RIMINI: LO STILE YANKEES FINALMENTE PAGHERA'?
Rino Zangheri è lo Steinbrenner italiano. Una passione per il baseball che supera il materiale e raggiunge alti livelli spirituali. Personaggio carismatico, rude e passionale continua ad essere IL Presidente del baseball italiano. Peccato che l'umore negli ultimi anni non sia dei migliori visti i due secondi posti consecutivi contro i terribili cugini di San Marino.
Sono anni che "il Pres" mette mano a cuore e portafoglio per portare ex-MLB, LVBP e Atlantic League per costruire una squadra finalmente vincente dopo anni di delusioni. Ha cambiato, ruotato, chiamato e richiamato allenatori (stranieri e non) ma il risultato non è cambiato: sempre vicino alla metà, l'agognato 12° scudetto, che però scappa sul più bello. Ha cercato più volte il dialogo con l'amministrazione riminese per ristrutturare il campo non trovando mai supporto. Sta cercando di rilanciare anche i rapporti con le società limitrofe per il farm system, cosa che ne gli ultimi anni era stata trascurata. Ma lui, nonostante tutto, va avanti e per riportare in terra di Romagna lo scudetto continua a seguire minuziosamente ogni mossa di mercato. Di certo questa stagione per il manager Catanoso sarà tutt'altro che facile.
Dopo due secondi posti molti fra i tifosi riminesi avevano chiesto la sua testa non fosse altro, e bastava stare in tribuna durante le gare fatali ai Pirati negli ultimi playoff, per il fatto che sono cambiati i giocatori ma l'unico che non è cambiato è lui. La vita del manager di baseball si sa è molto più longeva di quella dell'allenatore di calcio e le colpe spesso sono facilmente riscontrabili più nelle prestazioni dei singoli che in errori stretegico-tattici.
Le parole dette da Zangheri durante l'offseason però sanno molto da ultimo giro di giostra. Ma, correttamente e coerentemente, Zangheri ha cercato di costruire una squadra ancora più forte rispetto all'anno scorso con importanti conferme e qualche novità stellare, giusto per togliere alibi su eventuali mancanze del roster.
Il Blocco 2013
Le conferme più importanti sono sicuramente quelle di Bertagnon e Zileri, il mancino Marquez, l'eterno Gomez e il devastante Alex Romero, giocatore decisamente fuori livello per l'IBL, che sa letteralmente mandare la palla dove preferisce. Sono cinque conferme che sicuramente aiuteranno a mantenere stabile l'equilibrio del team nel box di battuta. A loro si aggiungo i ragazzi dell'ormai gruppo storico capitanati da Mario Chiarini: Corradini, Santora, Spinelli, Babini, Cit, Di Fabio, Patrone e Cherubini. Rientrano nel gruppo dopo qualche anno di assenza Daniele Del Bianco (Godo) e Marco Baccelli. Complice anche la cancellazione dell'IBL2 molti dei prospetti del farm riminese, tra cui i più in vista sono sicuramente Celli e Fabbri, saranno quest'anno impegnati nella serie A Federale (girone C) con il Rimini Riviera.
Nuovi Arrivi
Archiviati il deludente Castro, l'ottimo sostituto di Baldwin Bazardo e rispedito al mittente Pezzullo, Zangheri quest'anno ci è andato giù ancora pesante, portandosi dietro anche qualche critica. Ma andiamo con ordine.
Nel box di battuta dal Venezuela arriva un veterano di peso come Oscar Salazar. Classe 1978, una vita su e giù fra Major, Minors, Messico e Giappone e uno dei giocatori più amati in patria. Quest'anno con Tiburones de la Guaira ha fatto un campionato leggermente sottotono ma senza perdere troppo in potenza (avg .212, slg. 313 con 6 doppi e 4 fuoricampo). L'altro pezzo da novanta in arrivo è Giuseppe Mazzanti, complice la disgregazione e il caos che regnano sovrani nella città del Baseball. Poco da dire sul migliore terza base italiano (nel 2013 avg .342, slg. 508, obp .434): se motivato e in salute farà sicuramente danni.
