La vostra macchina va a benzina o a diesel? Se abitate a Bologna o San Marino direi senza dubbio benzina...anzi V-Power!!! Noi qui al sud pare che abbiamo fatto il pieno di diesel scadente...
Vabbè, basta con le metafore, che non sono il mio forte visto che di motori capisco anche molto poco! Comunque sia questa settimana si sono viste tre belle partite, tra due grandi squadre, con grandi campioni (e tutte le altre frasi di rito) ma...che legnate che ha preso questo povero Nettuno!

Lo ribadisco, una squadra dalle grandi ambizioni, molto poco concreta nel box e, per giunta, dal monte deludente!
Facciamo un passo indietro, lo scorso anno stavamo ad un passo dalla vittoria. Cosa è cambiato?
Anzitutto è bene andare a leggersi le statistiche: quattro titolari su nove battono sotto i .150, media battuta di squadra  di .215, superiore solo al Novara, siamo quarti per numero di strikeouts (a sole 4 eliminazioni di distanza dalla vetta), e soli 16 punti segnati in sei partite contro i 67 di San Marino o i 50 del Bologna! Ma il Nettuno anche lo scorso anno non batteva – potreste obbiettarmi voi, cari amici – ed è vero anche questo, ma lo scorso anno (oltre ad avere più contiuità nel lineup rispetto ad oggi) avevamo il miglior monte dell'IBL insieme alla miglior difesa! Quest'anno invece il monte vacilla... Un ERA di 5.54 è un peso troppo gravoso per una squadra che fatica in attacco. Lo scorso anno il Nettuno era questo: il monte concedeva poco o nulla poi con uomini sulle basi (le poche volte che ci andavano) cominciava lo show. Quest'anno il monte non limita un accidente e lo show, per ora, non è ancora cominciato!
Affrontiamo però un problema per volta:

ATTACCO: il Nettuno è a due velocità. Da una parte un ritrovato Peppe Mazzanti che dopo due anni di anonimato batte a 400, bene anche Sadler, Bergolla, Caradonna (anche se ha collezionato poche presenze al piatto è stato concreto e razionale in attacco anche utilizzato da Pinch Hitter). Buone anche le apparizioni di Grimaudo e Mercuri.
Dopo di loro più nulla... o quasi! Si va dal .136 di Retrosi allo .096 di Ambrosino passando per gli intermedi. Eppure lo scorso anno, dopo un intenso lavoro con Roberto De Francesci, batting coach dei laziali, erano arrivati ad una continuità che aveva trascinato il Nettuno in Finale! Si sa che il baseball è un gioco in cui la tecnica vale quanto l'approccio mentale, ed è su questo che devono lavorare per tornare vincenti! Le doti sono quelle, deve scattare quell'interruttore. Devono puntare sull'orgoglio. Con modestia, passione, concentrazione ed abnegazione. Dipende praticamente tutto da quando questo avverrà.

DIFESA e MONTE DI LANCIO: 5,54 di ERA, 52 valide concesse in 52 riprese, 7 fuoricampo subìti. Numeri non incoraggianti... Ma bisogna saper guardare dentro e dietro questi numeri, come ci si è arrivati. Il monte di lancio ha – anch'esso – due velocità: i partenti di indubbio valore, continuo a sostenerlo nonostante la brutta prova di R.Hernandez in Gara2 col Bologna, più Figueroa e gli italiani. I rilievi, invece, arrivati in condizioni pessime alla stagione. Mi riferisco in particolare a due lanciatori letteralmente inguardabili: D'Amico e Richetti con la loro alternanza di valide, lanci pazzi, colpiti e basi per ball.
Gara3 di questa settimana: situazione stabile sull'1-0 per la Fortitudo tenuta a bada da un ottimo De Santis e dal suo rilievo Masin. Sale Richetti ed arrivano 5 punti: ecco come rovinare una bella partita!
Le basi ci sono, la rotazione va rivista per evitare fatti come quello che citavo poc'anzi!
Ma dietro una prova deludente del monte ci sono solo cattivi pitchers? Intendo tornare su un punto per il quale sono stato anche aspramente criticato: la regia della difesa, ossia il ricevitore.

Ne ho parlato la scorsa settimana, ma vorrei spezzare una lancia in favore del povero Crescenzi, nell'occhio del ciclone negli ultimi giorni. È stato brutto sentirlo fischiato ed insultato dagli spalti. Questo atteggiamento è controproducente sia per lui che per la squadra. Ok, non è all'altezza, ma la colpa non è la sua, anzi, posso solo immaginare quanta pressione sia addosso a questo ragazzo! Mi chiedo più che altro con quale aspettativa sia stato portato a Nettuno. Del suo livello ne abbiamo anche in casa, magari avremmo potuto dare un po' di respiro lo scorso anno al povero Kelli Ramos alternandolo con Sparagna per formare quest'ultimo da vero ricevitore con la sicurezza di avere in caso di necessità un vero campione alle sue spalle. Ora ci ritroviamo in mezzo ad un bel pasticcio. Senza contare la politica scellerata degli anni passati che ha portato a dare il benservito ad una "gallina dalle uova d'oro" come poteva essere Albanese...

La scelta va fatta subito: continuare a puntare su Crescenzi o andare in cerca di chi possa sostituirlo.
Insomma, tirando le somme, nel mazzo che ha nelle mani Bagialemani ci sono tutte le carte per portare a casa il jackpot, sta a lui giocare di astuzia e prendere in mano questa situazione prima che questa short season voli via senza lasciare prove d'appello alla Danesi!

da Nettuno (Roma), il nostro corrispondente Jacopo Cherzad

Nella foto, Beppe Mazzanti difende il cuscino di terza base (Morolli-SKCS per Fibs.it).