Un intero paese si è fermato dopo il disastro naturale che è successo e sta cercando di farsi forza e ripartire, lottando anche contro le radiazioni delle centrali nucleari colpite. I giocatori di baseball nipponici presenti in Major League hanno, comunque, dovuto continuare il loro Spring Training. Queste sono le loro reazioni.

"Stiamo tutti bene, ma molti nostri amici sono in grave difficoltà. Potresti salutare i Cardinals per noi?". Recita così quanto scritto da So Taguchi, ex St. Louis Cardinals in una mail scritta ad un amico in America. L'esterno centro è sopravvissuto al terribile disastro naturale che ha colpito il Giappone. Molti altri suoi amici non ce l'hanno fatta. E insieme a loro, tanti altri ancora. Sono circa dodici mila, infatti, le vittime (accertate) causate dal terribile terremoto (8,9 la magnitudo, scala Richter), con annesso tsunami, che ha colpito il nord-est del Giappone. L' epicentro del terremoto è stato in mare a 130 chilometri dalla costa, ad una profondità di 24 chilometri e ha messo in ginocchio un intero paese, costretto ora rimanere ulteriormente in tensione per due motivi. Il primo deriva dalla paura di altri tsunami che vengono segnalati in previsione, mentre il secondo (soprattutto) è causato dalla possibile catastrofe nucleare causata dalla fuoriscita di materiale nucleare dalla centrale di Fukushima, con la possibilità che la stessa situazione accada in altre centrale nucleari del paese. Ovvio immaginare quanto sta accadendo nel paese nipponico, ma nel resto del mondo si sta assistendo ad una situazione di ansia e angoscia da parte di parenti e amici che stanno cercando di mettersi in contatto con i propri cari senza riuscirci. "Ce l'avranno fatta oppure no? Che è successo?": sono alcune delle possibili domande che si staranno facendo in questo momento. Sono nella stessa situazione molti giocatori di baseball, impegnati in Major League nello Spring Training, ovvero nel periodo di preparazione in vista dell'avvio della stagione 2011. C'è chi è stato fortunato, ma anche chi non ha ancora ricevuto notizie dai proprio parenti. Stiamo parlando, ad esempio, di Daisuke Matsusaka, lanciatore dei Boston Red Sox, il quale è riuscito a rintracciare i propri parenti a Tokyo, ma dice "non sono riuscito a contattare mia nonna", mentre chi non è riuscito a trovare i propri amici è stato Koji Uehara, lanciatore dei Baltimora Orioles. Il giocatore nipponico ha poi detto che, invece, la sua famiglia era al sicuro e commentando quanto è successo ha aggiunto che "è qualcosa di veramente grande, è un disastro senza precedenti. Sono particolarmente preoccupato". Commentano allo stesso modo altri giocatori, come ad esempio Hideki Matsui, ora ad Oakland, che ha affermato di "essere afflitto da quanto è successo e prego nella salvezza di tutte le persone che sono state colpite e continuano ad essere afflitte da questo disastro". In molti hanno saputo della notizia tramite telegiornale, come nel caso del lanciatore dei New York Mets Ryota Igarashi che è stato tutta la sera davanti alla televisione per vedere quanto accaduto, mentre altri da email di amici o per caso prima dell'allenamento.

Il lanciatore dei Texas Rangers Yoshinori Tateyama, ad esempio, ha saputo del disastro tramite una mail inviatagli dall'amico dopo l'allenamento della mattina, mentre il seconda base dei Minnesota Twins Tsuyoshi Nishioka è stato informato solamente arrivato al campo prima della partita contro Boston. Una volta saputo che la propria famiglia era salva, ha deciso lo stesso di giocare, colpendo addirittura una valida. E dicendo, nel dopo gara, una frase importante e sicuramente di grande impatto "Capisco il mio ruolo e posso portare speranza e forza in Giappone, continuando a giocare. Così ho voluto giocare e fare bene pensando alle persone che sono in difficoltà." Per ripartire in situazioni tragiche come in questa occasione, serve anche questo piccolo gesto.