Per quanto riguarda il monte l'ace è sicuramente l'ex-MLB statunitense Mike Ekstrom, trascinatore (con era 0.00) dei Canberra Cavalry alle ultime Asian Series. Nativo di Portland, ha iniziato la sua carriera PRO con i San Diego Padres nel 2004 dove fino al AA ha sempre ricoperto il ruolo da partente. Nel 2008 esordisce in MLB dove però sarà utilizzato come rilievo, ruolo che continuerà ad avere anche in AAA. Negli anni successivi fra alti e bassi continuerà il suo percorso, fra AAA e MLB, con Tampa Bay, Colorado e Oakland. Nel 2013 gli ultimi 26 inning con gli Angels e poi, armi e bagagli, parte per l'Australia. Prima le prestazioni con Canberra e poi con i Perth Heat gli valgono la chiamata a Rimini. L'altro acquisto sul monte è il rientrante mancino venezuelano, con passaporto italiano, Jose Escalona. Soggetto niente male il ragazzo sul monte, arrivato in Italia come straniero per l'Unione Picena nella allora serie A2 poi a San Marino, ma con la carriera sporcata da una squalifica per doping di due anni ai tempi della sua avventura nettunese nel 2011. Se è rimasto quello che abbiamo visto in IBL è sicuramente un rilievo di primissima qualità.
Analisi Finale
Il Rimini versione 2014 è una squadra che ricalca quella dell'anno precedente. Niente grandi rivoluzioni ma sostituzioni mirate, volte soprattutto a rinforzare il lineup con giocatori più clutch, ovvero più capaci di piazzare la valida decisiva. Salazar, Mazzanti, Romero dovranno essere gli uomini che portano a casa i punti nei più che probabili playoff altrimenti sono dolori come nel 2013. Ekstrom ed Escalona sono una coppia sicuramente fortissima e con Marquez a supporto nella prima fase sarà difficilissimo passare.
Due punti interrogativi per il monte: l'adattamento di Ekstrom al campionato e all'Italia e la gestione dei partenti durante la regoular season. Catanoso negli ultimi anni ha letteralmente tirato il collo ai suoi starter che, spesso, sono arrivati cotti alla post-season. L'altra recente anomalia è che da un po' di anni a Rimini sembra che sia finita la luna di miele con gli americani. Al posto di essere l'arma in più si rivelano delle autentiche delusioni o pagano un lungo periodo di adattamento. Sarebbe un brutto colpo ripetere una staffetta sul monte come quella del 2013 bruciandosi il visto per la seconda fase.
In sintesi è una squadra potenzialmente mostruosa nel box e solida sul monte. Ma è squadra che lega troppo i suoi destini alla prestazione degli slugger, cedendo qualcosa sia dal lato difensivo che da quello della velocità e del gioco sulle basi. Santora è ancora il leadoff ma l'età avanza e la velocità diminuisce e abbiamo visto che, sotto pressione, i riminesi si dilettano poco con lo small baseball che piace tanto a Bologna e a cui San Marino sa adattarsi più facilmente. Resta, insieme a San Marino, una delle favorite per le Italian Baseball Series.
di Marco Mignola
Nella foto, lo swing di Alex Romero durante le scorse Finali Scudetto (EzioRatti/Fibs.it).
Sono anni che "il Pres" mette mano a cuore e portafoglio per portare ex-MLB, LVBP e Atlantic League per costruire una squadra finalmente vincente dopo anni di delusioni. Ha cambiato, ruotato, chiamato e richiamato allenatori (stranieri e non) ma il risultato non è cambiato: sempre vicino alla metà, l'agognato 12° scudetto, che però scappa sul più bello. Ha cercato più volte il dialogo con l'amministrazione riminese per ristrutturare il campo non trovando mai supporto. Sta cercando di rilanciare anche i rapporti con le società limitrofe per il farm system, cosa che ne gli ultimi anni era stata trascurata. Ma lui, nonostante tutto, va avanti e per riportare in terra di Romagna lo scudetto continua a seguire minuziosamente ogni mossa di mercato. Di certo questa stagione per il manager Catanoso sarà tutt'altro che facile.
Dopo due secondi posti molti fra i tifosi riminesi avevano chiesto la sua testa non fosse altro, e bastava stare in tribuna durante le gare fatali ai Pirati negli ultimi playoff, per il fatto che sono cambiati i giocatori ma l'unico che non è cambiato è lui. La vita del manager di baseball si sa è molto più longeva di quella dell'allenatore di calcio e le colpe spesso sono facilmente riscontrabili più nelle prestazioni dei singoli che in errori stretegico-tattici.
Le parole dette da Zangheri durante l'offseason però sanno molto da ultimo giro di giostra. Ma, correttamente e coerentemente, Zangheri ha cercato di costruire una squadra ancora più forte rispetto all'anno scorso con importanti conferme e qualche novità stellare, giusto per togliere alibi su eventuali mancanze del roster.
