” Oberto risponde così: “Ti dico la verità, era l’ ultima cosa che mi mancava; perché ho vinto la Coppa Italia, ho vinto lo Scudetto e mi mancava solo la Coppa Campioni. Questa è un emozione grande. Ringrazio la società, ringrazio il Manager, il Pitching Coach, tutti i ragazzi e lo staff della Fortitudo; perché è una bella società, una bella squadra e il merito è di tutti. Mi trovo troppo bene in questa squadra”.
L’altra domanda è “C’è stato un momento passato, magari quando ti eri fatto male, in cui hai pensato di non essere più quello di una volta, hai mai pensato al ritiro?”. Al che il simpatico Oberto ci confessa: “Guarda ti racconto in due minuti quello che mi è successo. Quando ho avuto l’incidente mi hanno subito detto che non avrei più camminato, quindi la prima cosa che mi sono messo in testa è di tornare a camminare, e in seguito a giocare, magari non più come prima ma almeno a dare sempre il 100%. Quindi in questo momento posso dirti che mi sento felice per due cose: uno, perché si è vinto; e due perché personalmente sono riuscito a camminare prima, a correre poi, e infine a tornare a giocare a baseball. Quindi è un emozione grandissima. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino quando mi sono infortunato”.
dallo stadio dei Pirati di Rimini, il nostro inviato Michele Acacia
Nella foto, Junior Oberto impegnato durante la partita (@SimoneAmaduzzi).
Già per questo potrei ritenermi fortunato, se poi penso che ho potuto assistere alla festa dei vincitori direttamente dal campo accanto a loro, tutto prende una piega molto più romantica.
Ma il massimo del romanticismo io e Daniele, il miglior compagno di viaggio che potessi avere in questa due giorni di full baseball, viene probabilmente raggiunto quando ci avviciniamo a Junior Oberto.
Piccola premessa: Oberto è un lanciatore di 33 anni di origini venezuelane naturalizzato italiano, un oriundo insomma. Il caro Obi (come lo chiamano in squadra) non doveva nemmeno esserci; si perché il nostro amico dopo prestazioni folgoranti con la maglia del Grosseto ha rischiato seriamente di vedere distrutta la sua carriera per via di un brutto incidente.
Invece Obi è uno tosto, un vero giocatore di baseball, e non solo si è rialzato, ma lo ha fatto in grande stile, diventando Campione d’Europa.
Ma sentiamo cosa ha detto ai nostri microfoni appena terminata la partita, alla domanda “Cosa stai provando in questo istante?” Oberto risponde così: “Ti dico la verità, era l’ ultima cosa che mi mancava; perché ho vinto la Coppa Italia, ho vinto lo Scudetto e mi mancava solo la Coppa Campioni. Questa è un emozione grande. Ringrazio la società, ringrazio il Manager, il Pitching Coach, tutti i ragazzi e lo staff della Fortitudo; perché è una bella società, una bella squadra e il merito è di tutti. Mi trovo troppo bene in questa squadra”.
L’altra domanda è “C’è stato un momento passato, magari quando ti eri fatto male, in cui hai pensato di non essere più quello di una volta, hai mai pensato al ritiro?”. Al che il simpatico Oberto ci confessa: “Guarda ti racconto in due minuti quello che mi è successo. Quando ho avuto l’incidente mi hanno subito detto che non avrei più camminato, quindi la prima cosa che mi sono messo in testa è di tornare a camminare, e in seguito a giocare, magari non più come prima ma almeno a dare sempre il 100%. Quindi in questo momento posso dirti che mi sento felice per due cose: uno, perché si è vinto; e due perché personalmente sono riuscito a camminare prima, a correre poi, e infine a tornare a giocare a baseball. Quindi è un emozione grandissima. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino quando mi sono infortunato”.
dallo stadio dei Pirati di Rimini, il nostro inviato Michele Acacia
Nella foto, Junior Oberto impegnato durante la partita (@SimoneAmaduzzi).