Una delle cose di cui gli amanti del baseball sono coscienti è che sono innamorati di uno sport assolutamente imprevedibile. Se, per un puro caso, tra gli oltre 40 mila tifosi giapponesi del Tokyo Dome, oggi, ci fosse stato qualcuno che ancora non lo sapeva, l'ha sicuramente imparato assistendo a questa partita di semifinale.

Il Giappone ha giocato la sua partita tenendo a freno i coreani, fino al nono inning. I 3 punti, tutti segnati al quarto inning, erano stati ben difesi e potevano rappresentare un vantaggio abbastanza tranquillo.

Il manager della Korea del Sud aveva una sola carta da giocare e, quella, si è rivelata rivoluzionaria. Al nono inning, con la sua squadra sotto di tre punti sceglie di far entrare un pinch hitter, Jae Won Oh che, con una valida ben piazzata sull'esterno sinistro, dà il via alla corsa per il recupero. Grande esultanza per il coreano che si ferma sulla prima. Un secondo pinch hitter, la palla la piazza sull'esterno centro. Jeong Keun-woo torna a battere a sinistra e ne ricava un doppio, grazie al quale entra il primo punto.

Il manager giapponese non prende provvedimenti per arginare i coreani, almeno fino a quando Norimoto, il lanciatore, non colpisce un battitore e riempie le basi.

Kokubo, il manager del Giappone, chiama Matsui sul monte. Ma il closer non risponde alle aspettative e fa entrare un punto forzato. Kokubo non può fare altro che tentare l'ultima possibilità: Hirotoshi Masui. Il lanciatore deve affrontare il battitore designato che, per sua sfortuna, è quel Dae Ho Lee già MVP delle Japan Series. Difatti il designato batte un singolo che fa entrare i 2 punti del pareggio e, poi, del sorpasso.

Niente possono i giapponesi, nella loro ultima metà del nono inning. La Korea schiera ben sette lanciatori in questa partita, con una difesa serrata e attenta che non permette al Giappone di riprendere il dominio della partita e porta via, ad un attonito Kokubo, il posto da finalista in questo Premier 12.

Sei per parte le valide e un solo errore, a carico della Korea.

Felice il manager coreano Sik In Kim che ha dichiarato al sito Fibs.it: “ Abbiamo fatto del nostro meglio per vincere. Qualche volta, nel baseball, la squadra più forte perde contro quella più debole”.

Anche il manager giapponese Hiroki Kokubo è stato assai laconico nelle sue dichiarazioni: “Noi stavamo vincendo la gara e noi l'abbiamo persa. E' veramente triste:”

Si salva in questa serata poco felice per il Giappone, il lanciatore partente Shohei Otani, che riesce a tenere per sette inning l'assalto dei coreani, giocando con estrema facilità palle da 98 miglia orarie di media, per toccare, al quarto inning, anche le 100 miglia. Cambi di velocità che sfiorano velocità siderali, come non fanno neppure le palle dritte di moltissimi altri lanciatori.

Quindi South Korea in finale con la vincente tra Stati Uniti e Messico che giocheranno la loro partita oggi, venerdì 20 novembre, alle ore 11 italiane.

di Cristina Pivirotto


Nella foto, la gioia della Corea del Sud dopo l'ultimo out (Fibs.it - KoreanHerald.com).