LEONARDO ZILERI PRESENTA LA SEMIFINALE DEL RIMINI AL SITO GRANDESLAM.NET


Dopo aver dominato per quasi tutta la stagione, il Rimini si è dovuto arrendere al Bologna all’ultimo respiro ed accontentarsi del secondo posto. Può essere questo un motivo in più di rivincita in questi playoff?
Purtroppo avevamo più esigenze tattiche e sicuramente meno lanciatori a disposizione rispetto al Bologna perciò siamo stati costretti ad attuare delle scelte. Io comunque spero di incontrarli in finale perché alla fine abbiamo dimostrato di essere tutte e due delle ottime squadre.
Così come per la Coppa Europea, anche la vetta del Campionato vi è sfuggita all’ultimo inning. C’è un problema di tenuta a livello psicologico per questa squadra?
Sai in quella finale è bastato un lancio, alla fine si è risolto tutto lì. Tralaltro la situazione in campo era così delicata che non potevamo fare altrimenti. Così è successo anche con il San Marino, sono stati bravi a crederci fino in fondo e alla fine hanno avuto la meglio.
Hai chiuso la regular season con un impressionante .313 di media battuta, 46 valide e 36 punti segnati. Credo sia più che soddisfatto dell’ottimo apporto dato al Rimini, o avresti voluto fare ancora di più?
Sono assolutamente soddisfatto. Alla fine ho passato gli ultimi due anni a recuperare da un infortunio, quindi alla fine sono contento di com’è andata la stagione. Soprattutto per i punti segnati quello è l’aspetto che più mi ha soddisfatto. Alla fine la media battuta è relativa, l’importante è arrivare in base non importa come.
Sei anche fra i leader dell’IBL per doppi colpiti assieme ad altri due tuoi compagni, Castro e Chiarini, ben 13 doppi a testa. A cosa deve il Rimini la sua grande produttività in battuta?
Abbiamo certamente un ottimo lineup, coperto in tutti i ruoli, se pensi che il nono in battuta è Buccheri.. Questo denota l’enorme potenzialità del nostro ordine di battuta. È una squadra costruita sulla battuta più che sul monte di lancio e il fatto che ogni giocatore si sia preso le sue responsabilità e abbia dato tutto per la squadra è stato fondamentale.
Nonostante le difficoltà il Nettuno è riuscito ad arrivare fin qui. Qual è secondo lei l'aspetto da tenere in maggior considerazione della squadra di Bagialemani?
Nettuno è una squadra ostica, che non molla mai e gioca sempre con il coltello fra i denti. In più quando comincia bene un inning è difficile poi da frenare. È una squadra giovane e quindi non facile da inquadrare; io ho lavorato con i giovani e portano tanto entusiasmo, voglia di fare e voglia di mettersi in mostra. Certo questo a volte ha i suoi svantaggi come di contro ha i suoi vantaggi. Non sarà semplice contro di loro.
di Michele Acacia
Nella foto, un primo piano di Leo Zileri (@Bassani/Photobass.eu).