Il Blocco 2013
Le conferme più importanti sono sicuramente quelle di Bertagnon e Zileri, il mancino Marquez, l'eterno Gomez e il devastante Alex Romero, giocatore decisamente fuori livello per l'IBL, che sa letteralmente mandare la palla dove preferisce. Sono cinque conferme che sicuramente aiuteranno a mantenere stabile l'equilibrio del team nel box di battuta. A loro si aggiungo i ragazzi dell'ormai gruppo storico capitanati da Mario Chiarini: Corradini, Santora, Spinelli, Babini, Cit, Di Fabio, Patrone e Cherubini. Rientrano nel gruppo dopo qualche anno di assenza Daniele Del Bianco (Godo) e Marco Baccelli. Complice anche la cancellazione dell'IBL2 molti dei prospetti del farm riminese, tra cui i più in vista sono sicuramente Celli e Fabbri, saranno quest'anno impegnati nella serie A Federale (girone C) con il Rimini Riviera.
Nuovi Arrivi
Archiviati il deludente Castro, l'ottimo sostituto di Baldwin Bazardo e rispedito al mittente Pezzullo, Zangheri quest'anno ci è andato giù ancora pesante, portandosi dietro anche qualche critica. Ma andiamo con ordine.
Nel box di battuta dal Venezuela arriva un veterano di peso come Oscar Salazar. Classe 1978, una vita su e giù fra Major, Minors, Messico e Giappone e uno dei giocatori più amati in patria. Quest'anno con Tiburones de la Guaira ha fatto un campionato leggermente sottotono ma senza perdere troppo in potenza (avg .212, slg. 313 con 6 doppi e 4 fuoricampo). L'altro pezzo da novanta in arrivo è Giuseppe Mazzanti, complice la disgregazione e il caos che regnano sovrani nella città del Baseball. Poco da dire sul migliore terza base italiano (nel 2013 avg .342, slg. 508, obp .434): se motivato e in salute farà sicuramente danni.
Per quanto riguarda il monte l'ace è sicuramente l'ex-MLB statunitense Mike Ekstrom, trascinatore (con era 0.00) dei Canberra Cavalry alle ultime Asian Series. Nativo di Portland, ha iniziato la sua carriera PRO con i San Diego Padres nel 2004 dove fino al AA ha sempre ricoperto il ruolo da partente. Nel 2008 esordisce in MLB dove però sarà utilizzato come rilievo, ruolo che continuerà ad avere anche in AAA. Negli anni successivi fra alti e bassi continuerà il suo percorso, fra AAA e MLB, con Tampa Bay, Colorado e Oakland. Nel 2013 gli ultimi 26 inning con gli Angels e poi, armi e bagagli, parte per l'Australia. Prima le prestazioni con Canberra e poi con i Perth Heat gli valgono la chiamata a Rimini. L'altro acquisto sul monte è il rientrante mancino venezuelano, con passaporto italiano, Jose Escalona. Soggetto niente male il ragazzo sul monte, arrivato in Italia come straniero per l'Unione Picena nella allora serie A2 poi a San Marino, ma con la carriera sporcata da una squalifica per doping di due anni ai tempi della sua avventura nettunese nel 2011. Se è rimasto quello che abbiamo visto in IBL è sicuramente un rilievo di primissima qualità.
Analisi Finale
Il Rimini versione 2014 è una squadra che ricalca quella dell'anno precedente. Niente grandi rivoluzioni ma sostituzioni mirate, volte soprattutto a rinforzare il lineup con giocatori più clutch, ovvero più capaci di piazzare la valida decisiva. Salazar, Mazzanti, Romero dovranno essere gli uomini che portano a casa i punti nei più che probabili playoff altrimenti sono dolori come nel 2013. Ekstrom ed Escalona sono una coppia sicuramente fortissima e con Marquez a supporto nella prima fase sarà difficilissimo passare.
Due punti interrogativi per il monte: l'adattamento di Ekstrom al campionato e all'Italia e la gestione dei partenti durante la regoular season. Catanoso negli ultimi anni ha letteralmente tirato il collo ai suoi starter che, spesso, sono arrivati cotti alla post-season. L'altra recente anomalia è che da un po' di anni a Rimini sembra che sia finita la luna di miele con gli americani. Al posto di essere l'arma in più si rivelano delle autentiche delusioni o pagano un lungo periodo di adattamento. Sarebbe un brutto colpo ripetere una staffetta sul monte come quella del 2013 bruciandosi il visto per la seconda fase.
In sintesi è una squadra potenzialmente mostruosa nel box e solida sul monte. Ma è squadra che lega troppo i suoi destini alla prestazione degli slugger, cedendo qualcosa sia dal lato difensivo che da quello della velocità e del gioco sulle basi. Santora è ancora il leadoff ma l'età avanza e la velocità diminuisce e abbiamo visto che, sotto pressione, i riminesi si dilettano poco con lo small baseball che piace tanto a Bologna e a cui San Marino sa adattarsi più facilmente. Resta, insieme a San Marino, una delle favorite per le Italian Baseball Series.
di Marco Mignola
Nella foto, lo swing di Alex Romero durante le scorse Finali Scudetto (EzioRatti/Fibs.it).