Ozzie Guillen è conosciuto nel mondo del baseball a stelle e strisce come uno dei manager più eccentrici e particolari, che ha sempre qualcosa da dire e non rinuncia a pronunciarsi su qualsiasi cosa gli passi per la testa.
In molti ricorderanno la squalifica di cinque giornate, lo scorso Aprile, per le sue dichiarazioni in favore di Fidel Castro, le quali avevano scatenato molte polemiche soprattutto nella città dove allena, a Miami, dove la comunità cubana è ben radicata.
Insomma, siamo in presenza di una persona che dice chiaramente ciò che pensa senza farsi troppi problemi.

Adesso, immaginate cosa può succedere se il manager in questione ha un problema con un suo giocatore, con un certo Heath Bell, il suo closer, colui il quale detiene il miglior record di partite salvate negli ultimi tre anni (151), fresco di contratto con i Marlins. Anche lui, poi, uno che non si tira indietro, se ha qualcosa da dire.

Con due personalità così, era solo questione di tempo, prima che accadesse qualcosa. E forse non è nemmeno un caso che il putiferio sia scoppiato solo ora che la stagione dei Marlins è irrimediabilmente compromessa

Ma andiamo con ordine. Tutto è iniziato quando Guillen ha deciso di togliere Bell dal ruolo di closer dopo i problemi della prima parte di stagione, in cui ha lanciato male, con una ERA di 5.19 e solo 19 partite salvate su 26 opportunità.
Probabilmente questa bocciatura non è stata digerita bene dal lanciatore. E infatti nella seconda parte della stagione Bell ha lavorato bene lanciando decisamente meglio, ma tutto questo lavoro non è comunque servito a fargli riavere il ruolo di closer.

Da questi problemi con il manager provengono le parole pronunciate da Bell in uno show radiofonico di Miami la settimana scorsa: "E' difficile rispettare una persona che non ti dice la verità o non te la dice faccia a faccia."

E, come prevedibile, si è scatenato il putiferio.

La risposta di Guillen è stata immediata: "Questa settimana era il mio turno. La scorsa settimana era il pitching coach. La settimana prima il suo compagno di squadra. Ogni settimana c'è qualcosa. E' per questo che non lo rispetto come persona. Si devono avere dei principi."

Bell ha poi fatto un piccolo passo indietro affermando che la sua frase è stata messa fuori dal contesto del discorso.
"Non ritiro niente di quello che ho detto, ma non ho mai voluto criticare Ozzie, tutto è stato stravolto." per poi aggiungere "Non dico più nulla, non volevo dire nulla contro Ozzie. Non stavo parlando di Ozzie."

Quando è stato chiesto a Guillen se è rimasto sorpreso delle parole di Bell, ha risposto di no.
"Ho riso" ha detto "ho così tanti problemi con la gestione della squadra, con il capire i motivi delle sconfitte. Per commenti come quelli, ognuno ha le sue opinioni. La cosa che mi ha sorpreso è quando ha detto che non sono onesto con i giocatori."

Si spera che la questione possa non andare oltre. Probabilmente sono state solo dichiarazioni dettate dalla frustrazione causata dai brutti risultati della stagione. Magari i due si saranno già chiariti, nel bene o nel male.

di Angelo Cappa

Nella foto, Ozzie Guillen si complimenta con Bell all'uscita dal campo. Ora il clima tra i due è parecchio cambiato... (AP Photo/Lynne Sladky da bradenton.com).


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